PRESIDENZA FEDERALE. FABIO PEREGO PRESENTA IL SUO PROGRAMMA

POLITICA | 13/01/2021 | 15:57
di tuttobiciweb

Fabio Perego ha ufficializzato la sua candidatura alla carica di presidente della Federazione Ciclistica Italiana per il quadriennio olimpico 2021/2024 e ha presentato il suo ricco programma. Come già abbiamo fatto per gli altri candidati che lo hanno già reso pubblico, vi proponiamo il suo programma.


CHI SONO


Mi chiamo Fabio Perego e sono nato a Carate Brianza il 13 marzo 1966, nella vita di tutti i giorni faccio il Promotore Finanziario, sono sposato con Antonella ed orgoglioso padre di Mattia.

LO SPORT
Ho praticato il ciclismo iniziando a 9 anni nelle categorie giovanili fino al 1988 anno in cui ho capito che forse era giunto il momento di fare altro. Intanto, però - strada e pista facendo -, ho vinto più di un centinaio di gare, vestendo la maglia azzurra per cinque anni e più volte la maglia di Campione Italiano su pista.
Sceso di bicicletta ho intrapreso quasi subito l’attività di DS (ho l’abilitazione di 3° livello); prima con un team femminile di altissimo livello, poi con squadre Juniores, vincendo come tecnico anche un Campionato Mondiale crono individuale e alcuni tricolori (crono/pista).
La mia esperienza politica è passata attraverso il Comitato Regionale Lombardo, dove ho iniziato facendo il collaboratore tecnico per la pista nel lontano 1992 ai Campionati Italiani di Bassano del Grappa, e da quel momento è sempre stato un crescendo di responsabilità. Prima tecnico regionale della pista e per diversi anni, contemporaneamente, tecnico della strada per la cat. Juniores. Negli ultimi due quadrienni olimpici ho ricoperto prima la carica di Consigliere Regionale e nell’ultimo mandato quella di Vicepresidente Vicario. Sono stato inoltre Presidente del Consorzio Velodromo Dalmine per circa quindici anni, carica che ho recentemente abbandonato lasciando in eredità circa 230 iscritti tra ragazze e ragazzi di diverse categorie giovanili.
Dal 2005 mi sono impegnato anche come organizzatore, a questo proposito, a supporto di tutto quello di cui parlerò in seguito riguardo all’attività sportiva mi permetto di fare un piccolo elenco delle attività che mi hanno visto impegnato in prima persona come organizzatore. Permettetemi il vezzo di evidenziare i sei CAMPIONATI EUROPEI su pista, la SEI GIORNI di Milano e il fiore all’occhiello dello scorso 2020 in piena pandemia, in collaborazione con il CRL, il CP Monza e Brianza e le società del territorio la “Giornata del ciclismo Lombardo” all’Autodromo Nazionale Monza, quasi 1.000 ragazzi e ragazze in gara con 10 ore di diretta sulla piattaforma PMG (con circa 300.000 contatti).

Le organizzazioni su PISTA
2005
- CAMPIONATO EUROPEO MADISON - Velodromo di Dalmine (BG),
- CAMPIONATO EUROPEO DERNY - Velodromo di Dalmine (BG),
2006
- GIRO D’ITALIA DELLE PISTE (Internazionale)
- Bassano del Grappa (VI), San Francesco Al Campo (TO), Padova (PD), San Giovanni Al Natisone (UD) e Dalmine (BG)
- TROFEO INTERCENTRI (Nazionale) - Velodromo di Dalmine (BG),
2007
- GIRO D’ITALIA DELLE PISTE (Internazionale)
- Bassano del Grappa (VI), San Francesco Al Campo (TO), Pordenone (PN), Pescantina (VR), Dalmine (BG) e Oppido Lucano (PZ)
- CAMPIONATO ITALIANO DERNY - Velodromo Comunale di Dalmine (BG),
- BIKES 4 SHOW EICMA - Fiera Milano Rho (MI)
2008
- SEI GIORNI DI MILANO EICMA -Fiera Milano Rho (MI)
2009
- GIRO D’ITALIA DELLE PISTE – Velodromo di Montichiari (BS)
2011
- CAMPIONATO EUROPEO DERNY Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari (BS)
2012
- CAMPIONATO EUROPEO DERNY Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari (BS)
2013
- CAMPIONATO EUROPEO DERNY Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari (BS)
2014
- CAMPIONATO ITALIANO DERNY Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari (BS)
2016
- CAMPIONATO EUROPEO JUNIORES / U23 Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari (BS)
2017
- CAMPIONATO ITALIANO CP juniores, CAMPIONATO ITALIANO Sprint Elite M, CAMPIONATO ITALIANO Derny Elite W Velodromo Comunale di Dalmine (BG) luglio

Le organizzazioni su STRADA
2006
- CRITERIUM MESTRINO DEGLI ASSI (Criterium professionisti + giovanissimi) - Mestre (VE)
2008
- 1°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Usmate Velate (MB),
2009
- 2°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Usmate Velate (MB),
2010
- 3°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Usmate Velate (MB),
- 4°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Cavenago di Brianza (MB)
2011
- 5°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Usmate Velate (MB)
- 6°CAMPIONI SOTTO LE STELLE (Criterium professionisti + giovanissimi) - Vimercate (MB)
2018
- TROFEO F.lli LEONI Campionato Regionale cat. Allievi - Usmate Velate (MB)
2020
- GIORNATA DEL CICLISMO LOMBARDO – Autodromo Nazionale Monza – Monza (MB)

Le organizzazioni FUORISTRADA
2015
- 20°CROSS DELLA VIGILIA Lurago d’Erba (CO)
2016
- 21° CROSS DELLA VIGILIA GP POLIFORM – Campionato Regionale Lombardo
Lurago d’Erba (CO), dicembre
2017
- 22° CROSS DELLA VIGILIA Campionato Regionale Lombardo - Lurago d’Erba (CO)
2018
- 23° CROSS DELLA VIGILIA - Lurago d’Erba (CO)
2019
- 24° CROSS DELLA VIGILIA - Lurago d’Erba (CO)

Le organizzazioni del settore AMATORIALE
2017
- MEDIO FONDO FABIO CASARTELLI - Albese con Cassano (CO)
- PEDALATA ECOLOGICA FABIO CASARTELLI (non competitiva) - Albese con Cassano (CO)
2018
- MEDIO FONDO FABIO CASARTELLI - Albese con Cassano (CO)
- PEDALATA ECOLOGICA FABIO CASARTELLI (non competitiva) - Albese con Cassano (CO)
2019
- MEDIO FONDO FABIO CASARTELLI -Albese con Cassano (CO)
- PEDALATA ECOLOGICA FABIO CASARTELLI (non competitiva) - Albese con Cassano (CO)

IL PERCHÉ DI QUESTA CANDIDATURA
Penso che la caratteristica più importante debba essere la capacità di ognuno di noi di mettersi a disposizione della Federazione in relazione alle proprie attitudini. Nel ciclismo di oggi non è più possibile applicare modelli gestionali che sono stati vincenti in passato, ma è necessario avere una visione più lungimirante adeguandosi ai tempi con una visione chiara: accentrare su pochi il potere decisionale e privare gli organi periferici di qualsiasi autonomia.
Oggi più che mai è indispensabile una Federazione che abbia un progetto organico, un progetto che parta dal reclutamento dei più piccoli per avvicinarli alla pratica sportiva ed arrivi alla gestione delle problematiche del ciclismo professionistico.

Troppe volte si è verificata la totale disomogeneità tra il lavoro delle varie commissioni, dove deve essere istituita una regia che parta da un progetto serio e che coinvolga le Istituzioni, i Ministeri competenti e chiunque possa essere funzionale al raggiungimento dell’obbiettivo.
La Federazione deve essere in grado di garantire a chiunque voglia avvicinarsi ciclismo, indipendentemente dall’età, il diritto allo sport. Per correre in bicicletta non è necessario essere campioni a 10 anni.

Stiamo attraversando un momento storico particolarmente delicato e sappiamo quanti problemi incontrano le società affiliate a reclutare o addirittura a tesserare ragazzi (soprattutto dalla cat. Allievi in poi), oggi la Federazione Ciclistica Italiana ha il dovere di permettere anche al singolo di poter praticare il nostro sport, studiando a fondo e verificando anche l’eventualità di un tesseramento individuale.

Ritengo un passaggio naturale dopo aver maturato anni di esperienza nei diversi incarichi e penso di aver raggiunto l’esperienza necessaria per poter gestire al meglio le esigenze dei vari settori, fornendo le soluzioni più idonee alle problematiche che tecnici, componenti di commissione e collaboratori incontrano quotidianamente nel loro percorso.

Ho capito, e mi piacerebbe poterlo dimostrare, che il Consiglio Direttivo di una Federazione deve essere l’espressione dell’intero movimento Nazionale. Deve saper trasmettere un grande senso di unità e di appartenenza, uno spirito di squadra da trasferire ai Comitati Regionali.
Questi ultimi devono essere certi che in ogni occasione ed in qualsiasi momento il Consiglio Federale e suoi appartenenti sono pronti a supportarli in qualsiasi situazione possano trovarsi. Non sono soli a gestire la quotidianità, ma a loro fianco avranno sempre dirigenti disponibili, preparati e pronti ad intervenire in caso di necessità.

I Comitati Regionali non devono essere più visti come enti periferici, ma come parte integrante e fondamentale del sistema organizzativo centrale, così come tutte le Società che ne fanno parte. I Comitati Regionali per essere funzionali alla gestione della Federazione devono poter godere di una maggiore discrezionalità relativamente alla costruzione dei calendari, allo svolgimento dell’attività giovanile, alla comunicazione ed alla stipula di convenzioni atte a supportare, sempre nel pieno rispetto delle normative emanate dall’Ente centrale, l’attività sportiva di base.

È purtroppo mentalità diffusa – in particolare negli ultimi anni - che siano esclusivamente i risultati sportivi a dare lustro alla Federazione, mentre io sono fermamente convinto che a dare prestigio debbano essere anche e soprattutto l’attività giovanile, il tesseramento di ragazzi in età scolare e la penetrazione sociale sul territorio e la percezione del ruolo sociale della Federazione Ciclistica Italiana.

È indiscutibile quanto ovvio che l’attività delle squadre Nazionali debba poi essere il culmine di tutta la filiera e che questa debba poi portare alla vittoria di medaglie nelle competizioni Europee, Mondiali ed Olimpiche, grazie alle quali il CONI destina poi i contributi per le singole Federazioni.

LA GESTIONE
LO STATUTO
Lo Statuto di fatto disciplina l’attività di una Federazione, il nostro dopo diversi interventi del commissario “ad acta”, giustificati dall’aggiornamento dello stesso a nuove norme di legge necessita di un riordino e di un coordinamento con il regolamento organico e delle norme attuative, è inoltre necessaria una revisione soprattutto per ciò che riguarda le norme elettorali.
Sarà quindi necessario convocare una assemblea straordinaria al più presto per poter porre in atto quanto sopra.

IL CONSIGLIO FEDERALE E L’AMMINISTRAZIONE
Come ho accennato all’inizio: “…la caratteristica più importante deve essere la capacità di ognuno di mettersi a disposizione della Federazione in relazione alle proprie attitudini”, come chi mi conosce sa bene che, pur operando da sempre nel campo della finanza, non sono assolutamente un esperto di gestione aziendale, ed è proprio per questo che sono fermamente convinto, che per gestire una Federazione con un bilancio importante che supera di fatto i 15.000.000,00 di Euro sia necessario una figura che fino ad oggi non è mai stata considerata, quella del Direttore Generale. Una figura con responsabilità di coordinamento e ottimizzazione di tutte le attività operative e progettuali della Federazione, con l'obiettivo di renderle più efficaci e funzionali agli obiettivi.

Il pensiero successivo va quindi al Consiglio Federale: fino a circa il 2012 chi sedeva all’interno del Consiglio Federale aveva una delega per uno specifico settore e gestiva un budget per lo stesso, successivamente si è deciso di annullare le deleghe pensando che fosse migliore un sistema di controllo più diretto della gestione finanziaria.

Sono fermamente convinto che, sempre nel rispetto delle capacità del singolo, si debba tornare ad una operatività che dia immediatamente il senso della buona gestione, cerco di essere più preciso per evitare fraintendimenti: se il Consigliere “X” gestisce per conto del CF un budget pari a 100 per l’attività della pista, periodicamente rendiconterà al Direttore Generale l’andamento del suo settore di riferimento, questi, con cadenza periodica trasmetterà al CF il resoconto dell’attività di tutti i Consiglieri relazionando l’attività svolta e l’investimento effettuato (con la relativa “redditività” in termini di attività sportiva ovviamente).

Così facendo si evitano a priori possibili sprechi di denaro o peggio, che vengano finanziate attività inutili per lunghi periodi. Prendo spunto da quanto sopra per sottolineare che non sarà mai una Federazione impegnata ad erogare contributi a pioggia o che elargirà contributi solidali, ma sarà una Federazione pronta a sostenere con i propri uomini e con risorse economiche, tutti quei progetti che si dimostreranno validi allo sviluppo dello sport e dell’attività, indipendentemente dalla allocazione geografica del soggetto proponente.

Solo così si potrà avere la certezza dell’impegno e della voglia di crescere di ogni attore impegnato nell’attività,

LA SICUREZZA

È un obbiettivo primario della Federazione quello di garantire la sicurezza a tutti i tesserati che praticano lo sport tramite l’utilizzo della bicicletta, anche se non impegnati in manifestazioni ufficiali o gare.

Per tutto ciò che riguarda la circolazione sulle strade bisogna assolutamente intervenire presso il legislatore affinché le parti del codice della strada che interessano i ciclisti siano meno confuse, addirittura scritte in modo frammentato ed a volte contraddittorio.

Dobbiamo insistere ponendo l’attenzione sulla mobilità “green” in questo momento storico nel quale la bici è sulla bocca di tutti: sempre più persone scelgono di muoversi su due ruote a pedali, è necessario chiarire molti aspetti relativi alla conduzione delle bici secondo il codice della strada.
Solo in questo modo, conoscendo bene le norme che già esistono, è possibile organizzarsi per fare pressione su Parlamento e Governo, che da tempo stanno lavorando al nuovo codice della strada.

Per ciò che riguarda la parte agonistica, verrà posta particolare attenzione sulla formazione delle commissioni tecniche Nazionali, Regionali e Provinciali affinché di fatto, l’approvazione di una gara segua un preciso iter di valutazione relativo alla sicurezza.

La Federazione in tutte le sue derivazioni non può e non deve essere ostaggio degli organizzatori che minacciano di non organizzare se non accontentati. La sicurezza degli atleti e di ogni componente la macchina organizzativa non può essere merce di scambio, meglio perdere alcune gare, che sacrificare lo standard relativo alla sicurezza in favore di un migliore dato statistico.

GIUDICI DI GARA E DIRETTORI DI CORSA

Una categoria fondamentale per l’ordinamento della Federazione Ciclistica Italiana e la gestione delle gare quella dei Giudici di gara, personalmente sono convinto che per poter operare nella massima serenità e fugare qualsiasi dubbio sul loro operato la CNGG debba vedere ulteriormente rafforzata la propria autonomia.

Ritengo indispensabile che il responsabile della Commissione Nazionale e di conseguenza quelli delle Commissioni Regionali vengano eletti direttamente dai componenti della categoria, anziché come avviene oggi, nominati dal CF o dal CR, sono anche convinto che la formazione di una specifica sezione all’interno del CENTRO STUDI della FCI possa contribuire all’accrescimento delle competenze di ognuno.

È sicuramente necessario approfittare dell’esperienza dei giudici più esperti che oggi a 70 anni sono obbligati ad abbandonare il servizio, mentre potrebbero essere fondamentali per l’insegnamento sul campo e la crescita dei giovani. Inoltre è assolutamente riduttivo mettere un limite all’età (50) per accedere ai corsi di formazione per diventare Giudice di gara, così facendo si perdono
importanti risorse in entrambi i casi.

Per quanto riguarda i Direttori di Corsa, altra figura fonfamentale per il corretto svolgimento di qualsiasi manifestazione ciclistica, diventa oltremodo indispensabile formare una Commissione Nazionale che si occupi di sostenere le commissioni Regionali nel reclutamento e nella formazione. Purtroppo ad oggi i numeri della categoria sono in continua diminuzione ed è necessario intervenire in maniera sostanziale per invertire questo trend.

MARKETING E COMUNICAZIONE
Purtroppo, ad oggi è un settore che naviga a vista, mentre dovrà essere uno dei punti di forza della nuova FCI. È indispensabile rendere appetibile l’attività della Federazione e valorizzare al massimo il veicolo di promozione pubblicitaria fornito dalla maglia azzurra.

Abbiamo a disposizione una forza dirompente che è insita nel nostro DNA, siamo il ciclismo, siamo lo sport che prima ancora del calcio ha contribuito a unire gli italiani in qualsiasi momento storico si voglia prendere in esame.

Dovremo contrattualizzare tramite dei bandi convenzioni con i migliori fotografi e videomaker che si occuperanno della produzione degli eventi di proprietà della FCI (Campionati Italiani) e una società specializzata nella comunicazione che garantisca la massima visibilità ad ogni iniziativa Federale.

Così facendo non dovremo impegnare in maniera vincolante risorse economiche nell’assunzione di personale ma potremo avere sempre per contratto la possibilità di scegliere la migliore collaborazione che il mercato può proporre.

Anche la ricerca di sponsorizzazioni e partnerships dovrà essere contrattualizzata e gestita da società esterne che siano specializzate e si occupino dell’oggetto in esclusiva.

Indispensabile la creazione di un sito internet con una grafica più accattivante e una gestione più dinamica dell’informazione ed una APP dove poter caricare contenuti anche da parte degli organi periferici (CR e CP), così da renderla fruibile agli oltre 100.000 tesserati che fanno parte di circa 3.100 società: un patrimonio di valore assoluto che non può non essere valorizzato come deve.

LE ORGANIZZAZIONI
La Federazione Ciclistica Italiana deve costituire un gruppo di lavoro composto da esperti di gestione ed organizzazione gare, così da poter raggiungere un elevato standard qualitativo relativamente alle gare che assegnano i titoli di Campione Italiano, qualsiasi sia la specialità. Questi dovranno preoccuparsi di dare la concordata (e contrattualizzata) visibilità agli sponsor istituzionali sui campi gara e nei backdrop delle premiazioni.

Purtroppo, ad oggi, non esiste una uniformità nemmeno nella produzione dei backdrop figuriamoci nell’organizzazione degli eventi: si passa da prove di Campionato Italiano organizzate come Campionati Mondiali, con grande dispendio di risorse economiche a prove che purtroppo ricordano una sagra di paese.

Tutto ciò non è più ammissibile, la maglia di Campione Nazionale è un patrimonio della Federazione e gli eventi che la riguardano devono assolutamente avere un determinato standard qualitativo, ovviamente questo dovrà essere studiato e concordato con il settore Marketing e Comunicazione.

Sarà poi compito del settore relativo a chi si occupa della Comunicazione predisporre il materiale da inviare alle redazioni giornalistiche per la pubblicazione e del settore Marketing preoccuparsi che il prodotto del lavoro sul campo venga trasformato in un format appetibile e soprattutto vendibile a nuovi potenziali partners.

IL PROGRAMMA SPORTIVO
GIOVANISSIMI

Il programma per ciò che riguarda la parte sportiva deve assolutamente partire dalla base, ovvero dall’attività della categoria GIOVANISSIMI
La Federazione ha il dovere di supportare l’attività di reclutamento, anche e soprattutto, con supporti didattici (cinesini, coni, cartelli stradali, caschi…) da inviare in giusta quantità ad ogni Comitato Provinciale ed a ogni scuola di ciclismo
È indispensabile contribuire alla formazione di personale altamente specializzato per creare un team a supporto di tutte le iniziative messe in atto dalla Commissione Nazionale, con l’invio dove richiesto di personale formato ad hoc e materiale, ad esempio alcune biciclettine strada/mtb/bmx per le prove pratiche.

È quindi necessario che venga rafforzato il tavolo di lavoro esistente con il Ministero dell’istruzione che possa andare oltre la sola educazione stradale.
Il movimento giovanile vista la strategicità e l’importanza del settore deve ricevere un supporto importante dal CF, prevedendo una importante voce di spesa nel bilancio oltre che ricercando sponsor per i progetti più meritevoli di attenzione

STRADA
Sembra assurdo ma uno dei maggiori problemi all’attività è la nostra cultura ciclistica, purtroppo infatti sono ancora troppe le società che focalizzano l’attività sul risultato, non rispettando i tempi di maturazione dei giovani atleti e spesso obbligandoli ad un prematuro abbandono dell’attività agonistica. Basta infatti che un ragazzo dimostri di avere particolari attitudini e si imponga in poche gare magari già da esordiente che subito viene ammaliato con promesse inverosimili da società di juniores che spendono cifre folli per assicurarselo promettendogli un radioso futuro in chissà quale team Word Tour.
È necessario porre un limite a queste società che oltre a non rispettare nessun codice etico di fatto distruggono l’attività di base, facendo in modo che solo i migliori (o presunti tali) proseguano e costringendo come conseguenza le società sul territorio con minori possibilità economiche alla chiusura.
Oltre a ciò, nel recente passato la pandemia COVID 19 e la crisi economica stanno imponendo agli sponsor grandi sacrifici che si riflettono ovviamene sia sulle sponsorizzazioni, sia al sostegno economico dei team, così come l’organizzazione delle gare.

La Federazione nell’immediato futuro deve essere parte attiva nel sostegno all’attività proseguendo quanto intrapreso nello scorso 2020, rimborsando i costi di affiliazione e, se possibile, parte delle tasse gara a chi si impegnerà nelle organizzazioni e nel tesseramento degli atleti. Devono essere evidenziati da parte del CF dei parametri che consentano a chi, avendone le caratteristiche e ne faccia richiesta, di essere supportato economicamente.

La Federazione deve anche farsi carico dei rapporti con le Istituzioni per tutto ciò che riguarda le autorizzazioni necessarie per le gare e la sicurezza di atleti ed addetti ai lavori: il continuo aumento della burocrazia relativa ai permessi è un ulteriore freno all’attività, sono quindi necessarie un’uniformità ed una semplificazione delle procedure a livello Nazionale.

FUORISTRADA

Settore che con le sue varie specialità (Xco, Dh, Maraton, Eliminator, Team Relay, Ciclocross, Trial, Enduro) oramai rappresenta circa il 50% del movimento Nazionale, deve assolutamente entrare a far parte di quella progettualità condivisa di cui parlavo all’inizio. Fino ad oggi l’attività del fuoristrada con le sue società, sembra essere gestita da un apparato parallelo e non dalla stessa Federazione che si occupa di tutto il movimento in generale.

Occorrono regole chiare per l’attività, soprattutto quella giovanile, l’assegnazione dei punti top class deve tenere conto della diversa collocazione geografica dell’attività, del periodo scolastico e dell’impegno per le trasferte delle società. È impensabile continuare ad obbligare i ragazzi a perdere giorni di lezione per fare punti o peggio, per essere poi penalizzati nelle griglie di partenza perché non lo si vuole fare: una eventuale soluzione può essere quella di spostare le prove di campionato alla fine di agosto.

Ulteriore e necessario passaggio visto il numero di tesserati in continua crescita è la qualificazione dei contingenti Regionali in base al numero dei tesserati come già avviene nell’attività su strada per la partecipazione alle gare di Campionato Italiano.

Il settore fuoristrada è indubbiamente quello con la maggior attrattiva per i giovanissimi che si avvicinano al nostro sport, per questo dovranno essere pensati e realizzati programmi ad hoc che permettano loro di fare attività ludico/sportiva in totale sicurezza: dovranno essere creati centri di allenamento con personale abilitato e materiale tecnico a disposizione di chiunque voglia provare a cimentarsi con una bicicletta che non sia quella da strada.

I Bike park, esistono già in diverse località. Obbiettivo della Federazione deve essere quello di svilupparne la diffusione, favorendo il reclutamento di giovanissimi atleti e stipulando convenzioni sul territorio per tramite dei propri CR con le istituzioni locali, atte soprattutto all’utilizzo di terreni inutilizzati. Sarà oltremodo importante sostenere nelle sedi interessate un’attività didattica e formativa per tecnici ed accompagnatori.

BMX

Attività balzata alla ribalta dal suo inserimento nel programma Olimpico nel 2008, in Italia esiste un solo centro che per le sue caratteristiche tecniche può essere definito di “alta specializzazione”, quello di Verona. Ci sono poi altri impianti, soprattutto nella fascia Veneto – Lombardia ma che sono totalmente insufficienti e che sopravvivono grazie alla sola passione delle poche società esistenti.

Il settore necessita immediatamente di una progettualità di lungo periodo che non comprenda solamente la formazione di figure tecniche specializzate, acquisto di materiale tecnico a sostegno dei pochi centri presenti ma anche una seria pianificazione relativa all’impiantistica sul territorio nazionale.
Un settore che non deve essere rifondato ma che deve essere totalmente costituito ex novo, la BMX oltre che specialità olimpica è un indiscusso bacino di collaborazione tecnica, soprattutto per le attività veloci su pista (basta guardare l’attività dei velocisti Olandesi campioni del Mondo nel Team Sprint) ed indiscutibilmente una delle specialità più attrattive che consentono di fare attività in totale sicurezza per i giovanissimi atleti che si avvicinano al ciclismo.

PISTA

Nonostante l’incetta di medaglie per entrambi i settori (maschile e femminile) la pista necessita di una seria e profonda riflessione per tutto ciò che riguarda l’attività al difuori delle squadre Nazionali.

Nella mia personale esperienza, che mi ha visto per circa vent’anni occupato nella gestione tecnico amministrativa di un Centro pista (Dalmine) e contemporaneamente, direttore tecnico del velodromo di Montichiari per i suoi dieci anni di apertura, posso affermare senza paura di smentita alcuna, che se si prova ad analizzare a fondo l’attività si scorge una totale disorganizzazione a livello centrale, una mancanza assoluta di progettualità, di programmazione anche di brevissimo periodo.

Esasperando il concetto (ma nemmeno troppo), per quello che riguarda l’attività di base la pista è al livello del BMX, solo che avendo una storia molto più antica gli permette di avere circa 30 velodromi scoperti sparsi su tutto il territorio Nazionale ed un solo centro di alta specializzazione con una pista coperta, il velodromo di Montichiari, che però per le note vicissitudini oggi è fruibile dalle sole squadre Nazionali.

È indispensabile ottimizzare le risorse che verranno stanziate dal CF per finanziare un progetto a sostegno dell’attività di quei centri che hanno dimostrato nel corso degli anni di saper lavorare con metodo e continuità, la Federazione deve intervenire acquistando materiale e formando i tecnici di questi centri affinché siano di supporto all’attività delle squadre Nazionali, creando un metodo univoco di lavoro già dalle categorie giovanili.

È necessario creare un calendario interregionale che permetta di programmare un’attività nelle varie Regioni e che possa essere funzionale alla crescita dei giovani atleti impegnati nelle varie specialità. Sarà quindi bene ripristinaee il “Torneo Intercentri” che ha segnato negli anni in cui si è effettuato (ultima edizione 2006) la crescita tecnica di tantissimi atleti.

Deve inoltre essere fatto immediatamente un censimento reale dei materiali a disposizione dei centri pista e dello stato di reale utilizzo di tutti i velodromi, così da focalizzare gli interventi dove necessario, siano essi di carattere tecnico (materiali, addetti …) o politico (interventi sulle istituzioni per una eventuale riapertura). Non è più possibile insistere con l’erogazione inutile di contributi “a pioggia”, ma l’eccellenza si deve raggiungere con metodo e progettualità.

Sono fermamente convinto che la frase “ci vogliono i velodromi coperti” sia uno stereotipo inutile ed un alibi vergognoso: abbiamo una rete importante di impianti, iniziamo a farli funzionare ed a lavorare seriamente e con metodo sul territorio. Gli impianti coperti sono innegabilmente importanti e devono assolutamente fare parte di quel progetto relativo all’impiantistica di cui parlavo nel capitolo relativo alla BMX, progetto che darà un ulteriore sbocco futuro all’attività di vertice come già più volte ho evidenziato.

Un capitolo a parte riguarda le specialità veloci, ad oggi totalmente abbandonate ma oltremodo importanti per il medagliere Olimpico. Abbiamo diversi esempi appena aldilà dei confini Nazionali ed è più facile copiarli che ignorarli. La Federazione deve strutturare tramite i Corpi Militari un progetto di lunga durata che permetta di inserire quelle individualità che nelle categorie giovanili evidenziano particolari attitudini alla velocità e alle sue varie derivazioni. Di fatto dovrà essere creata una vera e propria scuola, un college che riunisca i ragazzi selezionati e che successivamente garantisca loro l’ingresso nei Corpi Militari, in base non solo ai risultati sportivi, ma anche a quelli ottenuti grazie allo studio.

I GRUPPI MILITARI

Sono la vera ed unica possibilità di supporto all’attività di vertice della pista, sarà immediatamente aperto un tavolo di lavoro che consenta di programmare quanto evidenziato nel punto relativo alla pista, ovviamente esteso anche alle specialità del Fuoristrada e della Bmx.

PARALIMPICO

Oltre all’attività agonistica che va assolutamente sviluppata e sostenuta su tutto il territorio Nazionale, ritengo fondamentale che la nuova Commissione Nazionale si adoperi presso le Istituzioni a sostegno dell’attività di reclutamento, tramite la promozione del ciclismo nei centri di riabilitazione (come già fanno altre Federazioni) e lo sviluppo del turismo accessibile che tratterò successivamente nel paragrafo dedicato al cicloturismo.

CICLOTURISMO

È oramai una realtà consolidata in tutte le regioni del nostro Paese quella del turismo in bicicletta, la Federazione deve porre la massima attenzione a questa attività sostenendola attraverso la continua formazione della figura della Guida Ciclo Turistica e sponsorizzando il riconoscimento di questa figura presso le istituzioni.

Dovranno essere creati tramite una apposita commissione, rapporti di collaborazione con bike hotel, Regioni e località turistiche oltre che convenzioni con fornitori terzi a supporto dell’attività: tutto ciò e facilmente traducibile in un aumento dei tesserati e dei margini derivanti dall’attività di marketing ed eventuale sponsorizzazione.

AMATORIALE RAPPORTI CON EPS

Sarà una priorità quella di formare un tavolo di lavoro tra Federazione Ciclistica e EPS con l’obbiettivo primario di ottimizzare uno standard minimo di sicurezza e gestire un calendario il più possibile uniforme sul territorio Nazionale.

Sarà inoltre indispensabile che la Commissione Amatoriale interagisca con la Commissione Giovanile affinché le attività organizzative relative alle gare del mondo amatoriale possano essere di sostegno all’attività giovanile, come già sperimentato in diverse occasioni sul territorio nazionale, ad esempio, durante lo svolgimento di una MF o GF, nell’attesa dell’arrivo degli amatori utilizzare le strutture presenti per una gara di giovanissimi.
In questo caso saranno strutturate speciali tasse gara che prevedranno di fatto particolari agevolazioni o addirittura contributi in casi di una specifica attività organizzativa che includa più manifestazioni in un'unica giornata di gara.

LE CONCLUSIONI

Come ho avuto modo di dire all’inizio del mio programma, sono convinto che l’esperienza maturata nel corso degli anni nei diversi ruoli della Federazione Ciclistica Italiana mi renda altamente qualificato per il ruolo che spero di poter andare a ricoprire.
Sarà sicuramente importante mantenere e consolidare quei rapporti politici che fino ad oggi ci hanno permesso di raggiungere tanti risultati a livello gestionale, ma sono oltremodo sicuro che oggi sia necessario dare un nuovo impulso all’attività sportiva, nella quale deve essere evidenziato un denominatore comune che permetta a tutte le componenti di lavorare in maniera coordinata e coesa, cosa che penso traspaia dalla mia idea per una nuova Federazione Ciclistica Italiana.

Saranno la mia passione e la mia voglia di mettermi al servizio dei nostri atleti e delle nostre società a fare la differenza, ne sono certo: lavoriamo insieme imparando dal passato, affrontando il presente e guardando al futuro.

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COMMENTI
Bravo Fabio
13 gennaio 2021 17:43 vecchiobrocco
Non hai lo stesso nome di Martinello, ma le idee sono veramente buone. Il ciuffo biondo è invariato dagli anni 80

Grande curriculum
13 gennaio 2021 19:21 pagnonce
Leggendo il tutto che quasi mi perdo,non rilevo il programma di inizio gare a partire dalle categorie giovanissimi in poi,poi proposte per divulgare il ciclismo nelle scuole inferiori non se ne parla.Sig. Prego si ricordi.

Perego
13 gennaio 2021 23:24 Anbronte
Nel suo palmares come mai non ha messo che è stato sconfitto alla grande nelle ultime elezioni della Lombardia. Vuole una poltrona a tutti i costi.

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Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


Tralasciando per il momento ogni possibile approfondimento sull’ultima complessa e contorta revisione del codice della strada, licenziata in questi giorni dal Parlamento, voglio esprimere la mia personale partecipazione alla soddisfazione e al merito di Marco Cavorso e dell’ACCPI (Associazione Corridori...


È uno dei grandi del ciclismo italiano. In quindici anni nella massima categoria ha vestito a più riprese l’azzurro, ha gareggiato per quattro club (Carrera, Asics – CGA,   Ros Mary - Amica Chips e Amica Chips - Costa de...


Beking non è solo una celebrazione dello sport, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di tanti bambini e giovani, attraverso attività educative in una giornata dedicata al ciclismo, alla sostenibilità e alla formazione. Oltre ad essere un...


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