Se Jonas Vingegaard sarà una presenza certa al Tour de France, quale sarà il programma di Wout Van Aert il prossimo anno? Molto probabilmente il fiammingo - che ha già preso parte a 5 Tour de France nel 2024 potrebbe venire alla corsa rosa, ma una sua eventuale partecipazione al Giro d’Italia naturalmente non potrebbe escludere una sua presenza anche al Tour.
Van Aert a inizio mese aveva espresso un suo gradimento per il Giro d’Italia e anche per la Vuelta, se non fosse stato chiamato a correre la Grande Boucle, con una preferenza maggiore per la corsa italiana.
Alla presentazione del Tour de France a Parigi, abbiamo visto Jonas Vingegaard e non a caso Van Aert non era presente e anche il tecnico della Jumbo-Visma Merijn Zeeman era stato chiaro sul prossimo Tour: «Al momento solo Jonas Vingegaard è certo».
Il fiammingo è un corridore potente e generoso e nel suo palmares i successi sono veramente tanti. Nel 2022 i suoi obiettivi erano le Classiche Monumento e la maglia verde della classifica a punti del Tour de France. Purtroppo il Covid in primavera gli ha impedito di correre come avrebbe voluto, saltando appuntamenti importanti, mentre il Tour è andato come previsto. Quest’anno invece nulla ha funzionato a partire dal Mondiale di ciclocross, dove ancora una volta si è piazzato secondo alle spalle di Van der Poel e poi ci sono state le Classiche che non sono andate come voleva, nonostante un ottimo esordio in marzo. Van Aert adesso ha bisogno di stimoli e trovare nuove sfide per ottenere dei risultati. Quest'anno, ad esempio, ha scelto consapevolmente il Giro di Svizzera perché non aveva mai partecipato a quella corsa a tappe. Quindi il Giro è sicuramente una possibilità che si può concretizzare, semplicemente perché è lui a voler partecipare. Bisogna ricordare che nel 2024 ci saranno le Olimpiadi a Parigi e quindi, ancora una volta il Tour de France verrà anticipato e terminerà il 21 luglio e venerdì 26 luglio inizieranno i Giochi. Tutte le cronometro individuali si svolgeranno sabato 27 luglio e anche se non c'è il problema del jet lag come a Tokyo, sicuramente tra la fine del Tour e le Olimpiadi l’intervallo è breve, in particolare se si considerano le difficoltà dell’ultima settima del Tour. Van Aert naturalmente punterà alla medaglia d’oro e per arrivarci dovrà essere fresco e la grande Boucle in questo non aiuta.
Abbiamo visto che i motivi di una partecipazione al Tour per Van Aert sono molti, ma non potrà prendere questa decisione da solo e dovrà sedersi a tavolino con i suoi dirigenti. Il Tour rimane sempre la corsa più importante al mondo e sponsor e investitori vogliono che alla corsa gialla partecipino i migliori per vincere e Van Aert è indubbiamente uno dei migliori. Ma l’aspetto economico non è il solo e c’è una tappa particolarmente insidiosa nella corsa francse, si tratta di quella con lo sterrato che i corridori incontreranno nella nona giornata. Van Aert è uno specialista del fuori strada e delle Classiche sul pavè e sono pochi i corridori che hanno una sicurezza come la sua nei tratti di terra, basti pensare alla sua vittoria a Strade Bianche nel 2020 e a i due terzi posto nel 2019 e 2018. La Jumbo-Visma potrebbe quindi portare il fiammingo al Tour per tenere fuori dai guai Vingegaard in una tappa insidiosa come quella dello sterrato e quando a ordinare sono i dirigenti per ottenere una vittoria importante è difficile poi per un corridore ribellarsi all’ordine impartito.
Comunque nulla è stato definito e comunicato, per tanto al momento il Giro d’Italia sarebbe un’ottima opportunità per Wout Van Art, che oltre ai successi di tappa - magari con la caccia alla maglia rosa nella tappa iniziale a Torino - e alla maglia ciclamino, potrebbe aspirare anche a un buon posto nella classifica generale.
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