Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico degli juniores Dino Salvoldi, e salirà sul palco con uno dei suoi campioni, l'iridato e nuovo detentore del record del mondo nell'inseguimento individuale Jonathan Milan che ha primeggiato tra i professionisti e come miglior giovane.
Per l'ex pistard bronzo nell'Americana a Sydney 2000 in coppia con Silvio Martinello si tratta del quarto Oscar in carriera (meglio anche dei suoi pupilli, Ganna è a quota 3, Milan riceverà i primi 2 probabilmente di una lunga serie giovedì sera, ndr), dopo il tris consecutivo dal 2020 al 2022, e dell'ultima perla di questa stagione olimpica nella quale azzurre e azzurri della pista hanno collezionato trionfi e record che hanno dato nuovo lustro a tutto il movimento italiano.
A chi devi dire grazie per questo tuo quarto Oscar tuttoBICI?
«A mia moglie Luisa e ai nostri ragazzi Davide, Gianluca e Riccardo, il lavoro ruba tanto tempo alla famiglia. Devo condividerlo con tutta la Nazionale Italiana, a partire dagli altri tecnici azzurri perché in quest'anno olimpico abbiamo condiviso scelte indirizzate alle medaglie in ottica multidisciplinarietà. Viviani e una Balsamo non al top schierati da Bennati e Sangalli nella prova in linea di Parigi 2024 sono stati per i miei colleghi responsabili della strada un “sacrificio” che si è rivelato vincente in pista. Condivido questo premio quindi con loro oltre che con Ivan Quaranta, Diego Bragato, Fabio Masotti e tutto lo staff coordinato da Roberto Amadio (a Parigi erano presenti i massaggiatori Fred Morini, Mattia Treglia, Piero Baffi, Mauro Pigliapoco, Marco Bertini, i meccanici Jo Carini, Max Cisotto, Lucio Parravano, la segretaria Paola Butrico, la psicologa Elisabetta Borgia e il dottor Antonio Angelucci). È stata una stagione lunga e dura, ricca di importanti avvenimenti, a cui si è aggiunta la sfida a cinque cerchi. Siamo riusciti a gestire tutto per bene, senza sacrificare il settore giovanile Juniores e Under 23, per questo il mio plauso va a ogni membro del gruppo».
Il secondo posto in questa speciale classifica di Dino Salvoldi, in trionfo ai mondiali di Zurigo con Lorenzo Mark Finn, è l'emblema di un successo di squadra della Nazionale. «Sì, ormai abbiamo un sistema di lavoro rodato che speriamo di poter continuare a portare avanti. Per quanto riguarda la preparazione non lasciamo nulla al caso né per i grandi né per i piccoli e grazie ai partner della Nazionale, possiamo dare bici e materiali prestazionali anche ai giovani. La vittoria del quartetto Under 23 con Renato Favero, Luca Giaimi, Manlio Moro, Niccolò Galli (e Samuel Quaranta nelle qualifiche) al Campionato Europeo è la conferma che abbiamo a disposizione del buon materiale sia umano che tecnico. Quella che si sta per concludere ufficialmente è stata una stagione particolarmente intensa anche per gli Juniores, che a livello di prestazione già l'anno scorso erano andati molto bene tanto che il trenino composto da Favero-Fiorin-Giaimi-Sierra si era laureato campione del mondo in Colombia e quest'anno Ares Costa, Christian Fantini, Alessandro Magagnotti e Davide Stella (più Eros Sporzon in gioco nelle qualifiche) hanno confermato l'Italia in maglia iridata, con tanto di nuovo record del mondo di categoria (3'51''199)».
Un bilancio della stagione non può che ruotare attorno ai Giochi di Parigi 2024.
«Erano l'obiettivo degli ultimi 3 anni. Puntavo a una medaglia in ogni specialità in cui eravamo qualificati, ci siamo riusciti nell'inseguimento a squadre con Lamon, Consonni, Ganna e Milan e nella madison sia al maschile che al femminile. Mi resta il rammarico per l'omnium ma soprattutto per il quartetto femminile che non si è riuscito a esprimere al meglio perché un elemento fondamentale come Elisa Balsamo non era in perfetta condizione per colpa degli incidenti occorsi. Mi è dispiaciuto che con le altre ragazze non sia riuscita a mettersi una medaglia al collo e capisco che ci sia rimasta male quando non l'ho schierata per la madison mandando in pista Chiara Consonni, che si era ben espressa a Gand e al mondiale scorso, quando sia Guazzini che Balsamo erano infortunate. Aver visto Balsamo in difficoltà sia su strada che con il quartetto sul finale della seconda prova, mi ha portato a prendere questa decisione per preservarla. Che poi Chiara e Vittoria abbiano vinto è un'altra storia e si meritano la gloria, ma Elisa è un talento indiscusso e lo dimostrerà».
In vista delle elezioni federali, come trascorre l'inverno il CT?
«Aspettando il nuovo quadriennio, vado avanti come sono abituato. A febbraio 2025 abbiamo in programma i Campionati Europei a Zolder già preventivati e per i quali ragazzi e ragazze svolgeranno una buona base di allenamento su strada. Per chi non ha già ritiri in programma con i propri team a dicembre andremo in Sicilia, poi svolgeremo i due brevi e ormai tradizionali training camp tra Natale e l'ultimo dell'anno e a inizio 2025 al velodromo di Montichiari. Dopo i necessari richiami in pista, a gennaio svolgeremo un secondo blocco di lavoro al caldo per poi concludere la preparazione con allenamenti specifici in pista in avvicinamento alla trasferta in Belgio. Poi? Finora sono stato messo nella condizione di lavorare bene e i risultati lo dimostrano. Ho ancora voglia di darmi da fare, avrei piacere di continuare a ricoprire questo ruolo e mettermi all'opera per il rinnovamento del gruppo in vista del prossimo appuntamento a cinque cerchi».
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ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI MIGLIOR TECNICO
2009 Valerio Piva
2010 Stefano Zanatta
2011 Roberto Reverberi
2012 Luca Scinto
2013 Giuseppe Martinelli
2014 Giuseppe Martinelli
2015 Stefano Zanini
2016 Davide Bramati
2017 Paolo Slongo
2018 Giovanni Ellena
2019 Davide Bramati
2020 Marco Villa
2021 Marco Villa
2022 Marco Villa
2023 Fabio Baldato
2024 MARCO VILLA