
Il duello tanto atteso tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel dovrà aspettare almeno un altro anno. Tutti attendevano il leggendario scontro su La Redoute, un testa a testa che sarebbe rimasto impresso nella memoria degli appassionati per molto tempo, ma così non è stato e il belga ha dovuto accettare la sconfitta. Evenepoel non era ben posizionato quando Pogacar ha deciso di attaccare e ha visto la sua corsa concludersi proprio mentre lo sloveno affrontava la famosa salita di Remouchamps. La resa definitiva è arrivata a La Roche-aux-Faucons quando ha manifestato fastidio nei confronti di una moto con telecamera che lo stava riprendendo.
Una volta tagliato il traguardo, Evenepoel è apparso provato con un vistoso herpes labiale, probabilmente a causa delle corse che aveva fatto la scorsa settimana.
«Per le prime ore è andato tutto bene. Ma sulla salita di Desnié le gambe hanno iniziato a pesarmi. Non mi sentivo al meglio: questo spiega la mia posizione scomoda ai piedi de La Redoute. Volevo essere onesto con la squadra, ho detto subito via radio che non potevano contare su di me». Difficile per un corridore come Remco Evenepoel, che in pochi giorni ha ottenuto una vittoria e il terzo posto all’Amstel Gold Race, accettare una sconfitta come questa ma il belga ha spiegato di non essere una macchina e che le sconfitte fanno parte dell’uomo.
«Non sono un robot. Quando sono tornato ad allenarmi, prima della Freccia del Brabante, ho detto di aver avuto giornate molto buone e giornate molto cattive. Dopo l'inverno sono riuscito a fare solo un mese e mezzo di allenamento completo prima delle mie prime gare. Ho iniziato ad allenarmi all'inizio di febbraio e ora siamo a fine aprile. Non potevo aspettarmi miracoli. Una gara di sei ore, dura come la Liegi, richiede molto ritmo e io semplicemente non ne avevo abbastanza».
Quando il fisico non funziona, anche la mente ne risente ma Evenepoel, sembra aver metabolizzato subito il suo malessere. «Devo accettarlo, non ho scelta. Nel ciclismo moderno tutti si allenano duramente per essere al top della forma e io non sono riuscito ad allenarmi come si deve negli ultimi mesi. Si è visto. Nell'ultima ora le mie gambe erano davvero pesanti».
Le sconfitte devono essere messe da parte per poter andare avanti e il belga sarà al via del Tour de Romandie che inizierà martedì, una corsa che fa parte della sua preparazione in vista del Tour de France.
«Devo lavorare sulle basi per tornare in condizioni ottimali. Ed è importante farlo in gara perchè permette di andare oltre gli esercizi in allenamento. Questa gara spero che mi aiuti a tornare a un buon livello. Dopo il Romandia, mi prenderò una settimana di pausa e poi riprenderò il lavoro per il Tour de France».
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