Dopo la vittoria di tappa del 2021, per Andrea Vendrame quella di oggi è la seconda vittoria alla corsa rosa. Ma questa volta il sapore è diverso perché il veneto è riuscito a vincere sulle strade di casa, davanti ai familiari e tifosi.
«Quella di oggi era una tappa sulla quale avevo messo un bollino rosso fin dall'inizio di questo Giro – ha spiegato Vendrame durante la conferenza stampa – Sapevamo che l'importante era essere all'inizio nella fuga di giornata, perché chi era in fuga avrebbe avuto possibilità di vincere. Sono entrato nella fuga ma non è stato facile, poi è toccato a me avere la possibilità di gestire il finale».
Tanta la commozione per Andrea Vendrame che dopo un momento di commozione con la squadra, è corso ad abbracciare la sua fidanzata Letizia. Il veneto è cresciuto a Santa Lucia di Piave, zona attraversata dal fiume Piave, simbolo di questa zona dell’Italia.
«Con il fiume Piave ho un ottimo rapporto. E’ il fiume della mia terra e per questo mi definiscono “razza Piave”. Arrivo da Santa Lucia in Piave dove scorre il fiume e questa parte della regione viene per questo chiamata “razza Piave”».
La diciannovesima tappa è stata subito nervosa ed entrare nella fuga non è stato molto semplice. Vendrame questa frazione l’aveva studiata bene e non voleva sbagliare e grazie alla preparazione e alla sua tenacia, è riuscito a conquistare il traguardo di Sappada. «E’ stato più difficile prendere la fuga che poi alla fine vincere la tappa. Perché c'era una battaglia veramente dura, ma fortunatamente ero riuscito ad entrare fin dall'inizio. Poi siamo riusciti a portare via un altro drappello, l'importante era essere dentro a quella fuga e se non avessi fatto tutto questo non sarei riuscito a vincere».
Vendrame corre per la Decathlon AG2R La Mondiale e con O’Connor sperano di salire, domenica, sul podio finale della corsa a Roma. «Come squadra abbiamo visto che fin dall'inizio del Giro abbiamo ottenuto dei risultati importanti e stiamo andando veramente forte. O'Connor è anche ben posizionato in classifica generale e domani si deciderà definitivamente la classifica della corsa. Stiamo lottando per il podio. Il livello della squadra si è alzato anche grazie ai nuovi materiali ed è cambiato un po' anche il rapporto tra di noi. Si scherza e si ride, c'è più collaborazione e questo lo dimostrano anche tutti i risultati che abbiamo ottenuto».
Il veneto solo oggi è riuscito ad ottenere il successo, perché nella prima settimana non era stato bene a causa di una bronchite.
«La condizione era già buona fin dall'inizio del Giro, poi ho avuto un malanno con una bronchite che mi ha messo per un po’ fuori gioco. Dopo la tappa con lo sterrato, quando ero in fuga ho iniziato a non stare bene. Ho dovuto lottare con questo piccolo problema fisico che mi ha tagliato fuori per diverse tappe. E’ stato un peccato perché c’erano altre giornate adatte a me. Comunque oggi ho vinto e sono felice».
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