Vincenzo Nibali è sceso dalla bici ma per il mondo del ciclismo è sempre un grande campione, con un occhio critico sui percorsi che animano i grandi giri. Il siciliano la corsa rosa l’ha vinta due oggi e ogni volta che riguarda le immagini delle sue vittorie, per lui l’emozione è tanta.
“Il Giro è emozione, è uno spettacolo che ho avuto la fortuna di aver vissuto da atleta e quindi è difficile da spiegare”. Lo Squalo ha guardato con attenzione la presentazione ed è convinto che la battaglia ci sarà ancora. “Mi piace il percorso e anche se non sappiamo con precisione i nomi dei grandi corridori che animeranno la corsa, per certo avremo uno spettacolo straordinario perché il Giro non regala niente a nessuno. Sarà bello vedere chi saranno gli uomini che lotteranno per la vittoria”.
Ci saranno tappe per velocisti e per scalatori e le salute, come sempre avranno un ruolo importante. “La settima tappa sarà importante con i corridori che saranno nervosi. La salita di Tagliacozzo avrà gli ultimi 3 km dove non sarà possibile nascondersi. Chi vincerà qui potrà essere un uomo importante per la classifica finale. Ma già la partenza dall’Albania regalerà tante emozioni”.
A seguire ci sarà anche la cronometro da Lucca a Pisa e negli ultimi anni abbiamo visto che a vincere nelle prove contro il tempo, sono poi gli uomini che vincono la classifica generale.
“La cronometro anche è molto interessante e ci saranno dei distacchi che potrebbero cambiare la classifica. Poi tra le tappe importanti nella terza settimana c’è la sedicesima frazione. In quel giorno i corridori già dalla mattina dovranno capire come staranno perché sarà difficile da gestire anche con la squadra perché devi avere accanto a te il maggior numero di uomini possibile. Puoi avere corridori che potrebbero far esplodere la tappa. Non conosco la salita di San Valentino ma sicuramente è molto impegnativa”.
Per Nibali il Giro è unico e tra i tre grandi giri, è quello più difficile non solo da vincere ma anche da interpretare strategicamente. “La caratteristica del Giro è che ogni tappa nasconde delle insidie. Il percorso della corsa rosa porta ad avere dei distacchi ristretti. Si deve vivere giorno dopo giorno e vedere ogni volta cosa succede”.
Come accade sempre saranno gli ultimi giorni a fare la differenza è la penultima frazione potrebbe essere decisiva. “La tappa 20 sarà il gran finale dove si giocherà l’ultima battaglia. Potremmo vedere due tappe in una, con la fuga e poi gli uomini di classifica che si scontreranno per l’ultimo duello. Il Colle delle Finestre è una salita che ti consuma perché c’è sterrato e la bici non scorre e poi il Sestriere non deve mai essere sottovalutato: sarà bello vedere come si organizzeranno le squadre e dove i corridori decideranno di attaccare”.
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