«Con il Paraciclismo si possono superare tante barriere. Sarà estremamente importante per la Federazione Ciclistica Italiana rivolgere sempre più attenzione verso lo sviluppo di questa disciplina anche in direzione di utenti non agonisti, che potranno trovare nella bicicletta ‘adattata’ uno strumento di inclusione, interagendo dapprima con i territori e le strutture che già oggi possono essere ricettivi ed attrattivi da un punto di vista culturale e turistico, e promuovendo analoghi sviluppi verso altre aree territoriali».
Così Daniela Isetti, vicepresidente vicario della Fci e candidata alla presidenza della Federazione Ciclistica Italiana all’assemblea elettiva nazionale del 21 febbraio a Roma.
Un indirizzo chiaro per il futuro della FCI quello proposto da Daniela Isetti, che negli ultimi mesi è intervenuta ed è stata tra le figure promotrici di un ciclo di incontri formativi sull’attività Paralimpica messi a punto dal Settore Studi della Federazione Ciclistica Italiana in collaborazione con il Settore Paralimpico.
Un punto di vista maturo e consapevole, frutto dell’esperienza e di una profonda conoscenza dei meccanismi federali, che riguarda anche il settore Paralimpico: «I numeri in grande crescita negli ultimi anni, in termini di atleti iscritti e manifestazioni organizzate, pongono l’Italia ad alti livelli in Europa. È sicuramente necessario però proseguire il programma di consolidamento del settore agonistico Paralimpico in vista dei prossimi appuntamenti top level, tra cui i Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Oltre a portare medaglie al nostro movimento nazionale, l’attività agonistica può avere un ruolo decisivo di sensibilizzazione, dando visibilità agli atleti italiani e accendendo i riflettori sull’attività sportiva paralimpica, che molte persone con disabilità ancora non conoscono e che potrebbe diventare per loro strumento di inclusione e anche scoperta, sia del territorio che di se stessi e di potenzialità non ancora espresse».
Tra le iniziative che possono essere sviluppate per favorire una maggior diffusione della pratica sportiva e del paraciclismo nell’ambito della riabilitazione rientrano anche percorsi per tecnici specializzati in attività paralimpica e collaborazioni con i Centri di Unità Spinale operativi sul territorio, coordinati dai responsabili regionali paralimpici con i vari comitati provinciali.
comunicato stampa
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