
La più lunga è l’Appennino Bike Tour, da Altare, in Liguria, ad Alia, in Sicilia, 3100 km in 43 tappe. La più breve è la Ciclabile della Val Passiria, da Merano a San Leonardo, in Alto Adige, 20 km, da fare in giornata. La più fluviale è la Ciclovia del Tevere, 90 km in due tappe, da San Giustino a Ponte San Giovanni, in Umbria.
Terre di Mezzo ha pubblicato “Ciclovie d’Italia”, 100 spettacolari itinerari in bicicletta scelti e descritti da Monica Nanetti e Ilaria Fiorillo (320 pagine, 24,90 euro): una guida delle guide, una guida alle guide, una guida che seleziona, indica, sintetizza, fotografa, sottolinea e rimanda.
La più allegorica è la Ciclovia di Dante, 230 km in quattro tappe, da Ravenna a Firenze, cioè dalla Romagna alla Toscana valicando l’Appennino. La più marittima è la Via Verde dei Trabocchi, 40 km in tutto, da Ortona a Marina di Vasto, in Abruzzo. La più meridionale è il Periplo della Sicilia, 1200 km in 21 tappe, con partenza e arrivo a Palermo.
Nanetti (autrice di “Se ce l’ho fatta io” sulla Via Francigena da Aosta a Roma, per Ultra Sport, e “Io e Lady B”, un viaggio senza età in Europa, per Terre di Mezzo) e Fiorillo (ha scritto “Di biciclette e altre felicità” per De Agostini), cicloviaggiatrici, hanno voluto comporre “una sorta di catalogo di possibilità note e meno note” e “senza alcuna pretesa di risultare esaustive nei dettagli”.
La più metropolitana sono due, AbbracciaMI intorno a Milano, una settantina di km, e AbbracciaTO intorno a Torino, una sessantina. La più internazionale sono tre, le Eurovelo d’Italia, la 5 da Chiasso in Svizzera a Brindisi in Puglia, la 7 da San Candido in Alto Adige a Pozzallo in Sicilia, e la 8 da Limone Piemonte a Trieste. La più ferroviaria è la Spoleto-Norcia, 50 km riconvertiti da binari a strada con 19 gallerie e 24 viadotti.
La verità è che l’Italia è un capolavoro da scoprire a pedali (o anche a piedi). E questo “Ciclovie d’Italia” aiuta a farlo.
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