Nasce ufficialmente oggi la stagione 2014 del team Androni Giocattoli - Venezuela e a tenerlo a battesimo c'è un padrino di eccezione, il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana, Davide Cassani. È propiro il nuovo ct, infatti, a presentare il vernissage insieme al caporedattore di RaiSport Alessdandro Fabretti, che è anche il nuovo responsabile del Ciclismo.
In sala, tra gli altri, "monumenti" del ciclismo come Guido Messina, tre volte campione del mondo della pista, e Franco Balmamion, vincitore di due Giri d'Italia oltre a Giacomo Piccard Garin, volto storico del ciclismo dilettantistico piemontese.
Sono venti i corridori che fanno parte dell'organico del team: Franco Pellizotti e Johnny Hoogerland sono i due capitani, al fianco dei quali pedaleranno Emanuele Sella, Kenny Van Hummel, Diego Rosa, Carlos Ochoa, Omar Bertazzo, Jackson Rodriguez, Manuel Belletti, Yonder Godoy, Gianfranco Zilioli, Andrea Zordan, Antonino Parrinello, Patrick Facchini, Marco Frapporti, Matteo Di Serafino, Marco Bandiera, Nicola Testi, Tomas Gil e Alessio Taliani.
«Inizia una nuova avventura e per me è la trentesima - confessa subito Gianni Savio -: quando ho iniziato nel 1985, dopo aver fatto il corso federale, avevo la Santini Krups, che al Tour è diventata Santini Selle Italia. E con noi c'era un giovane romagnolo che poi di strada ne ha fatta tanta. E mi fa piacere ospitare oggi l'esordio di quel ragazzo in una nuova veste: oggi Davide Cassani esordisce infatti come nuovo commissario tecnico della nazionale italiana».
E poi: «In funzione della nuova riforma, della quale non si conoscono ancora tempi e modi, abbiamo cominciato a guardare anche al Nord con due ingaggi importanti come Hoogerland e Van Hummel. Abbiamo un programma intenso sulle strade di Belgio e Olanda proprio in proiezione futura. Ovviamente il Giro d'Italia resta nel nostro cuore e credo che poche squadre abbiano onorato il Giro come abbiamo fatto noi nella storia: anche nell'ultima edizione, pur non vincendo, abbiamo stabilito il record dei chilometri in fuga e certamente siamo riusciti a gratificare i nostri sponsor e a onorare nel modo migliore la corsa più importante d'Italia».
IL PATRON. «Da sette anni sono sponsor di questa squadra, vorrei fare anche l'ottavo, il nono e il decimo ma sono preoccupato... Stiamo pedalando su una salita lunga e difficile, speriamo di riuscire a trovare la discesa, altrimenti non possiamo continuare» spiega sorridendo Mario Androni. «Speriamo che avvenga il sorpasso e che un nuovo primo sponsor possa affiancare questo team, io farei volentieri il secondo, ma continuo a pedalare con entusiasmo».
E gli fa eco Pino Buda: «Caro Mario, non devi abbatterti. Se ci fermiamo noi, che abbiamo l'obbligo di dare lavoro ai giovani, è finita. Invece dobbiamo andare avanti cercando di dare il massimo e di fare tutto quello che possiamo per continuare la nostra attività nel campo del ciclismo».
LA BICI. «La Bianchi è felice di continuare il rapporto con il team Androni e con Gianni Savio, da quando collaboriamo insieme abbiamo ottenuto risultati importanti e ne attendiamo ancora. Il team è stato fondamentale per lo sviluppo dei nostri prodotti e per la visibilità di Bianchi nel mondo. Grazie a loro abbiamo realizzato prodotti come la Sempre Pro che i ragazzi utilizzeranno in questa stagione» ha spiegato l'amministratore delegato di Bianchi, Bob Ippolito.
DIESSE. «C'è una new entry, nel nostro gruppo, ed è quella di Mario Manzoni. Con lui entra nel nostro team come collaboratore anche Giampaolo Cheula - spiega Giovanni Ellena -. Io ho la fortuna di avere due grandi squadre a disposizione: una di atleti compatti e uniti e una di collaboratori tecnici che non hanno bisogno gli si dica nulla».
SAN LUIS. «Mercoledì la partenza verso l'esordio stagionale che avverrà a San Luis, in Argentina: in corsa laggiù ci saranno Sella, Frapporti, Facchini, Belletti, Ochoa e Zilioli».
IL CT. «Qualche settimana fa Gianni Savio mi aveva chiamato per invitarmi e sono qui perché le promesse si mantengono. Da allora le cose per me sono cambiate. Il 28 dicembre ho ricevuto la telefonata del presidente Di Rocco, mi ha chiesto di parlarmi per il ruolo di ct, non ci ho pensato tanto e... ai sogni non si può rinunciare. Come fai a dire di no quando ti chiedono di fare il commissario tecnico? Per me è un grandissimo onore. A questa squadra e a questi sponsor chiedo di continuare cpsì, perché il loro lavoro fa bene al ciclismo italiano».
E ancora: «Il ct non deve essere uomo di un giorno, deve lavorare e dare qualcosa al ciclismo ogni giorno. Abbiamo un ciclismo che in questi ultimi anni ha sofferto un po', ma abbiamo giovani interessanti: voglio entrare in punta di piedi per capire bene questo mondo e per cercare di portare qualcosa in più, se ci riuscirò. Il ciclismo è cambiato, forse noi italiani abbiamo dormito un po' sugli allori e per questo voglio confrontarmi con le altre realtà per cercare di capire come dare nuova linfa al nostro movimento».
LA SQUADRA. «Tanti giovani, come è da sempre nelle nostre caratteristiche - spiega Gianni Savio - e crediamo che possano dare un contributo importante, conosciamo il loro valore, alcuni di loro lo hanno già dimostrato nel finale di stagione, mi riferisco a Zilioli e Zordan. Io penso alla squadra come ad un puzzle da costruire e abbiamo pensato di inserire in questo puzzle tasselli importanti come Marco Bandiera, che è corridore capace di lavorare per gli altri e di puntare al bersaglio grosso. Quanto a Hoogerland, impersonifica lo spirito della nostra squadra perché è un corridore che ama andare all'attacco: credo che qualche volta dovremo cerca di fermarlo o almeno di limitarlo un po': con Van Hummel rappresenta davvero una coppia importante».
E ancora: «Pellizotti è il nostro capitano, un corridore importante, il nostro allenatore in campo. È un piacere averlo confermato: avevamo già firmato alla vigilia del campionato italiano, sapeva di potersi liberare se lo avesse cercato una squadra WorldTour, questa chance non è andata in porto e noi siamo felici di averlo ancora con noi, sapendo quanto è prezioso».
GIRO. «Siamo andati vicino a conquistare nuovamente lo scudetto, un grande Ulissi ci ha costretto ad accontentarci del secondo posto, ma di questo primo posto tra le Professional siamo orgogliosi, perché ci ha aperto ancora una volta le porte del Giro d'Italia - conclude Gianni Savio - e nella corsa rosa cercheremo di dare il massimo, come da tradizione. Siamo pronti per vivere una grande stagione, vogliamo rendere onore ai nostri sponsor e alla nostra storia».
da Arona, Paolo Broggi