Va avanti il piano organizzativo che prevede la progressiva esclusione dei giornalisti dal Giro: dal prossimo anno in sala stampa sarà obbligatorio tenere la mascherina davanti agli occhi.
Originale la scelta di alcuni corridori nel giorno di riposo: per dormire più a lungo del solito hanno chiesto di ascoltare alcune telecronache a scelta di Petacchi.
Preoccupazione in Rai dopo che Lello Ferrara in un'ora di diretta social ha ospitato Landa, Bilbao, Dainese, Oldani, Rota, Nibali e Pozzovivo: ci si chiede come gli riesca in una sera sola ciò che al Processo riesce in una settimana.
«In gruppo c'è tanta stanchezza: ne vedremo delle belle». (Alessandro Petacchi, opinionista Rai, è convinto che i ciclisti diano il meglio quando le forze cominciano a venir meno).
Agitazione in molti team dopo che Hindley, nel giorno di riposo, ha detto «Non siamo qui per mettere i calzini ai millepiedi»: molti sono corsi a nascondere i calzini, altri i millepiedi.
Smarrimento in un team quando il direttore sportivo, parlando della discesa dal Mortirolo, ha avvisato «qui bisogna prestare attenzione»: più di un corridore ha chiesto come fare per riaverla indietro.
Curiosità in gruppo dopo che Pozzovivo ha raccontato di aver affrontato il controllo antidoping in due tempi: è uno dei primi casi in cui la strategia del dopo corsa prevede il doppio pip-stop
Van der Poel con una pizza davanti, Nibali che beve vino, Dainese che sistema i 50 kg di formaggio grana vinti a Reggio: prima di una tappa di fuoco, il Giro affronta la prova del cuoco.
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