WESTRA E LO SPETTRO DEL NEMICO INVISIBILE

LUTTO | 16/01/2023 | 09:48
di tuttobiciweb

Il dolore è grande, i ricordi si inseguono e, come sempre avviene in questi casi, per l’uomo c’è l’esigenza di capire cosa può essere successo.
Lieuwe Westra è morto sabato pomeriggio all’età di 40 anni, da solo, nel magazzino nel quale era andato a vivere. Il suo biografo e amico Thomas Sijtsma annunciandone la morte ieri mattina ha scritto: «Negli ultimi anni Lieuwe Westra si è battuto contro se stesso. E ha perso».


Il nemico numero uno era la depressione, quello che l’aveva portato - all’inizio del 2017 - a chiudere improvvisamente la sua carriera agonistica.
Voltata pagina, Lieuwe aveva sposato la sua fidanzata australiana e i due avevano aperto un albergo per ciclisti in Spagna. Poi il divorzio, la vendita dell’albergo e il ritorno in Olanda, prima a casa della madre, poi - quando le difficoltà sono aumentate - da solo in una sorta di magazzino a Zwaagdijk, nel nord del Paese.


Chi lo conosce ora parla di droga, alcool, di un uomo ingrassato e sfatto. Allora è stato un suicidio? È ancora Sijtsma a precisare: «Prima che emergano storie di fantasmi, è vero che Westra ha passato un periodo molto difficile, ma per quanto sappiamo non si parla di suicidio». Sulle cause del decesso né la famiglia né le autorità hanno per ora confermato alcunché.

Ma proprio Sijtsma - con il quale Westra ha scritto la sua autobiografia intitolata “La Bestia", ha aggiunto: «Da adolescente ha frequentato tutte le feste hardstyle, usando ogni genere di cose. Aveva un carattere autodistruttivo. Il soprannome ‘la bestia’ lo caratterizzava perché non riusciva a fare nulla in modo normale. Tutto quello che faceva, lo portava all’estremo. E le ultime notizie non erano buone».

Proprio in quella autobiografia, Westra aveva sorpreso tutti con una autodenuncia: «Ho sofferto di problemi al ginocchio per anni e ciò mi ha permesso di prendere del cortisone nei momenti importanti della stagione. Ho iniettato sostanze nel mio corpo per poter andare più forte, ottenere premi e ricevere complimenti. Non era possibile vincere col solo allenamento. Se vuoi giocare con i grandi devi trovare i limiti del consentito».

Copyright © TBW
COMMENTI
Tristezza
16 gennaio 2023 20:33 titanium79
Si prova sempre tristezza a leggere che una vita umana,finisca cosi presto e tragicamente. Le ultime 7 righe dell'articolo poi, sono spesso "dimenticate" da chi vuole vedere solo il lato pulito dello sport. Purtoppo.

Il Professionismo
17 gennaio 2023 07:14 Bosc79
Riporto le ultime frasi di un articolo su Bicisport che sono l'essenza di uno sport portato all' estreme "La storia di Westra, salito in bici per disintossicarsi, ne è uscito in depressione trovando la morte a 40 anni"........

d accordo
17 gennaio 2023 07:21 kristi
con titanium . e un mio commento ad hoc è stato censurato .... cvd

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Seconda vittoria in Coppa del Mondo per Ceylin Del Carmen Alvarado. L'olandese della Fenix Deceuninck è la regina di Zonhoven, in Belgio, dove conquista la prima posizione in solitaria. Dopo aver recuperato terreno sulla scatenata britannica Backstedt e sulla connazionale...


Wout Van Aert deve fare i conti con i malanni di stagione ed è costretto a rinunciare all'esordio nel ciclocross, previsto per domani a Mol. «Purtroppo Wout van Aert si è ammalato e non si riprenderà in tempo per la...


C'è la top-ten per Stefano Viezzi (Alpecin Deceuninck Devo) e Giorgia Pellizotti (SS Sanfiorese) a Zonhoven (Belgio) nella prova valida per la Coppa del Mondo di Ciclocross. Il friulano di Majano è classificato al nono posto tra gli under 23...


All'indomani del secondo posto ottenuto ad Hulst (Olanda), Mattia Agostinacchio trionfa a Zonhoven, in Belgio, dove si è da poco conclusa la terza manche della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria juniores. L'azzurro, nonchè campione europeo, firma una...


Per Natale è arrivato un regalo postumo anche a Bruno Zanoni, la maglia nera più buona che la storia del ciclismo rammenti e che da abitante di Laigueglia aveva alimentato “il muretto dei ciclisti”, arricchito in questi giorni di una...


C’è chi dicembre lo dedica ai ritiri in Spagna e chi, invece, zitto zitto, ha già ripreso a gareggiare. Mattia Predomo ha cominciato il suo 2025 la scorsa settimana, con un weekend di sprint e progressioni al Track Cycling Challenge...


La conferenza stampa del presidente federale Cordiano Dagnoni e il Giro d’Onore hanno rappresentato anche un grande happening di commissari tecnici e collaboratori delle varie Nazionali azzurre. Il ct azzurro degli Under 23 Marino Amadori ha idee chiare in merito...


Due volte la Sei Giorni di Berlino, due volte quella di Rotterdam, ma anche quella di Ginevra e quelle di Fiorenzuola e Pordenone. E pazienza se oramai si riducono sempre più spesso a quattro, tre o persino due giorni. Nell'Italia...


«Il 2024 è stato un anno meraviglioso che mi ha fatto riscoprire tante cose belle e apprezzare ancora di più le persone che mi vogliono bene e mi stanno accanto». A rilevarlo è stato Francesco Lamon, azzurro dell'inseguimento a squadre...


I suoi record non si trovano sugli annuari del ciclismo né sul Guinness dei primati. Eppure – primo record – pochi sono stati chiamati tutta la vita con un altro nome. Eppure – secondo record – pochi, forse nessuno durante...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024