La Jumbo-Visma ha scoperto ieri, durante la sesta frazione della Vuelta, la sua vera strategia per vincere la corsa spagnola e neutralizzare Remco Evenepoel. Lo squadrone olandese ha deciso di puntare su tre capitani e non su due come si era pensato inizialmente. Quando la squadra ha detto che alla Vuelta sarebbero andati sia Roglic che Vingegaard, molti hanno pensato ad una squadra a due punte e in pochi hanno pensato che Sepp Kuss, avrebbe indossato i panni del leader. Lo statunitense Kuss ha sempre avuto il ruolo del gregario di lusso e lo abbiamo sempre visto in testa a guidare Roglic al Giro d’Italia e Vingegaard al Tour de France. Ma ieri il ragazzo nato in Colorado e soprannominato The Durango Kid ha vinto in un modo incredibile una frazione difficile, quella con arrivo all’osservatorio astrofisico de Javalambre.
Durante la conferenza stampa di presentazione della Vuelta, a Roglic venne chiesto chi in squadra sarebbe stato il capitano e lo sloveno, senza indugi, disse che non era stato ancora deciso nulla e che questa Vuelta avrebbe potuto vincerla anche il compagno Kuss, se avesse avuto le giuste gambe. Anche il direttore sportivo Merijn Zeeman, ha parlato di una tattica perfetta, riuscita grazie a tre uomini straordinari: Kuss, Vingegaard e Roglic.
«Non avevamo pianificato di vincere in questo modo – ha detto Zeeman dopo la corsa -. Abbiamo corso in modo intelligente, sfruttando il fatto che la classifica in questa fase è ancora un po’ confusa. Sepp è stata un'ottima scelta, con Primoz e Jonas che dovevano semplicemente seguirlo e cogliere l'occasione giusta».
Il risultato è stato perfetto, con Kuss che è riuscito a vincere staccando tutti gli avversari e Roglic con Vingegaard che hanno guadagnato secondi importanti su Evenepoel, che ha perso la maglia rossa di leader della corsa.
«La nostra tattica è stata vincente e i ragazzi hanno costruito uno scenario da sogno. Con Primoz e Jonas che sono risaliti e Kuss che adesso è al secondo posto della classifica generale con un ritardo di 8 secondi da Martinez».
Kuss potrebbe essere la vera sorpresa di questa Vuelta e lo stesso Vingegaard dopo il traguardo ha detto: «Sepp è stato straordinario e tutti speravamo che prendesse la maglia rossa di leader. Avrebbe veramente meritato di andare al comando della classifica generale».
Kuss lo abbiamo sempre visto nel ruolo di aiutante, ma nei grandi giri si è già reso protagonista con vittorie di tappa. Nel 2021 ha vinto la quindicesima tappa del Tour de France con arrivo ad Andorra e anche alla Vuelta di Spagna aveva ottenuto un successo nel 2019, prima di conquistare ieri la sua ottava vittoria in carriera.
La Jumbo-Visma quindi potrebbe puntare su tre uomini per conquistare il terzo grande giro della stagione, ma come sempre sarà la strada a decidere chi sarà il più forte tra il danese, lo sloveno e lo statunitense, ma ciò che appare evidente a tutti, è la supremazia del team giallo e nero, che ha dimostrato di poter vincere nelle grandi corse a tappe non soltanto con Vingegaard e Roglic.
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