Ogni giorno, anzi quasi ogni ora, in questa settimana che ci avvicina alla Milano-Sanremo 2022, apprendiamo di una defezione. Uno stillicidio di forfait da cui è rimasto immune l'uomo - qualcuno direbbe il bimbo - più atteso: quel Tadej Pogacar che se fossimo nel calcio parleremmo di "stagione finora a punteggio pieno".
UAE Tour, vinto; Strade Bianche, vinta; Tirreno-Adriatico, vinta. Sanremo? Vediamo domani (potrete come sempre seguire la diretta scritta qui su tuttobiciweb)
Direttamente dall'hotel di Lainate (da non confondere con la Linate dell'aeroporto) dove si trovano in ritiro, le dichiarazioni della vigilia del fenomeno sloveno insieme a due dei suoi alfieri, Alessandro Covi e Diego Ulissi:
POGACAR - «La prima Sanremo la corsi in agosto al rientro dal lockdown, ho imparato molto soprattutto sul particolare finale di gara. La lunghezza di quasi 300 km rende magari un po' noiosa la prima parte, ma devi essere molto intelligente a sfruttarla per arrivare lucido e fresco nelle fasi decisive. Domani sarà tosta anche per il vento costante da est che si prospetta. Non so se attaccherò sul Poggio o sulla Cipressa, nel 2020 optai per quest'ultima e non è che sia una scelta giusta o sbagliata in assoluto: dipende di edizione in edizione, si tratta di una classica talmente variegata che possono vincere diverse tipologie di corridori. Pure in arrivo in velocità non è infatti da escludere: in tal caso, non sono chiaramente un velocista ma se si presenterà l'occasione sarò motivato a tentare una bella volata. Sarebbe straordinario vincere anche questa monumento, o se dovesse riuscirci un mio compagno. Io continuo la mia evoluzione, ma non è che abbia fatto tutti questi progressi dall'anno scorso. La squadra intorno a me è migliorata tantissimo, aggiungendo mattoncini di anno in anno e ormai posso dire di far parte di un top team. Come sto? Alla Tirreno, dove faceva sempre freddo e che è culminata col doppio Carpegna, mi sono beccato un raffreddore, ma nulla di più. Sulla bici avverto buone sensazioni, e per quanto riguarda lo stress non mi faccio assalire: sento una sana pressione. Van Aert? Abbiamo visto anche di recente quale ottimo corridore sia, ma ci sono tanti forti avversari. Ogni team ha un uomo adatto a poter vincere. Ci sarà ad esempio Van der Poel, che non si sarà impegnato a rientrare per la Sanremo per prenderla solo come un allenamento... La vittoria del mio amico Polanc al Laigueglia? L'ho seguita davanti alla tv con un'emozione enorme, è un gran lavoratore e una persona splendida! L'alimentazione? Essendo una corsa così lunga, faremo una cena più ricca.»
COVI - «Ogni Sanremo è diversa, noi saremo sicuramente di supporto a Tadej. Ed è stato fondamentale non ammalarci anche noi! Avere Pogacar con noi è un grande esempio in allenamento e in gara, oltre al modo in cui gestisce se stesso e la squadra. Spalleggiarlo il più possibile è bellissimo anche perché sai che lui porterà a casa il massimo risultato che è nelle sue possibilità. La classicissima è importantissima, una delle due monumento che abbiamo in Italia ed è un sogno ogni volta: l'ho già disputata, so cosa mi aspetta e spero di proseguire sulla scia del mio ottimo inizio stagione (ha vinto sia a Murcia che in Andalusia, ndr)»
ULISSI - «Prima Sanremo dopo il mio problema al cuore, mi aspetto una gara interessante: tanti corridori importanti non ci saranno e la gestione della gara sarà dura. Certamente abbiamo non il corridore più in forma ma quello più forte al mondo, avremo gli occhi puntati e sarà impegnativo interpretare la gara nel migliore dei modi. La Milano-Torino ha dato buone indicazioni a me e a Covi, è stata un'ottima rifinitura per mettere chilometri preziosi nelle gambe.»
La chiosa del direttore sportivo della UAE, sloveno pure lui, Andrej Hauptman: «Non saremo l'unica squadra con ambizioni in gara, stabiliremo il da farsi negli ultimi trenta chilometri. Non abbiamo solo Pogacar ma anche altre carte da giocare.»
Questo il roster della UAE per la Milano-Sanremo 2022: Tadej Pogacar, Jan Polanc, Alessandro Covi, Diego Ulissi, Davide Formolo, Ryan Gibbons, Oliviero Troia (per quest'ultimo è una "gara di casa", essendo lui di Bordighera).