
Tramite il canale del tam-tam sempre attivo, seppure assai stagionato, degli specialisti del mezzofondo - gli “stayer” di collaudata esperienza a livello internazionale che guidavano le mastodontiche cilindrate dei tempi che furono sulle piste di tutto il mondo - è giunta la notizia della scomparsa del tedesco Wilfried Peffgen. Era nato nei pressi di Colonia nel 1942 ed è scomparso nella giornata di ieri.
È stato polivalente professionista dal 1965 al 1983, strada o pista non faceva differenza, fu iridato per tre volte nel mezzofondo, nel 1976, 1978, 1980 e per tre volte secondo. Sempre in pista fu un assiduo seigiornista, sovente in coppia con lo specialista e connazionale Albert Fritz, riuscendo a vincere sedici Sei Giorni.
Su strada vinse una tappa nel 1968 della Vuelta spagnola, inserito nella Salvarani con Gimondi capitano con il bergamasco che in quell’anno conquistò la sua Vuelta.
Il suo connazionale Rudi Altig, suo amico e estimatore, lo voleva sempre accanto a sé nell’attività su strada nelle squadre in cui ha gareggiato.
Un suo rimorso potrebbe essere stato certamente quello di essersi fatto superare da Gigi Sgarbozza nella volata per la vittoria della tappa del Giro 1968 Vittorio Veneto-Marina di Romea, dove terminò secondo.
Corridore serio, scrupoloso, piuttosto taciturno, dotato di orecchie aperte e larghe, era affettuosamente chiamato “scimmia” nell’ambiente stayer, come ricorda Nico De Lillo, suo buon amico, seppure avversario in pista.
g.f.
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