BERNAUDEAU PRONTO AD ACCOGLIERE ALAPHILIPPE? : «IN TOTALENERGIES C’È POSTO PER LUI E SUI PUNTI UCI DICO...»

PROFESSIONISTI | 27/02/2024 | 09:25
di Luca Galimberti

«C’è sempre un posto per Julian Alaphilippe nella nostra squadra». Bastano queste poche parole per comprendere quanto Jean-René Bernaudeau, ex professionista e da molte stagioni General Manager della  TotalEnergies, stimi il connazionale due volte campione del mondo. Parole che suonano come una porta aperta e aprono possibili scenari futuri di ciclo-mercato.


Il manager transalpino però non si ferma a poche parole: « Julian potrebbe essere il nostro nuovo Peter Sagan, avrebbe il posto di leader perché è un esempio per tanti ragazzi e farebbe crescere i nuovi talenti che arriveranno nella nostra squadra».


È un fiume in piena Bernaudeau e, nell’intervista concessa a L’Equipe, parla della recente trasferta al Tour du Rwanda, dei regolamenti ma soprattutto della sua visione del ciclismo.

«Non abbiamo partecipato al Tour du Ruanda per andare a caccia di punti UCI non è nel nostro DNA. Certo, si parla molto di questa classifica mondiale ma non è vitale. La TotalEnergie deve essere una buona squadra, lo siamo stati e torneremo ad esserlo. I punti sono la conseguenza di una stagione. Alcune squadre potrebbero essere ossessionate da questo, io non lavoro così. Cerco sempre di divertirmi e che il piacere di ciò che faccio superi le difficoltà. Venire a correre in Africa così dà un senso a quello che facciamo». dichiara il manager francese che in Ruanda ha comunque potuto festeggiare la vittoria di tappa di Pierre Latour e il quinto posto in classifica generale di Fabien Doubey.

Bernaudeau approfondisce e sottolinea con orgoglio: «Sono il capo di questa squadra e trasmetto la mia filosofia. Era fuori questione venire in Ruanda con bici da crono e auricolari, sarebbe stato indecente rispetto ai ciclisti africani che non hanno questo lusso. Io non voglio comprare i ragazzi per i loro watt per costruire una grande squadra, preferisco prendere persone belle ed educate. Questa è la mia linea: la mia forza sono i miei corridori».

Uno che è stato suo corridore fino allo scorso anno è Peter Sagan e di lui l’ex professionista degli anni ottanta dice: «Peter è  un ragazzo eccezionale che ci ha portato tanto con la sua esperienza e la sua mentalità. Ci ha portato quell’orgoglio che forse ci mancava. È arrivato pagando lui stesso gran parte del suo stipendio e lascerà un segno indelebile nella nostra storia. Con lui abbiamo capito che potevamo crescere. Come con Niki Terpstra e Edvald Boasson. Ma oggi vorremmo concentrarci nuovamente sui francesi».

Francesi come Julian Alaphilippe che Bernaudeau a quanto pare accoglierebbe a braccia aperte.

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COMMENTI
Non solo un manager
27 febbraio 2024 13:42 Miguelon
Ma un uomo con una visione. E il fatto che, dalle sue parole non sia estrarrivista e prestazioneale, è oggi tantissimo.

Bernaudeau: un homme bien!
27 febbraio 2024 21:33 Merlin1
Bernadette est quelqu'un de bien qui adore le cyclisme, une passion éternelle. J' ai eu la chance de le rencontrer. C' est quelqu'un qui est gentil et ouvert, toujours pret à dialoguer avec le public. Une belle référence dans le monde du cyclisme professionnel.

Cosa significa?
28 febbraio 2024 00:24 pickett
In che senso Sagan "ha pagato lui stesso parte del suo stipendio"?Mistero.A livello di risultati,zero.Bidonata totale.Poi,chi si contenta gode.

Pickett
28 febbraio 2024 06:38 kristi
Cosa c e da capire , per molti "vecchietti" in squadre minori è una pratica abbastanza diffusa : sponsor personali contribuiscono agli emolumenti dell atleta , va così per cavendish, per pozzovivo, per sagan e pure per rebellin ( buonanima r.i.p.) e la pratica è diffusa in molti sport non solo a pedali

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