Nel ricchissimo e variegato
palinsesto della 50ma edizione del Trofeo Laigueglia si è ritagliato uno spazio
anche il team Androni Venezuela 2013 di Gianni Savio. Ad Alassio erano presenti
i corridori che saranno al via domani della classica di apertura del ciclismo
italiano, ma anche altri atleti come Mattia Gavazzi, già a segno in questo
abbrivio di stagione al Tour de San Luis in Argentina. Tra i possibili
protagonisti non solo nella corsa ligure, il cosentino di Rende, classe 1982,
Francesco Reda. Il suo Giro del Mediterraneo è stato da applausi: due secondi
posti, tra i quali quello nell’arrivo sulla mitica salita del Mont Faron dove è
stato battuto solo da Jean Christophe Peraud (AG2R) e il terzo posto nella
classifica generale.
Un avvio scoppiettante, te lo
aspettavi così importante?
“Sì, ho avuto
buoni stimoli da parte di Gianni Savio che mi ha dato molta fiducia – racconta
il corridore che vive a Sarzana ed è professionista dal 2007 -. Mi sono
preparato bene, ma non solo io anche tutta la squadra che si è allenata bene in
inverno. Il secondo posto al Mont Faron sinceramente non me lo aspettavo, ho
trovato una buona giornata, ora spero di sfruttare bene la condizione”.
Oltre al Laigueglia ha qualche
mira particolare in questo inizio di stagione?
“Tutte le classiche italiane
che interessano all’Androni. Cercherò di dare il massimo visto che la gamba è
già buona”.
Maturazione come si suolo dire
tardiva la tua, però già nlo scorso anno
ti era messi in gran bella evidenza, manca solo la prima vittoria tra i
pro’…
“Speriamo che arrivi presto, mi
manca proprio vincere per riuscire a sbloccarmi. Io posso essere un corridore di
appoggio per un gran capitano, per un corridore che ha le doti per vincere le
grandi corse, penso che questo sia il mio ruolo, la mia caratteristica
principale”.
da Laigueglia Valerio Zeccato
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