Si aspettavano tanto, Remco Evenepoel e la Soudal Quicjk Step dalla tappa di oggi. Ma il verdetto della strada è stato impietoso per il campione belga, che ha chiuso a 27'05" da Vingegaard. A quattro chilometri dalla cima dell'Aubisque il govane belga ha perso le ruote dei migliori, è stato subito circondato dai compagni di squadra Mattia Cattaneo, Jan Hirt, James Knox e Louis Vervaeke, che dapprima hanno cercato di limitare le perdite e poi hanno continuato a sostenerlo fino al traguardo in cima al Tourmalet. «Non c’è molto da dire su questa tappa. È stata semplicemente una brutta giornata per Remco: non era malato né ferito. È un peccato ma è qualcosa che può succedere. Il ciclismo non è correre su un simulatore e siamo tutti esseri umani. Stasera ci siederemo attorno ad un tavolo, valuteremo cosa è successo e ridisegneremo i nostri obiettivi per il resto della gara», ha detto il direttore sportivo della Soudal Quick-Step, Klaas Lodewyck.
In casa Soudal-Quick Step solo il compagno di squadra Pieter Serry ha accettato di aggiungere qualcosa. «Ovviamente siamo delusi. Remco ha avuto una brutta giornata e non c'è certamente nulla di cui vergognarsi. Se andiamo a guardare ha comunque avuto una stagione fantastica. Solo perché non ha funzionato oggi non significa che non funzionerà in futuro».
Remco lo scorso anno ha vinto la Vuelta di Spagna e subito dopo in Australia ha conquistato il titolo mondiale in linea. In questo 2023 le vittorie non sono mancate e tra queste spicca il titolo mondiale a cronometro di Glasgow dello scorso agosto. Oggi però qualcosa non ha funzionato e il fiammingo, dopo aver detto pochissime parole ai compagni dopo l’arrivo, è risalito in bici per dirigersi verso il bus del team. «Remco non ha dato proprio una spiegazione – ha continuato Serry - Mi ha semplicemente chiesto scusa. Cos'altro avrebbe dovuto dire? Ha detto che se non funziona, non funziona».
Adesso la Soudal-Quick Step dovrà rivedere i propri obiettivi e se fino a questa mattina, correvano per conquistare la corsa, adesso potranno solo andare a caccia di vittorie di tappa. «Adesso si dovrà ripartire e cercare forse delle vittorie di tappa. La mentalità all'interno della nostra squadra è questa: girare l'interruttore e provare a vincere la giornata».
E poco dopo le 20, Evenepeol affida ai social i suoi pensieri: «Quando provi a dare tutto, non ci sono rimpianti. Oggi il serbatoio era semplicemente vuoto. Grazie al team per il supporto e per essere rimasto con me fino alla fine. I lupi non si arrendono mai.