Tutti stretti attorno al Giro, per festeggiare il battesimo della nuova edizione. Nell’Enoteca Signorvino in Valpolicella si è tenuta una serata conviviale con tanti amici della corsa rosa: ad accoglierli lo chef 2 Stelle Michelin Giancarlo Perbellini che ha dedicato anche un piatto all'arrivo del Giro: raviolo farcito di pasta e fagioli. A fare gli onori di casa ci ha pensato la famiglia Veronesi proprietaria di Signorvino e del Gruppo Calzedonia, sponsor della Maglia Bianca 2021 con il brand Intimissimi Uomo.
A parte il percorso, che abbiamo poturo scoprire nell'inedita presentazione-spezzatino che ci ha accompagnato per tutta la settimana, al centro dell'attenzione gli interventi del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli e del presidente di RCS Sport Urbano Cairo.
«Ogni singolo luogo della nostra terra ci regala eccellenze - ha detto Patuanelli nel suo videointervento - e l’eccellenza può essere amplificata come, in questo caso, dal Giro d’Italia. In quelle settimane di maggio è come se tutti diventassimo ciclisti. Il Giro è entusiasmo e racconto».
Urbano Cairo - che pochi mesi fa aveva detto: «Spero che anche il Governo italiano sempre di più possa sentire suo questo Giro d’Italia perché è una vetrina nel mondo» - ha colto la palla al balzo per sottolineare la situazione: «Qualche passo in questo senso è stato fatto: c’è una maggiore sensibilità, al tempo stesso credo che si possa fare molto di più. La Francia da questo punto di vista è maestra. Lì, il Tour de France lo hanno quasi adottato, c’è un notevole sostegno per quello che riguarda la televisione pubblica e tutta una serie di altre iniziative. In Italia abbiamo fatto i primi passi, la strada è quella giusta».
Inevitabile - e attesa da tutti gli spettatori - la domanda "dove vedremo il Giro d’Italia nel 2022"?
«Stiamo negoziando, stiamo valutando varie possibilità - ha risposto Cairo -. La Rai, chiaramente, ha una sorta di prelazione morale e non soltanto. Ma vedo molto interesse anche da parte di altri operatori, per quanto riguarda la trasmssione della corsa in Italia. Non so ancora quando si chiuderà la trattativa: effettivamente l'anno scorso siamo andati un po’ troppo ‘lunghi’, spero di fare un po’ prima quest’anno. L’importante comunque sarà essere pronti per il 6 di maggio, quando il Giro partirà da Budapest. Questo per l'Italia, perché per l’estero esiste già un accordo con Img che abbiamo siglato l’anno scorso. Tutto il mondo continuerà a vedere ed apprezzare il Giro d'Italia: pensate che la nostra corsa arriva in 196 Paesi».