Le straordinarie performance di Juan Ayuso stanno un po’ oscurando il talento di tanti altri ragazzi che al Giro d’Italia U23 2021 stanno invece brillando. Tra questi il norvegese Tobias Halland Johannessen, che in classifica generale è il più vicino allo spagnolo, essendo secondo a 2’53”. Il 21enne di Oslo è in rampa di lancio e ancora una volta c’è lo zampino della Uno-X, la squadra punto di riferimento per il paese scandinavo, che negli ultimi anni sta allevando talenti uno dietro l’altro.
Lontani dai radar, i ragazzi norvegesi sono una garanzia: qualsiasi sia la gara, loro sono davanti, pronti a lottare per la vittoria. E anche in questo Giro U23 stanno facendo di tutto per portarsi a casa almeno una vittoria di tappa: «Ci piacerebbe vincere, ci proveremo, anche perché è la natura di questa squadra: si parte sempre per vincere» spiega Tobias Johannessen a tuttobiciweb.
Il classe 1999 è stato l’ultimo a cedere agli attacchi di Ayuso sull’arrivo di Sestola, mentre al Lago di Campo Moro ha chiuso insieme a Henri Vandenabeele e Tom Gloag, rivali diretti per il podio. «Ayuso è semplicemente troppo forte. Io ce la metto tutta ogni giorno e faccio del mio meglio ma stargli a ruota è impossibile per il momento. Quantomeno ieri ho tenuto la ruota degli altri rivali, quindi nel complesso è stata una bella giornata».
E pensare che fino all’anno scorso era un biker e questo è solamente il suo primo anno da ciclista su strada, a conferma che le potenzialità sono fuori dal normale. «È la mia prima stagione da corridore su strada, fino all'anno scorso facevo MTB, quindi assolutamente no, non mi aspettavo di essere qua a giocarmi il podio. Siamo venuti qua per divertirci, goderci l'esperienza e quello che sto ottenendo va sicuramente oltre quanto preventivato».
Sempre sorridente e disponibile, Tobias ha un sosia, suo fratello gemello Anders (foto), a sua volta dotato di grandi potenzialità. In questo Giro U23 la strada ha deciso che è Tobias il capitano, ma Anders, ci assicura il fratello, è forte quanto lui. In generale, infatti, è 13°, con buone possibilità di centrare la Top 10 finale, e qualche mese fa aveva chiuso nei dieci il Giro di Turchia e l’Alpes Isère Tour. «Siamo esattamente uguali, con caratteristiche identiche. Una volta va meglio uno, una volta l'altro. Quest'anno abbiamo cominciato quest'avventura con la Uno-X e ci stiamo divertendo parecchio, perché la squadra vuole che diamo spettacolo e credo che lo stiamo facendo. È un progetto davvero bello di cui far parte!».
D’altronde il territorio norvegese è perfetto per allevare giovani scalatori, con tante montagne e lontano dai riflettori dei media europei. Johannessen, quindi, dà implicitamente un consiglio agli appassionati di bicicletta in cerca di nuovi percorsi e sfide: «Noi viviamo in Norvegia, che è un paese perfetto per andare in bicicletta. La nostra zona, nei pressi della capitale Oslo, è piuttosto pianeggiante ma basta allontanarsi un attimo per trovare salite di ogni tipo. In estate è veramente perfetto, in inverno invece fa un po' troppo freddino. Per questo poi quando veniamo sulle Alpi riusciamo a difenderci piuttosto bene».