O GRAN CAMIÑO: CORT, GEE, VANSEVENANT E 16 ITALIANI AL VIA

PROFESSIONISTI | 26/02/2025 | 08:15
di Federico Guido


Saranno 126 i corridori che, in rappresentanza di 24 nazionalità, animeranno la 4ª O Gran Camino, un’edizione della corsa spagnola a suo modo già storica vista l’aggiunta di un giorno di gara rispetto agli anni precedenti e la prima partenza di sempre dal vicino Portogallo.


In questo contesto ricco di novità mancherà colui che, nelle ultime due stagioni, è stato assieme alla sua squadra il padrone assoluto della manifestazione vale a dire Jonas Vingegaard. Il due volte vincitore del Tour, infatti, quest’anno ha preferito le strade della Volta ao Algarve a quelle della manifestazione spagnola per il proprio (vittorioso) debutto e ciò farà sì che il suo trono, rimasto vacante, avrà domenica un nuovo padrone.

Non è da escludere però che a subentrargli, in una sorta di virtuale staffetta danese, sia un altro suddito di Re Federico ossia Magnus Cort, corridore che, come dimostra l’affermazione all’Arctic Race of Norway dello scorso anno, sa come vincere gare di questo tipo. Il classe 1993 di Rønne farà parte di un roster, quello della Uno-X Mobility, molto competitivo comprendente altri due nomi che potrebbero parimenti curare con successo la classifica come Fredrik Dversnes e Johannes Kulset, entrambi sul podio all’Alula Tour a inizio mese.

Se dunque al team scandinavo non mancheranno gli elementi per fare bene in Spagna, altrettanto si può dire della Israel-Premier Tech che schierando Simon Clarke, Hugo Houle, Marco Frigo e Jakob Fuglsang al fianco di un ragazzo pronto a fare un ulteriore step come Derek Gee può certamente puntare al bersaglio grosso senza disdegnare i traguardi parziali. 

Su questo fronte sarà interessante vedere come si comporteranno le uniche tre formazioni World Tour al via, Groupama-FDJ, Movistar e Soudal-Quick Step, che per l’occasione hanno scelto tutte di mixare gioventù ed esperienza affiancando a profili più navigati quelli di ragazzi in rampa di lancio o ancora in forza nei team di sviluppo. Nel team belga, ad esempio, Mauri Vansevenant, James Knox e Jordi Warlop saranno spalleggiati da Servranckx, Soenens e dagli azzurri Thomas Pesenti e Federico Savino, in quello spagnolo (ultimo a portare un corridore iberico a vincere una tappa nel 2022) l’esuberanza di Diego Pescador, Jefferson Cepeda e Carlos Canal si combinerà con la saggezza di Jorge Arcas e Antonio Pedrero, mentre in casa francese le qualità di Remy Rochas e Matthew Walls si sposeranno con la freschezza dei vari Decomble, Daumas, Bock e Nilsson-Julien.

Gli anni in gruppo e il motore non mancano neanche a Mirco Maestri, regista di una Polti VisitMalta che cercherà di togliersi delle soddisfazioni puntando sul duo Davide Piganzoli-Giovanni Lonardi, supportati nella circostanza da Diego Sevilla, Fernando Tercero e dai connazionali Andrea Pietrobon e Alessandro Tonelli. Parlando d’italiani (complessivamente saranno 16 al via), sarà tutta a trazione tricolore la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè che affiderà i propri sogni di gloria a Luca Covili, Filippo Magli, Martin Marcellusi, Alex Tolio, Luca Paletti, Filippo Turconi e Matteo Scalco, mentre Filippo D’Aiuto, in forza alla Petrolike (dove bisognerà tenere d’occhio il nome dell’ex EF Jonathan Caicedo), completa una pattuglia nostrana che, nel complesso, sarà la terzo meglio rappresentata di tutta la manifestazione.

Solo il contingente lusitano con 22 alfieri e quello spagnolo, forte di 44 unità grazie alla presenza di tutte e quattro le formazioni ProTeam iberiche (l’Equipo Kern Pharma di Urko Berrade, la Burgos-Burpellet-BH di Fagundez e Sainbayar, la Caja Rural-Seguros RGA di Balderstone e Peñuela e l’Euskaltel-Euskadi di Jordi Lopez) e della Continental Illes Balears Arabay, saranno più numerosi di quello italiano, un dato questo che si spera possa essere di buon auspicio per i corridori della Penisola che mai, nella storia della corsa, sono riusciti a imporsi in una tappa né tantomeno a chiudere sul podio la classifica generale.


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