Provate ad immaginare di avere l'occasione, fargli tutte le domande possibili e creare un podcast direttamente dai banchi di scuola. E’ proprio quello che è successo alle ragazze e ai ragazzi del triennio del liceo linguistico di F. Zuccarelli a Sorano in provincia di Grosseto, protagonisti di un progetto in cui hanno deciso di coinvolgere una cara conoscenza del ciclismo: Max Lelli.
All’inizio del mese di gennaio, approfittando del fermo didattico per i corsi di recupero, i ragazzi hanno collaborato con la Fondazione Media Literacy con l’intento di migliorare la comunicazione e hanno dato vita a “Maremma che Podcast”. Sotto la guida di Luca Lovisetto i ragazzi, divisi in gruppi, hanno creato delle vere e proprie puntate affrontando i temi più disparati, dalla cronaca nera al calcio, dalla sicurezza alle serie tv fino ad arrivare a ciclismo. «In ogni gruppo c’erano due fonici, due autori e due speaker, abbiamo formato una specie di redazione. Confrontandomi con i miei compagni mi è venuta subito l’idea di coinvolgere Max Lelli che oltre ad essere un ciclista delle nostre zone è anche un mio caro amico, ci conosciamo da molti anni e usciamo spesso in bici insieme. Nonostante abbia lasciato il professionismo da molti anni è sempre impegnato, ha un agriturismo da gestire ed ero pronto a sentirmi dire di no e invece è stato disponibilissimo. Max è una persona straordinaria che ha tantissime storie da raccontare e tanti consigli da dare, quando usciamo in bici ci svela sempre qualche curiosità riguardo i grandi campioni con cui ha corso come Pantani e io ne sono sempre stato affascinato, volevo cogliere la possibilità di farlo ascoltare anche ai miei amici» ci spiega Niccolò Baldelli, diciotto anni, uno dei conduttori del podcast che ha portato nel racconto anche la sua esperienza da ciclista. Appassionatosi alle due ruote grazie alle imprese di Vincenzo Nibali, nel 2019 ha iniziato a gareggiare nella Mtb Grotte di Castro e nel 2021 è passato a correre su strada militando per tre anni nel Team Ballerini, Insieme a lui altri cinque ragazzi hanno collaborato al progetto “ciclistico”: Sara Brinzaglia, Viola De Niccola, Gaia Andreucci, Davide Cecconi e Manuel Bruni che lo ha accompagnato nella conduzione.
Quella che doveva essere una semplice chiacchierata con Max Lelli si è trasformata in un vero e proprio racconto fiume dell’ex campione toscano che si è totalmente aperto ai ragazzi. Lelli ha parlato dei suoi inizi in bici, il periodo d’oro del ciclismo toscano, del valore della vittoria e della sconfitta, della difficile decisione di ritirarsi e dell’estrema importanza della famiglia. «Un giorno al Tour dovevamo scalare il Galibier, faceva freddissimo, era una di quelle giornate che parti ma non sai se torni - ha raccontato Lelli nel corso del podcast - durante la scalata mi sono staccato dai primi dieci, ero sfinito, ma tutto ad un tratto ho visto mia moglie a bordo strada con le nostre figlie che, nonostante la pioggia e il freddo, stavano facendo il tifo per me. Vederle mi ha dato una forza e una grinta incredibile che mi ha fatto riprendere, l’affetto della famiglia riesce a fare cose incredibili»
La puntata del podcast è diventata per i ragazzi un’occasione per mettersi in gioco, hanno parlato con un campione del territorio conoscendo meglio la sua storia, per un giorno hanno provato a mettersi nei panni di veri giornalisti.
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