Miracolo! Mauro Simonetti è risorto. Dato per morto dalle statistiche di procyclingstats e Wikipedia il 31 dicembre 1986, grazie alla segnalazione di Tuttobiciweb del 14 marzo 2024, è tornato in vita. E sentitamente ringrazia per questi più di 37 anni volati via. La Pasqua ciclistica ha anticipato di un mesetto quella cristiana.
Paese che vai, vite che trovi. In Italia i gatti dispongono di sette o nove vite, in Spagna sette, in Arabia e Turchia – si fa per dire – soltanto sei. “Le cinque vite di Lisetta Carmi” è un libro (di Giovanna Calvenzi), “Quattro vite” un film (di Arnaud des Pallières), “Tre vite” un romanzo (di Gertrude Stein), una seconda vita la si augura a tutti, una doppia vita un po’ meno. “Una vita ritrovata” potrebbe essere il titolo del “remake” firmato da procyclingstats e Wikipedia.
Il ciclismo è un moltiplicatore di vite: la prima da corridore, la seconda da direttore sportivo o da meccanico o perfino da giornalista, la terza da spettatore su un paracarro o al televisore, la quarta da ciclista della domenica (e soprattutto dei feriali), ripercorrendo rivivendo ricuperando, una vita per ogni avventura, per ogni impresa, per ogni crisi, per ogni uscita.
La vita è una ruota, anzi, due (Alfredo Martini). La vita è l’arte dell’incontro (Vinicius de Moraes). La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri (Oscar Wilde). Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi (Charlie Chaplin).
Certo, c’è vita e vita. La vita pubblica e quella privata, la vita politica e quella lavorativa, la vita sentimentale (sempre incasinata) e quella beata, la vita da signori e quella comoda, la bella vita e la dolce vita, la vita media, il costo della vita, una vitaccia, una vita da cani a volte (se non spesso) migliore di quella da umani. E c’è la vita ciclistica. Vento in faccia, mente a spasso, cuore in gita, gambe in spalla. Una vita meravigliosa. Bentornato fra di noi, Simonetti.
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