| 11/07/2010 | 09:06 Per il secondo anno consecutivo abbiamo in squadra Massimo Carolo: professione cuoco. Penserete che siamo viziati. La verità è che un cuoco al Tour è di vitale importanza: mangi bene e sano, ma soprattutto non devi temere nessun tipo di problema: né di igiene, né di sinistri agguati. La storia del ciclismo difatti è piena di intossicazioni alimentari o di veri e propri sabotaggi. Un cuoco, per esempio, può essere assoldato per versare in una pietanza del Guttalax: è successo. Massimo Carolo è un signore di 43 anni, sposato e padre di due ragazze, cuoco in un ristornate pizzeria (La Perla) a Cinto Caomaggiore in provincia di Venezia. Calmo, misurato, grande appassionato e praticante ciclista. Ha preso le ferie per venire qui con noi per tre settimane. È venuto con tutto il necessario per cucinare (prende possesso delle cucine dei vari alberghi): 10 kg di parmigiano, 45 litri di olio (15 li ha portati dal Garda Kreuziger), 60 kg di pasta e altri 100 stanno arrivando dall’Italia. Massimo cucina e controlla. La dieta? Io al mattino mangio di norma quattro uova lesse (solo l’albume, il rosso lo lascio lì), 120 grammi di pasta condita solo con un filo d’olio, poi delle fette biscottate con marmellata, miele e Philadelphia. Poi prosciutto cotto, the e caffé. Questa è la mia colazione, ma in linea di massima è anche quella dei miei compagni. Finita la corsa, se il trasferimento è un po’ lungo, sul motor-home troviamo del riso freddo. Poi appena arriviamo in albergo, nelle rispettive camere, ci fanno trovare macedonia, frutta e yogurt. Dopo i massaggi, la cena: 200 grammi di pasta e come secondo un petto di pollo o una fesa di tacchino con della verdura cruda o cotta. Massimo lo apprezziamo anche per la sua crostata: da urlo! Questa è infatti l’unica vera richiesta che io generalmente faccio a nome della squadra: Massimo, ce la fai? Lui, sorride e si mette al lavoro. Anche Massimo ad inizio Tour mi ha fatto una richiesta: indovinate quale...».
«Dentro il Gruppo» di Ivan Basso, rubrica tratta da «Il Giornale» dell'11 luglio 2010
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