Peter Sagan ha messo l'Amstel nel mirino

CANNONDALE | 12/04/2013 | 17:06
La Cannondale Pro Cycling è pronta ad iniziare la settimana delle Classiche della Ardenne affrontando, domenica 14 aprile, l’Amstel Gold Race. Con 252 km, da Maastricht a Valkenburg, e 34 côte la corsa in linea olandese è una delle prove più impegnative della primavera.
 
Dopo il terzo posto dell’anno scorso e un ruolino di marcia da record nelle corse di un giorno da gennaio ad oggi (3 vittorie e 4 secondi posti in 8 gare) Peter Sagan sarà l’uomo di punta della Cannondale Pro Cycling. Moreno Moser e Damiano Caruso faranno corsa parallela a fianco del campioneslovacco per supportarlo nelle fasi finali, mentre Stefano Agostini, Alessandro De Marchi, Michel Koch, Daniele Ratto e Maciej Paterski saranno i preziosi aiuti per il resto della corsa. Il Direttore Sportivo Alberto Volpi guiderà la squadra dall’ammiraglia.
 
“Ho sempre detto che essere protagonista nelle Classiche era il primo, grande obiettivo della mia stagione” ha affermato Sagan. “I risultati ottenuti, tra podi e vittorie, sono confortanti e potrei già pensare che l’obiettivo sia stato centrato. In verità, però, non ho voglia di accontentarmi e l’Amstel Gold Race è una corsa importante che vorrei aggiungere. E’ una prova lunga, difficile, nervosa, nella quale non puoi permetterti distrazioni. L’anno scorso sono arrivato terzo e ricordo che sul podio avevo un po’ di amaro in bocca. Poi però ho realizzato che quel risultato, in una corsa così dura, era qualcosa di importante. Ho capito che l’Amstel Gold Race è una classica adatta a me e domenica questo sarà il mio punto di partenza per provare a vincere”.
 
“La vittoria di mercoledì a Brabante mi ha dato fiducia. Era innanzitutto un test sulla condizione e ho capito di essere al livello che volevo. E’ stata una corsa utile anche per vedere in azione i miei avversari, Gilbert in primis. E’ andato forte e la sua forma è in crescita. Insieme a Rodriguez, Valverde e Gerrans è il più temibile, ma mi aspetto molti altri corridori competitivi. Credo che la concorrenza sia un fattore importante nello sviluppo della corsa. Rispetto alle classiche nelle Fiandre l’Amstel è una corsa più aperta. E poi ci sono i cambiamenti del percorso rispetto al 2012. Il circuito finale, quello del mondiale, è meno duro e pertanto più favorevole a chi vuole attaccare. La gestione della corsa negli ultimi 30 km sarà fondamentale, così come il supporto della squadra. Io so di poter contare su compagni forti e motivati. Poi vedremo come si comporteranno anche gli altri. Sarà un finale molto tattico dove un tentennamento può costare caro”.
 
“Come mio solito però non voglio spendere troppe energie a immaginare ciò che potrà accadere. Meglio rilassarsi ed essere pronto domenica. So che sarà una corsa dura con avversari importanti. Mi basta questo per motivarmi a tirare fuori il cento per cento” ha concluso il campione slovacco.



 Cannondale Pro Cycling is ready to begin the week of the Ardennes Classics on Sunday, April 14, with the first appointment, the Amstel Gold Race. 34 côtes and 252 km, from Maastrich to Valkenburg, make the Dutch road race one of the hardest races of the spring.
 
Having finished third place in the race last year and a record in one day race results since January (three wins and four second places in eight races), Peter Sagan will be the leader of Cannondale Pro Cycling. Moreno Moser and Damiano Caruso will race alongside him to offer support in the finale, while Stefano Agostini, Alessandro De Marchi, Michel Koch, Daniele Ratto and Maciej Paterski will all help along the route. Directeur Sportif Alberto Volpi will lead the riders from the team’s car.
 
“I always said that be one of the leaders in the classic season was the first, big goal of my season,” affirmed Sagan. “The results I achieved so far are really good and I could think the target is reached. But I don’t want to settle and the Amstel Gold Race is an important race I would like to add. It’s long, hard and you are not allowed to be distracted at any time. Last year I was third and I remember being left with a bitter taste in my mouth. Then I realized that result, in such a hard race, was something important. I understood that the Amstel Gold Race was a classic suited for me: this will be the starting point of my performance on Sunday to try to win.”
 
“The victory in Brabante on Wednesday was a boost of confidence. I raced first of all to understand thelevel of my form. It was useful also to see the other contenders in action,Gilbert above all. He was strong and his form is growing, like Rodriguez, Valverde and Gerrans, who will be some of the strongest riders. But I expect also many others to be in the mix. I think the competition will be a key factor during the race, especially in the final phases. Compared to the cobbled classics, the Amstel is a more open race. And we have to consider also the changes of the route from 2012. The final circuit, the same of the 2012 World Champs, is easier and more advantageous for someone who wants to attack. The management of the race during the last 30 km will be fundamental as well as team’s support. I know I can count on strong and motivated teammates. Then we’ll also see how other teams will conduct their race. It will be a really tactical finale and any hesitation could be fatal.”
 
“As usual I don’t want to spend much energy to imagine what could happen. I prefer to relax to be ready for Sunday. I know it will be a hard race with strong contenders: it’s enough to push me to race at hundred percent of my strength,” concluded the Slovak champion.
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