Una festa speciale e carica di emozione non poteva che svolgersi a LA Collezione, sotto casa di Ernesto Colnago, dove tutto inziò ormai quasi un secolo fa e la bicicletta è oggi museo.
Nel giorno del 91° compleanno del grande maestro che ha creato gioielli a due ruote famosi e richiesti in tutto il mondo, oltre cento persone tra familiari, amici, grandi campioni e imprenditori si sono radunati a Cambiago per festeggiare un uomo davvero fuori dal comune. In una carriera ineguagliabile ha lavorato con e per i più grandi corridori della storia del ciclismo: da Fiorenzo Magni a Eddy Merckx, da Giuseppe Saronni a Tadej Pogacar. Proprio i “suoi” campioni non sono voluti mancare per vederlo spegnere le candeline e ascoltare, ancora una volta, le sue sagge parole. «Stamattina mi sono svegliato pensando "non ci credo che siano 91" perché non me li sento. La vostra partecipazione rende questo numero più reale e mi toglie il fiato, grazie a tutti per essere qui. Mi commuovo a pensare che fino ai 15 anni, proprio a due passi da qui, sono cresciuto con polenta e latte, poi ho iniziato a pedalare e la mia vita è cambiata. Dite che io ho stravolto più volte il mondo della bici, con l'introduzione del carbonio e di tante altre novità, ma è la bici ad aver cambiato la mia vita» ha raccontato commosso il festeggiato.
Tra i tanti presenti sono venuti ad abbracciarlo Gianni Bugno, Beppe Saronni, Gianbattista Baronchelli, Gianni Motta, Davide Boifava, Wladimir Belli, Davide Bramati, Mario Scirea, Luca Guercilena, Dario Cataldo e Paolo Savoldelli. Esponenti di spicco di settant’anni di storia del ciclismo e dell'Italia che LA Collezione ricorda attraverso fotografie inedite, installazioni multimediali, maglie di gara originali e bici protagoniste di imprese leggendarie.
Tutti riuniti per celebrare colui che un anno fa l'Organizzazione delle Nazionali Unite ha nominato ambasciatore della bicicletta, nel museo che porta il suo nome e che per tutto il 2023 sarà partner dell'Onu. Il nipote Alessandro, direttore de LA Collezione Ernesto Colnago, non a caso il prossimo 3 giugno volerà a New York per il #WorldBicycleDay, istituito nel 2018 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per acclamazione di tutti i membri, su proposta di Leszek Sibilski. Il professore polacco padre della Giornata Mondiale della Bicicletta non è riuscito a presenziare alla cerimonia di quest'oggi, ma ha inviato una lettera in cui dava mandato a Colnago di consegnare il 2023 Special Lifetime Achievement Award del World Bicycle Day delle Nazioni Unite, per l'eccellenza e la leadership nella promozione del ciclismo globale, alla famiglia Squinzi, che «attraverso l'impegno diretto personale, ha elevato il ciclismo a un livello superiore che è diventato un trampolino di lancio e un modello di business contemporaneo per tutti i team e i club».
Laura Squinzi, presidente di Mapei SpA, e gli amministratori delegati Veronica e Marco Squinzi hanno ricevuto dalle mani di Ernesto Colnago questo importante riconoscimento, che ricorda quanto Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli con una squadra che è diventata iconica negli anni Novanta hanno realizzato nel mondo delle due ruote e quanto la loro Mapei continua ad ottenere, sostenendo eventi, talenti, formazioni (su tutte oggi il Sassuolo Calcio) e la cultura sportiva in generale con il Centro Ricerche Mapei Sport. Da buoni amici e campioni veri Squinzi e Colnago continuano a pedalare insieme. «È un premio che metteremo insieme a tutte le coppe conquistate nei nove stupendi anni dell'avventura che abbiamo condiviso con la Colnago sulle strade di tutto il mondo. Mapei è ancora presente nel ciclismo, lo sapete, e questa per noi è una questione di cuore e amicizia. Siamo legati a questo mondo e mio padre era legatissimo ad Ernesto, quindi potete immaginare l'emozione mia e della mia famiglia nell'essere qui oggi per festeggiare Ernesto Colnago e ricevere da lui questo riconoscimento» ha commentato l'amministratore Delegato e Direttore dello Sviluppo Globale del Gruppo Mapei Veronica Squinzi.
Le Colnago con i cubetti colorati hanno fatto la storia e dettato uno stile che ricorda l'arte del newyorkese Josh Franklin alias Stash che ha regalato ad Ernesto Colnago un telaio da lui rivisto e un murales. Altri pezzi unici che da oggi faranno bella mostra in via Cavour 25 a Cambiago (Milano) per la gioia di tutti gli appassionati delle due ruote.
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