È stata una cerimonia molto bella e significativa quella che si è svolta in piazza Martiri, a Mirano, in provincia di Venezia, in occasione delle premiazioni degli affermati atleti Francesco Lamon e Matteo Dei Rossi. Campioni che hanno onorato la città partecipando con grandi risultati alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Manifestazione che è stata accompagnata dalle immagini riprodotte su un maxischermo dei due atleti.
Francesco Lamon, che ha iniziato la sua eccezionale carriera di ciclista nella Unione Ciclistica Mirano, è stato campione olimpico, vincitore della medaglia d’oro a Tokyo 2020 e del bronzo a Parigi 2024 nella specialità inseguimento a squadre su pista. Matteo Dei Rossi, atleta paralimpico in forza alla società Officina della Scherma di Mirano, ha partecipato ai Giochi Paralimpici 2024 insieme alla squadra italiana di scherma in carrozzina. Si è classificato settimo in tutte e tre le tre gare che lo hanno visto in pedana: sciabola e spada maschile categoria A e spada a squadre.
Il Sindaco Tiziano Baggio, la Vicesindaco Maria Giovanna Boldrin e il Consigliere incaricato alle attività sportive, Damiamo Volpato, hanno accolto sul palco Lamon e, in rappresentanza di Dei Rossi impegnato con le gare in Canada, suo padre Giovanni e l’allenatore Vittorio Carrara. Gli Amministratori hanno consegnato i riconoscimenti ai due azzurri per i risultati ottenuti nell’impegnativa avventura olimpica, che ha visto Lamon e Dei Rossi confrontarsi con i migliori atleti di tutto il mondo.
“Francesco e Matteo hanno coronato il sogno di ogni bambino che pratica lo sport, partecipare alle Olimpiadi - ha tenuto a precisare Tiziano Baggio - . Hanno portato il nome di Mirano in tutto il mondo, rendendoci orgogliosi di essere miranesi essendo loro stessi un orgoglio per la città. Un ringraziamento speciale va all’Unione Ciclistica Mirano e all’Officina della Scherma, le società che hanno consentito a questi due atleti di crescere e affermarsi. Un lavoro prezioso e di eccellenza a beneficio dei nostri giovani, fatto di competenza, impegno e tanto volontariato”.
Lamon ha quindi ringraziato e si è detto onorato per il riconoscimento ricevuto e ha voluto ricordare con un pizzico di commozione i dirigenti che lo hanno fatto avvicinare al ciclismo e all’attività su pista: Italo Bevilacqua, il compianto Attilio Benfatto e Paolo Mario Bustreo che, ha detto, “sono sempre nel mio cuore”.
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