Tadej Pogacar ha trascorso il giorno di riposo assediato dai tifosi sloveni, che hanno cercato di fare un selfie o avere un autografo dal campione in maglia rosa. «Oggi abbiamo firmato tanti autografi. Qui a Livigno c'erano tanti tifosi e tutti avrebbero voluto farsi una foto. C'era troppa gente».
Al termine della seconda settimana di corsa, Tadej Pogacar, ha un vantaggio di quasi sette minuti sui primi due avversari, Thomas e Martinez, quindi potrà affrontare con calma l’ultima settimana del Giro d’Italia, anche se in molti pensano che attaccherà ancora.
«Quella di Livigno è stata una delle mie tre migliori tappe in alta montagna. Nelle tappe di montagna si decide il vincitore di un grande giro e quindi, quando vinci una tappa di alta montagna puoi essere felice di aver fatto qualcosa di importante se poi la tappa è anche quella regina, allora devi essere ancora più felice». Il pubblico si esaltava al passaggio della maglia rosa e tra i tanti a bordo strada molti erano sloveni. «Nella salita più ripida due persone hanno iniziato a correre al mio fianco e pensavo che mi avrebbero superato. C’erano tante bandiere della Slovenia e questo mi ha dato veramente tanta energia e anche se per alcuni aspetti è stato folle».
Sabato a bassano del Grappa ci saranno ancora tanti sloveni e Pogacar è felice di questo.
«Quella di Bassano sarà una tappa vicina alla Slovenia e ci saranno ancora più tifosi. Spero che si riuniscano il più possibile per poter dare spettacolo. Sono in una buona posizione, il vantaggio complessivo è notevole e la forma è ottima. Sono stato teso per due settimane, ma ho avuto buone gambe ogni giorno, spero di poter durare anche nell’ultima settimana e che il tempo sia bello, e poi mi riposerò bene il Tour, perché io credo nella possibilità di fare la doppietta».
Pogacar potrebbe decidere di vivere una settimana tranquilla oppure di attaccare ancora i suoi avversari, nonostante un vantaggio importante. «Vedremo anche come si sentirà la squadra. È vero che potremmo andare con un passo più cauto, ma non si può mai sapere cosa accadrà». Dopo la corsa rosa, per lo sloveno ci sarà il Tour de France e in tanti gli hanno chiesto cosa pensa di questo binomio.
«Non ho mai fatto Giro-Tour. Ma come dice chi ha già affrointato questo doppio impegno, se arrivi bene e ti rigeneri puoi avere buone gambe per il Tour. Spero che sarà lo stesso per me. Mi aspetto un livello di gara diverso. Con Roglic, Remco e Jonas, si preannuncia uno dei Tour più grandi Tour della storia».
Il Giro però non è finito e il campione sloveno, dovrà difendere la maglia rosa ancora per 6 giornate. «I miei avversari adesso lotteranno di più per il secondo posto. Ieri alcuni avrebbero potuto correre meglio, se Daniel Martinez fosse stato nel posto giusto, forse saremmo arrivati al traguardo insieme. Geraint Thomas ha corso in modo intelligente. Si è nascosto bene, mentre gli altri hanno faticato di più. Posso dire di aver avuto dei buoni avversari».