Domenico Pozzovivo si esaltato nella tappa con arrivo al Blockaus, ha lottato con i migliori e dimostrato di poter puntare alla classifica generale della corsa rosa. «Cinque anni fa ero arrivato sesto e staccato, questa volta sono più soddisfatto perché lo sprint non è il mio forte e sono arrivato tutto sommato bene. Adesso so che posso guardare con ottimismo alla prossima settimana e in particolare all’ultima, quella decisiva».
Nella salita verso il rifugio Mamma Rosa, davanti c’erano Carapaz con Bardet e Landa che facevano il ritmo, cercando di giocarsi la vittoria, ma Pozzovivo non si è lasciato intimorire, cercando anche di rilanciare. «Io con Almeida e Hindley ho cercato di gestire bene quella parte, perché i tre che erano davanti erano un po’ più forti, anche se comunque non eravamo poi così distanti».
Il lucano sorride ed è soddisfatto del suo risultato: in una delle tappe più difficili della corsa rosa, è stato il migliore degli italiani. «Le gambe ci sono anche se il mal di schiena si fa sentire, ma se ho retto per 6 ore di corsa allora vuol dire che la condizione c’è. Questo era un crocevia importante per decidere se fare classifica o meno e sì, ho deciso che farò classifica».
Nella parte più impegnativa della salita c’era Porte a fare il ritmo, con un passo sostenuto che ha messo in difficoltà il gruppetto: «Il ritmo di Porte ha fatto male, io avevo l’incubo dell’Etna, perché temevo di rimanere indietro, ma sono riuscito a recuperare perché le salite lunghe mi piacciono».
Pozzovivo adesso ha preso coscienza del suo stato fisico ed è pronto a lottare per un buon posto nella classifica generale. Il corridore della Intermarche-Wanty Gobert, punta alla top ten e dopo il risultato di oggi è certo di poter raggiungere questo obiettivo. «Avevo detto che volevo giocarmi le tappe di montagna e ho dimostrato di esserci. Ho fatto un buon risultato e questo mi dà fiducia per come dovrò affrontare le prossime settimane».