Non mi pare che si debba indugiare ancora molto, presto o tardi bisognerà rassegnarsi definitivamente, proclamando che sì, per quanto antipatico, viziato, montatello possa risultare a qualcuno, effettivamente questo Evenepoel è a tutti gli effetti un fenomeno della natura. Restando alla crono, il nostro valoroso Ganna comincia sinistramente a trasformarsi in un Gimondi, del quale si diceva pensa quanto avrebbe vinto senza la scalogna nera di nascere nella stagione di Merckx, in questo caso pensa quanti ori in più avrebbe a cronometro se non gli fosse comparso tra i piedi questo rompiscatole, pure lui belga, tu guarda alle volte i cicli del ciclo. Resta inteso che comunque vale sempre la saggia consolazione di Ganna, già espressa ai Giochi di Parigi: quando ti batte un fenomeno, anche il secondo posto diventa fenomenale.
Ripartendo da qui, dalla sontuosa collezione d'oro 2024 marcata Remco, si capisce poi al volo quanto questo nuovo trionfo iridato vada a influire, rendendola ancora più imperdibile, sulla sfida in linea di domenica, la madre di tutte le sfide. Non neghiamolo: avevamo lasciato i Giochi dicendoci grandissimo Evenepoel, doppio oro crono-strada, ma nella disciplina universale il suo oro ha un asterisco, l'assenza di Pogacar. Bruttissimo dirlo, ma impossibile non pensarlo. E' logico, è dovuto, se vuoi ragionare decorosamente.
Ed eccoci qui, se Dio vuole: nella prova in linea questo dubbio sarà sciolto. I due se la vedranno a quattr'occhi, senza le montagne del Tour che cullano Teddy e castigano Remco, stavolta sul percorso classico che fa Cassazione del campionato supremo. Testa a testa, braccio di ferro, chiamiamolo come ci pare, ma è sul serio la sfida-madre: oltre all'oro, oltre alla maglia cerchiata, stavolta è in palio la soluzione del rebus, un nome, uno solo, realmente e regalmente il più forte di tutti, senza asterischi parigini. L'idea che vinca di nuovo Evenepoel è qualcosa di spaziale, quattro ori su quattro, Giochi e Mondiali, nello stesso anno, c'è tutto per diventare Storia con la maiuscola. L'idea che vinca Teddy serve invece a ricollocare stabilmente su Evenepoel l'asterisco dall'evidente lettura, forte fortissimo, ma quando non c'è Pogacar.
Poi lo sappiamo com'è: ci giocheranno le squadre, ci giocheranno i dispetti e le alleanze, ci giocherà magari la vittoria di un pisquano qualunque. Ma resta inteso che quei due non potranno comunque nascondersi in una corsa anonima e defilata, c'è in ballo troppo, c'è in ballo il tutto di un giudizio definitivo, di una classifica assoluta. Per quanti ne abbia visti, io da anni non mi aspettavo un Mondiale così esagerato.