Per Valentin Paret Peintre è stata una vittoria liberatoria ma soprattutto pieno di gioia. Sul traguardo della quinta tappa del Tour of Oman, in cima a Green Mountain il francese della Soudal Quickstep ha battuto Adam Yates in un duello letteralmente all’ultimo metro. Si tratta della prima vittoria del classe 2001 con la nuova squadra che ha voluto immediatamente ringraziare per il lavoro svolto
«Sono molto felice per me stesso, ma soprattutto per la squadra, è la mia prima vittoria alla prima corsa con questa nuova squadra e la mia dedica più grande non può che andare a loro. Oggi sono stati tutti super, i miei compagni che sono sempre stati al mio fianco e il mio diesse che alla radiolina mi seguiva passo dopo passo, era lui a ricordarmi dove erano i tratti più duri. Non avevo affrontato questa salita prima d’ora, ma era come se la conoscessi, nei giorni scorsi l’abbiamo studiata molto bene su veloview e sapevo quali erano i punti chiave» spiega Paret Peintre a tuttobiciweb con ancora dipinta negli occhi l’emozione per il bel traguardo raggiunto. Si tratta della seconda vittoria per il Team Soudal Quickstep che nella seconda tappa era andato a segno con Louis Vervaeke, nella stessa giornata proprio Paret Peintre aveva concluso secondo dietro al compagno di squadra.
I 5 chilometri di salita sono stati un autentico spettacolo, Gaudu, Yates e Paret Peintre si sono fronteggiati sulle rampe finali dando tutto proprio tutto, fino al traguardo. «Non è stata una scalata facile, le pendenze erano intense, ma soprattutto il caldo ha fatto una grande differenza. Ad un certo punto mi sono accorto che Gaudu era al limite, era sul punto di staccarsi, così ho parlato con Yates e ha turno abbiamo alzato il rimo per provare a fare la differenza. Quando siamo rimasti in due ha provato ad attaccare due volte, io ho cercato di resistere e una volta entrati negli ultimi 100 m ho provato a dare tutto quello che avevo facendo un vero e proprio all in» prosegue Paret Paintre che proprio alla vigilia di questa esperienza omanita ci aveva spiegato di come la squadra fosse volata in Oman per puntare ad una vittoria di tappa. Ai Wolfpack è andata addirittura meglio, il bottino finale parla di due frazioni vinte a cui si aggiungono la maglia bianca di miglior giovane e quella verde della classifica a punti.
Valentin Paret Paintre è proprio all’inizio di una nuova avventura, dopo quattro anni con la Decathlon Ag2r la mondiale è approdato in Soudal Quickstep dove l’ambiente è completamente diverso. Ha cambiato preparatore, tipo di allenamento, ma soprattutto cosa significa essere una squadra. «Ho passato un buon inverno, ma non è stato facile affrontare così tanti cambiamenti, ho un nuovo preparatore che mi sta facendo lavorare in modo più specifico e nella squadra il clima è molto speciale. Essere parte dei wolfpack significa essere uniti, lavorare per gli altri. C’è proprio una mentalità particolare in cui tutti sono spronati a dare il massimo e fare tutto per vincere – dice Paret Peintre- nel team ci sono corridori fortissimi che hanno grande esperienza come Mikel Landa che è un grande scalatore che ha raggiunto degli ottimi risultati nei grandi giro, cerco un po’ di ispirarmi a lui.»
Dopo il tour of Oman i prossimi appuntamenti di Paret Peintre saranno la Drome Classic e l’Ardeche Classic nelle quali correrà proprio in supporto di Landa.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.