TORNA LA SALVARANI, E IL CICLISMO POTREBBE TORNARE A SOGNARE...

NEWS | 06/12/2021 | 12:46
di tuttobiciweb

È un ritorno, carico di suggestioni, perchè chi ama il ciclismo non può fare a meno di ricordare la Salvarani, una delle squadre più iconiche della storia del ciclismo. In attività dal 1963 al 1972, la Salvarani Vinse per tre volte il Giro d'Italia nel 1965 con Vittorio Adorni, nel 1967 e nel 1969 con Felice Gimondi e sempre con il campione di Sedrana, un Tour de France e una Vuelta, rispettivamente nel 1965 e nel 1968. Nel palmares del team parmense  figurano anche quattro classiche monumento,il Giro di Lombardia e la Parigi-Roubaix (nel 1966 con Gimondi), il Giro delle Fiandre (1967 con Dino Zandegù) e la Milano-Sanremo (con Rudy Altig, nel 1968), oltre a quindici tittoli nazionali tra strada,  cross e pista.


A darne notizia è Repubblica, e noi non possiamo che esserne felici. Torna la Salvarani, con le sue cucine, ma una volta che si torna in sella, non è detto che non si torni anche a pedalare. Volete saperne di più? Leggete l'intero servizio apparso su repubblica.it


«La scelta di rilanciare il marchio Salvarani a partire da Parma non ha né un sapore nostalgico né di rivalsa ma nasce da un senso di orgoglio per la storia di una azienda creata a partire da una piccola falegnameria e dalla volontà di guardare al futuro, senza dimenticare i valori del passato».

A parlare è Giovanni Salvarani, figlio del patron Renzo, scomparso lo scorso 18 ottobre all’età di 95 anni, che fondò la storica azienda di cucine componibili nel secondo dopoguerra, dando vita con i suoi fratelli a una delle più importanti espressioni del miracolo economico italiano.

Il progetto, annunciato nei giorni scorsi, di debuttare nel 2022 con una nuova linea di cucine componibili che riporterà a Parma il marchio di famiglia, recuperando identità e caratteristiche di un brand che nel passato ha saputo radicarsi nel territorio e proiettarsi su mercati internazionali, viene presentato da Giovanni Salvarani, che alla fine degli anni Settanta, quando si avviò la crisi che portò al fallimento dell’azienda, aveva solo diciannove anni.

«Nel ‘79 stavo iniziando l’università, avvertivo che c’erano problemi ma non ero dentro l’azienda per poter capire quello che stava succedendo. Mio padre e i suoi fratelli hanno dato tutto quello che avevano per rilanciare l’azienda ma tre mesi di gestione da parte dei nuovi manager furono fatali. La nuova gestione - ricorda - ha iniziato a tagliare tutti i servizi, la mensa, i trasporti, i depositi, credendo che attraverso il taglio dei costi avrebbe avuto risultati diversi. Ma è come per una macchina: è chiaro che se per un anno non si fa la revisione si otterrà subito un risparmio, ma l’anno dopo la macchina sarà da buttare. Mi meraviglio che mio padre non abbia combattuto, ma era fatto così: voleva continuare a fare mobili e guardare avanti. Ed è quello che voglio fare adesso».

Quando è nata l’idea di riportare a Parma il marchio Salvarani, dandogli nuova vita?

«La scintilla è scattata nel 2018 quando alcuni amici ed ex collaboratori dell’azienda mi hanno proposto di fare una festa per mio padre, a Baganzola: è stata un’occasione molto bella in cui abbiamo sentito il grande affetto e la stima per la vicenda umana e professionale di nostro padre. Quel giorno, gli ho regalato il libro Dossier Salvarani, fatto per lui, in cui documento tutta la vicenda aziendale, dalle umilissime origini alla crescita tumultuosa fino alla crisi, all’intervento della gestione esterna, ai libri portati in tribunale e ai tentativi di concordato. Lo stesso giorno, in cui abbiamo festeggiato il 92° compleanno di mio padre, ripercorrendo la storia della azienda abbiamo anche parlato della possibilità di rilanciare il marchio che era fermo dal 2011».

Copyright © TBW
COMMENTI
l'articolo è bello , però inutile sognare
6 dicembre 2021 14:57 vecchiobrocco
Per riproporre una squadra WT con l'equivalente moderno di Gimondi, Basso e Zilioli ci vorrebbe un budget da 30Mln EUR l'anno... il che è sostenibile solo per un'azienda con fatturato sopra il miliardo (ma anche non basta)... fate voi il conto di quante sono le aziende italiane con questo potenziale...

Vero
6 dicembre 2021 17:23 Angliru
L'utente Vecchiobrocco dice il vero. E' una pagina del passato. Punto e basta. Sognare e' bello, ma qui c'e' la crisi

ringiovanire
6 dicembre 2021 18:24 gianni
Alla sola notizia di un possibile ritorno della Salvarani, ringiovanisco di 50 anni!
Gianni Cometti

Un Mito
6 dicembre 2021 20:45 fido113
Uno squadrone fantastico e un azienda che fabbricava prodotti eccezionali ancora perfetti dopo 50 anni.
Che dire: anche se nascesse una squadretta continental sarebbe bellissimo.

Pezzi
7 dicembre 2021 08:42 Lunona
Ci vorrebbe anche un personaggio tipo il grande "Luciano Pezzi"

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gli atleti del team VF Group Bardiani-CSF Faizanè utilizzeranno il modello di punta di De Rosa, la Settanta. La storica casa costruttrice di Cusano Milanino ha scelto per questa bici una livrea elegante e aggressiva, caratterizzata dalla colorazione esclusiva SuperBlack....


Non sarà atleta di grandi parole, ma Jonas Vingegaard non dice quasi mai di no ai media che gli chiedono di fare due chiacchiere. L’ultima intervista l’ha rilasciata alla Gazzetta dello Sport, parlando di quanto successo nell’ultimo anno e di...


La UCI Track Champions League è tornata in grande stile sabato sera, con Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) che si sono imposti in vetta alle classifiche delle rispettive categorie...


È un Jonathan Milan in splendida forma, quello che "domina il palco" nella Notte degli Oscar con ben due premi - primo corridore nella storia a laurearsi miglior professionista e miglior giovane nella stessa stagione. «Per me questo è stato...


Per la quarta volta in carriera - addrittura negli ultimi cinque anni - Marco Villa è stato scelto dai lettori di tuttobiciweb come miglior tecnico della stagione ed è stato qundi una delle stelle della Notte degli Oscar.«Credo che il...


Per la settima volta è salta sul palco della Notte degli Oscar, confermandosi l'autentica regina del ciclismo femminile: Elisa Longo Borghini è davvero di casa, quando si parla di eccellenze del ciclismo...«Il mio segreto? A dire il vero, non lo...


Un premio a sorpresa, quello che nella Notte degli Oscar ha avuto per protagonisti Paolo Guerciotti e i suoi figli Alessandro e Micaela. tuttoBICI e tuttobiciweb hanno voluto infatti festeggiare degnamente il 60esimo anniversario della Cicli Guerciotti, fondata nel 1964...


Alla festa della A&J All Sport, 25° compleanno della struttura di agenti sportivi di Alex e Johnny Carera, il nostro direttore Pier Augusto Stagi ha realizzato un'intervista doppia a Giulio Ciccone e Antonio Tiberi, e una a tu per tu...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


Prendi uno dei tre fondatori della sessantenne azienda Carrera, "malato di ciclismo" tanto da essere storico sponsor di diverse squadre, aggiungi un territorio piccolo divenuto "capitale dell'enduro veronese" grazie soprattutto all'attività dell'associazione Teste di Marmo, presieduta da Davide Tartali: otterrai...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024