A Ornavasso, a pochi passi da Verbania, il ciclismo è una cosa seria. Come potrebbe essere altrimenti, quando la protagonista della 40^esima edizione del premio Atleta dell'Anno è Elisa Longo Borghini. Che quando era ragazza da queste parti era "la figlia di Guidina Dal Sasso", sciatrice fondista che si aggiudicò la prima edizione del 1983. Oggi è invece Guidina Dal Sasso a essere "la mamma di Elisa Longo Borghini", premiata non atleta dell'anno, bensì atleta migliore di sempre della cittadina verbana.
La manifestazione, organizzata dagli Alpini e tenuta a battesimo dal sindaco Filippo Cigala Fulgosi e dal parroco don Roberto Sogni, si è tenuta al santuario del Boden, posto al termine di una salita da 10 km con pendenze in doppa cifra. Il luogo migliore dove, al termine di una successione di riconoscimenti a giovani sportivi locali dalla scherma all'atletica, fino a un'esperta guida alpina che ha scalato l'Everest senza ossigeno e un campione di corsa in montagna, conferire il premio a Elisa.
La regina del ciclismo femminile italiano, che solo solo in questa stagione ha vinto Parigi-Roubaix, Women's Tour (of Britain) e titolo nazionale a cronometro, ha fatto il suo ingresso accompagnata dai bimbi del Pedale Ossolano e dall'inno Mameli suonato da una banda musicale. Al ritiro del suo "Atleta migliore di sempre di Ornavasso" la Longo ha affermato: «Ho la testa dura come i sassi, da buona ornavassese. Per me essere qui è un piacere enorme, spesso noi atleti viviamo in giro per il mondo mentre in queste occasioni mi sento sempre parte della comunità. La stagione? Tutti gli appuntamenti che avevo cerchiato in rosso sul calendario li ho ciccati, invece ho portato a casa una Roubaix che non dovevo neanche correre. Idem il giro di Gran Bretagna, peraltro vinto in volata che per me è inusuale. Il 2022 è stato diverso, e molto bello. Il ciclismo è imprevedibile, magari non vinci tanto singolarmente ma vinci tanto di squadra: anche se non vinci, ti senti lo stesso vincitrice se sei parte del successo di una compagna. Le Fiamme Oro? Nel 2015 la realtà del ciclismo femminile in Italia era totalmente diversa, senza l'appoggio della Polizia di Stato non avrei mai fatto questa carriera. A loro un grande grazie. E grazie anche a Elisa Balsamo: la migliore compagna di stanza possibile, perché è una che dorme! Le Olimpiadi? La coda all'Esselunga la devi fare come tutti, non cambiano la persona; vedi un po' meno gli amici e hai molti impegni, ma fa parte del gioco. Medaglia pure a Parigi 2024? Poi però non cambiatela col pennarello la scritta all'ingresso del paese...»
Questo l'aneddoto svelato dai rappresentanti delle Fiamme Oro presenti all'evento: quando contattarono Elisa Longo Borghini per iniziare la loro attività ciclistica, lei volle andare a Roma di persona a parlare, nonostante le avessero detto che non c'era bisogno. Elisa andò con mamma Guidina, ma al momento di entrare in ufficio disse "No mamma, a parlare del mio futuro ci vado da sola".
Alla manifestazione erano presenti anche, in qualità di ospiti speciali: la campionessa del Mondo Elisa Balsamo, la ex iridata Tatiana Guderzo e il c.t. Paolo Sangalli, insieme alla psicologa Elisabetta Borgia, alla talentuosa Francesca Barale e a un corridore internazionale come Leo Hayter. Impossibilitato a venire Filippo Ganna: c'erano i genitori, con la mamma che ha consegnato alla Longo un omaggio floreale.
Così ha parlato Sangalli: «Sono davvero orgoglioso delle mie ragazze, e dell'esempio positivo che Elisa Longo Borghini è per tutte le ragazze italiane. Al Mondiale australiano andiamo a difendere la maglia di Elisa Balsamo... con le due Elise. Con loro abbiamo optato per un avvicinamento senza stress, perché tirano fuori il meglio di loro quando sono tranquille. Probabilità di vincere il Mondiale? Ci aggiorniamo fra tre settimane (risponde dopo un rapido consulto con Balsamo e Longo, ndr).»
Questo ha poi aggiunto Elisa Balsamo: «Nell'annata migliore della mia carriera devo ringraziare il lavoro preziosissimo di Elisa Longo Borghini, insieme peraltro ci divertiamo molto e questa è la cosa più importante.»
E Tatiana Guderzo: «I Mondiali? Sangalli non mi ha convocato, punto all'anno prossimo! Battute a parte, io rappresento il passato di un movimento che ha sempre vinto tanto ma che doveva lottare per farsi vedere. Finalmente le Elise possono correre e alzare le braccia al cielo in un mondo ciclistico femminile che ce ne farà vedere delle belle. Longo Borghini sarà una testa dura, ma la Balsamo non è da meno e il tecnico Sangalli figuriamoci...»
Sono seguiti video-messaggi di complimenti da parte di Pippo Ganna e Matteo Sobrero, oltre che di Ellen Van Dijk che si dice orgogliosa di essere sua compagna in Trek Segafredo, idem Lizzie Deignan. E del tecnico di club Paolo Slongo, fiero della sua atleta.
Questa, in sintesi, la motivazione del premio: "Uno spot per questo sport, in grado non solo di affermarsi ma anche di ripetersi: una classe che ne esalta tutta la ornavassesità."
Una giornata di serenità ed emozioni nella frescura della Val d'Ossola.