| 04/10/2011 | 08:39 Il Giro d’Italia 2012 verrà presentato il 16 ottobre a Milano, presso lo Studio 2000 - East End Studios, in via Mecenate. Gli organizzatori stanno ultimando il percorso con ritocchi in alcuni casi anche sensibili rispetto alla bozza originale. Senza essere irriverenti né sgarbati, proponiamo anche oggi alcune anticipazioni in un divertente tentativo di soddisfare la curiosità degli appassionati. Partenza il 5 maggio a Herning (Danimarca), tre giorni al Nord, poi sbarco in Veneto, cronosquadre e via verso il sud (sponda adriatica), ma soltanto sino in Irpinia, dove domenica 13 maggio si arriverà a Lago Laceno, presumibilmente partendo dall’Abruzzo (Pescara?) e ipoteticamente affrontando prima dell’epilogo il Valico del Macerone.
MACERONE Ci si trova a nord di Isernia. Nel 1921 in una tappa del Giro d’Italia, Costante Girardengo sul tratto di tre chilometri con punte al 14% scese dalla bici e tracciò una croce sulla polvere della strada sussurrando “Girardengo si ferma qui!” con voce stremata, per poi abbandonare la corsa. A Milano a vincere fu Giovanni Brunero, precedendo di 1’ Gaetano Belloni, non a caso soprannominato l’eterno secondo. Brunero era balzato in testa alla classifica al termine della Roma-Livorno.
LACENO Sarà il primo arrivo in quota. Siamo in provincia di Avellino, in una frazione di Bagnoli Irpino che s’affaccia sul Lago omonimo di origine carsica e che fa parte del Parco regionale dei Monti Picentini, a circa 1.102 metri sul livello del mare. La salita ha inizio dopo il ponte sul fiume Calore ed è lunga 9.250 metri con pendenza media al 6,5% e un punto nevralgico dal km 5 al km 6,2 al 10,4 di pendenza cui seguono altri due chilometri appena oltre il 9%. Sin lassù il Giro d’Italia arrivò in due occasioni: nel 1976 vinse Roger De Vlaeminck in un’edizione in rosa che premiò il 34enne Felice Gimondi che fece tris dopo aver risolto in proprio favore il duello con il belga Johan De Muynck nella cronometro dell’ultimo giorno, sul circuito di Arcore. Si tornò a Lago Laceno 22 anni più tardi, nel 1998, e in quell’occasione la salita irpina vide svettare lo svizzero Alex Zulle, che mise in difficoltà l’attesissimo Marco Pantani. Ma quest’ultimo, da Piancavallo in poi, iniziò la sua rimonta su Pavel Tonkov, dopo che l’elvetico era naufragato sin dalla Marmolada, arrivando poi a oltre mezz’ora dal romagnolo.
CERVINIA Dall’Irpinia si risalirà attraverso Lazio e poi Toscana (forse si sale sull’Abetone, più difficile transitare verso San Pellegrino in Alpe) con la Versilia, quindi Liguria dove sarà ricordato Weylandt per approdare quindi in Piemonte in vista del penultimo week end. E da qui in Valle d’Aosta, verso Cervinia. La salita classica della Valtournenche che parte da Chatillon per concludersi ai 2.006 metri di Breuil non è massacrante (alcuni tratti al 8% di massima) ma senza dubbio lunghissima, misurando 28 chilometri. Su quelle rampe Ivan Gotti vinse il suo primo Giro d’Italia, nel 1997, mentre la Corsa Rosa arrivò sin lassù anche 37 anni prima, nell’edizione del 1960, l’anno della morte di Coppi. Il Giro andò ad Anquetil su Nencini, Gaul e Massignan. E pensare che il grande Jacques era stato battuto proprio a cronometro nella tappa di Sorrento da un giovane sconosciuto ma di gran classe, Romeo Venturelli, cui il Campionissimo avrebbe dovuto fare da chioccia. Ma Venturelli fu una vera meteora del ciclismo e il normanno si riprese la maglia e la portò fino a Milano in un Giro che quell’anno conobbe per la prima volta il terribile Passo Gavia. Non è da escludere che nel prossimo maggio prima dell’arrivo a Breuil vengano piazzati il Col Zuccore o il Col de Joux, visto che la tappa dovrebbe arrivare da Cervere o Canale d’Alba, in Piemonte. In che giorno? Gli albergatori sono stati allertati per due date, il 18 o 19 maggio. Più probabile la seconda.
CORTINA Ed eccoci all’ultima indiscrezione, filtrata dai colleghi del Gazzettino di Belluno: mercoledì 23 maggio il Giro 2012 dovrebbe approdare a Cortina, partendo da Falzes e transitando da Val Pusteria, Val Badia, passo di Valparola, Falzarego, Alleghe, Agordo, passo Duran, Forcella Staulanza e passo Giau. Si arriverebbe in città, dove nel 1955 il torinese Angelo Conterno aveva fatto sua la tappa del Giro del famoso tranello teso da Magni (cui andò il trionfo finale) e Coppi verso San Pellegrino Terme ai danni di Nencini. Arrivi a Cortina anche nel ‘48 (primo Coppi nel Giro di Bartali) e nel ‘77, anche se allora l’arrivo era posto sul Col Druscié.
da «Tuttosport» del 4 ottobre 2011 a firma Paolo Viberti
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