Tra iscrizione al World Tour 2022 ancora mancante, svincolamento dei corridori e ricerca di sponsor last minute, le ultime due settimane hanno fatto sorgere una fatidica domanda tra gli appassionati di ciclismo: che ne sarà della Qhubeka?
L'abbiamo chiesto direttamente a uno dei direttori sportivi della squadra sudafricana: Gabriele Missaglia, candidato peraltro all'Oscar tuttoBICI come miglior tecnico dell'anno.
«La situazione attuale è di stallo – ci racconta il 51enne Missaglia, ex CCC, che quest'anno ha "guidato" dall'ammiraglia tre vittorie di tappa al Giro d'Italia –. Sia noi diesse che il management stiamo lavorando solo ed esclusivamente per il futuro del team. Stiamo mettendo in campo tutte le forze possibili immaginabili per trovare sponsor. Speriamo a breve di chiudere il cerchio per poter continuare l'attività. L'UCI ci ha fatto capire chiaramente che il non esserci ancora iscritti non è un problema: ci sono venuti incontro dicendo "appena arriva lo sponsor vi facciamo iscrivere". Del resto, tutti vogliono bene alla Qhubeka. Logicamente, però, dobbiamo trovare i finanziamenti decisivi. In questo momento siamo unitissimi per trovare la soluzione, vogliamo arrivare come minimo al 2025 quando in Ruanda si terranno i primi Mondiali africani.»
IL ROSTER - «Chiaramente non possiamo trattare nuovi corridori e abbiamo lasciato liberi tutti i corridori e i membri dello staff che avevano già delle offerte. Dispiace aver già perso alcuni pezzi da 90 e rischiare di perderne altri. Nizzolo era il primo a voler sposare il progetto e lo spirito Ubuntu (la filosofia "io sono perché noi siamo" che anima la Qhubeka, ndr) ma non è stato possibile tenerlo e dispiace tanto. Lui come Campenaerts e qualcun altro che ha già trovato una sistemazione per l'anno prossimo. Insieme a loro, Walscheid, Schmid (questi due per adesso sono ancora con noi) e l'intero gruppo ho provato tanta soddisfazione sportiva e personale quest'anno.»**
INCIDENZA DELLE DIFFICOLTÀ SOCIETARIE SULLE PRESTAZIONI? - «Magari nel finale di stagione, quando la situazione è ormai chiara a tutti, qualche corridore reagisce dicendo "ok, non ho niente da perdere e do tutto" mentre qualcun altro pensa "tanto andrò via, faccio il minimo indispensabile". Bisognerebbe comunque essere professionali fino alla fine, ma in nessun ambiente lavorativo è sempre così...»
IL RAMMARICO - «Non aver vinto il Gran Piemonte con Nizzolo. Avevamo puntato quella e la Coppa Bernocchi, ma quest'ultima è stata una giornata durissima ed è andata com'è andata (Evenepoel che vince doppiando il gruppo in condizioni meteo difficili, ndr). Al Piemonte non avevamo una squadra di gran peso, ma con quelli che avevo abbiamo fatto un lavoro egregio, portando Giacomo nella miglior posizione sul finale. È stato però battuto da Walls che è stato più forte di lui in quella volata.»
** Questa la situazione ufficiale, ad oggi, della "diaspora Qhubeka" (al netto di Fabio Aru e Matteo Pelucchi che hanno annunciato il ritiro): Giacomo Nizzolo andrà alla Israel StartUp Nation, Victor Campenaerts alla Lotto Soudal, Dimitri Claeys all'Intermarché Wanty Gobert, Michael Gogl all'Alpecin Fenix, Lasse Hansen alla Uno X.
Risultano ancora in organico: Sander Armée, Carlos Barbero, Sean Bennett, Connor Brown, Simon Clarke, Nic Dlamini, Kilian Frankiny, Sergio Henao, Reinardt Janse van Rensburg, Bert-Jan Lindeman, Robert Power, Domenico Pozzovivo, Mauro Schmid, Andreas Stokbro, Dylan Sunderland, Harry Tanfield, Karel Vacek, Emil Vinjebo, Max Walscheid e Lukasz Wisniowski.
Staremo a vedere gli sviluppi nei prossimi due mesi.