Il sogno del dirigente e tecnico padovano Rino Baron si è finalmente avverato. Il Coni Nazionale, infatti, gli ha assegnato la Stella di Bronzo al Merito Sportivo 2023 per il riconoscimento delle benemerenze acquisite nell’attività dirigenziale svolta in 41 anni e dedicati al servizio nel ciclismo.
“Mi congratulo profondamente con te - ha precisato il Presidente del Coni, Giovanni Malagò nella motivazione dell'assegnazione - augurando che l'attività dirigenziale possa proseguire con ulteriori traguardi e soddisfazioni”. L’onorificenza gli verrà consegnata nel corso della cerimonia predisposta dal Comitato Veneto del Coni nei prossimi giorni.
Il 16 gennaio scorso Rino Baron, che è originario di San Martino di Lupari, ha compiuto 77 anni. Lui è il promotore del Gran Premio F.W.R. Baron che festeggerà la 12^ edizione, con l’omonimo sodalizio guidato dalla moglie Fiorella, i figli Wais, Ronny e le nuore e che si appresta a festeggiare il 41° anno di attività della società da loro fondata nel 1984. E’ stato ciclista fin dalle categorie giovanili, e a causa di un incidente, smise di correre ed intraprese la scuola di massofisioterapia con la quale ha seguito tanti grandi campioni nel ciclismo e tra loro Francesco Moser e tanti altri. Mantenendo la squadra ciclistica, ha assistito gli atleti anche nel Calcio Padova e Treviso per molti anni anche nei Campionati in serie “A” e “B”.
Quando i figli Wais e Ronny hanno finito di gareggiare con i dilettanti, la famiglia Baron ha dato l’avvio al Progetto Giovani Juniores organizzando il Gran Premio annuale e gare importantissime come il Campionato Italiano e la prestigiosa National Cup della quale è molto impegnato nella organizzazione dell’edizione del 2025 che sarà articolata in tre giornate.
Da rilevare anche che Baron è stato per tre anni Presidente dell’Associazione Direttori Sportivi del Triveneto dal 1996 al 1998. Il suo motto è “Nello sport e nella vita nessuna vittoria ha più valore della lealtà e dell’Onore!”.
“Sono molto soddisfatto del riconoscimento che mi è stato assegnato dal Coni - ha precisato con soddisfazione Rino Baron - per il grande entusiasmo che ho per lo sport e anche perchè nella vita è giusto gratificare chi opera. Io, nonostante i miei 77 anni, non mi sono mai fermato e mi adopero per poter migliorare, nei limiti del possibile, questo nostro mondo. Io amo il ciclismo e di questo ne sono molto fiero e farò di tutto perché ci siano altri a proseguire sulla mia strada”.
“Questo è un anno molto bello e particolare per me - ha concluso - perchè ho il nipotino Liam che ha iniziato a correre tra i G6 e poi l'altro, Angelo che di anni ne ha di meno, perchè anche lui diventa matto per seguire le gare del cuginetto e che mi ha sempre detto ‘nonno io adoro il ciclismo’. Ora è arrivata la stella di bronzo e faremo il possibile per raggiungere quella d'argento e perché non di oro ed farò di tutto per meritarle ma desidero ringraziare del riconoscimento il Presidente del Coni Veneto, Dino Ponchio, che ha dato l'avvio e la mia famiglia che mi sta sempre accanto”
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