Tadej Pogacar ha tagliato con il sorriso dipinto in volto il traguardo di Nizza: poco prima con le dita sulla schiena mostrava un bel tre, perché questo è il terzo Tour de France conquistato nella carriera dello sloveno.
«Non posso descrivere quanto sia felice per questo risultato. Non solo perché ho vinto il mio terzo Tour, ma anche perché ho vinto due grandi giri nella stessa stagione. Dopo due anni difficili al Tour, nei quali c’è sempre stato qualche problema, quest'anno è stato tutto perfetto e sono molto soddisfatto. Questo è il primo Tour in cui mi sono sentito sicuro ogni giorno. Mi è davvero piaciuto immensamente e poi fare Giro-Tour è davvero incredibile. Non avrei mai potuto sognare una cosa così. Vincere il Tour è ovviamente un livello diverso, rispetto ad altre corse e sono molto sono fiero».
Nella cronometro di Nizza, tutti pensavano ad una vittoria di Remco Evenepoel, ma ancora una volta è stato lo sloveno a conquistare il successo. «Sono partito da Monaco con coraggio. È stato bello scattare dalla griglia di partenza del circuito di F1, per me il circuito più bello dell’intero calendario mondialie. Avevo solo i distacchi di Evenepoel ma mi sono sentito sicuro. Mi sentivo molto bene in cima alla prima salita e la mia fidanzata, Urska, sa quante volte abbiamo fatto questa salita in allenamento, lei la odia e nella mia testa sentivo la sua voce».
Per l’ultima volta in questo Tour, Pogacar ha dovuto affrontare Vingegaard ed Evenepoel e ancora una volta la superiorità dello sloveno è stata sbalorditiva. «Penso che gli ultimi due anni siano stati l’era migliore per il ciclismo. Anche se non ho vinto sempre, penso che Jonas, Remco, Primoz e io siamo stati di stimolo per tanti giovani talenti che devono ancora arrivare, che da dietro spingeranno per farsi avanti e superarci».
Quali saranno i prossimi obiettivi di Pogacar? Lo sloveno parteciperà alla corsa olimpica su strada sabato 3 agosto, ma il suo obiettivo più grande, non sembrerebbe una medaglia con i cinque cerchi, ma quella maglia bianca con l’iride sopra, che adesso si trova sulle spalle di Mathieu Van Der Poel. Tadej Pogacar lavorerà quindi per il Campionato del Mondo che si correrà domenica 29 settembre a Zurigo. «A Mathieu van der Poel sta molto bene la maglia iridata, ma anch'io vorrei diventare campione del mondo. Voglio indossare la maglia iridata per un intero anno, ma ho ancora tanto tempo per arrivarci».
Come di consueto il vincitore del Tour ha tenuto un piccolo discorso sul palco e Pogacar ha ammesso che l’unica preoccupazione avuta in questa Grande Boucle è stata nel momento in cui doveva fare... il discorso del vincitore. «Ho avuto paura solo per un momento:prima di salire sul palco per questo discorso. Sono state tre settimane davvero pazzesche. Forse uno dei Tour più pazzi della storia. Ad esempio, abbiamo visto la trentacinquesima vittoria di tappa di Cavendish. Ho anche un messaggio per i tifosi: grazie a tutti quelli che erano al bordo della strada. Siete stati i migliori».