Il principale artefice del ritorno di Fabio Aru alla pratica ciclocrossistica è Fausto Scotti, 54 anni, commissario tecnico azzurro della specialità. Aru domenica scorsa è giunto quarto ad Ancona e oggi gareggia a San Fior, in Veneto.
«Già in settembre – rivela Scotti – ho proposto a Fabio di tornare a gareggiare nel fango in inverno, e a inizio dicembre abbiamo perfezionato l’accordo. Ad Ancona è andato bene benché frenato da un incidente in partenza. Mi è piaciuto il suo modo di guidare la bici nel fango».
Fabio disputerà pure il cross di domenica a Montodine (Cremona) poi dovrebbe partire per il collegiale con la Qhubeka-Assos, la sua squadra del 2021. «Cercherò di fargli ritardare la partenza per il ritiro – annuncia Scotti - perché lo vorrei in gara all’Epifania a Sant’Elpidio a Mare. Per il momento non ho parlato con Fabio dell’eventualità di partecipare al Mondiale di cross di fine gennaio in Belgio. Di certo a uno come lui il cross fa benissimo poiché l’ambiente gli piace».
Al Mondiale elite la punta azzurra potrebbe essere Gioele Bertolini: «Ha vinto corse in Italia – puntualizza il ct – però non è ancora il Bertolini che seppe arrivare sesto al Mondiale elite. Un incidente a fine agosto gli ha rovinato la preparazione al cross e poi in questo autunno e inverno ha disputato troppe gare in Italia, evitando confronti coi più forti all’estero: è molto indietro. Sto organizzando un ritiro sul litorale laziale post-Campionato italiano in cui lavorerò molto su di lui e sugli altri atleti, ragazzi e ragazze, per limare difetti e accelerare la loro condizione. Li farò allenare anche su strada dietro motori, non solo sulla sabbia della spiaggia».
In tema di elite il ct è molto soddisfatto di Cristian Cominelli («Non ha sbagliato nemmeno una prova al Giro d’Italia cross»), spera nell’impennata d’orgoglio di Nadir Colledani e di recuperare Antonio Folcarelli, che ha rotto uno scafoide: «E’ in cura dalla dottoressa Sangiorgio, abile anche coi campioni della MotoGP».
Domenica in Coppa del Mondo a Dendermonde Alice Arzuffi è arrivata dodicesima. «E’ ancora troppo lenta in partenza». Nella scorsa stagione Alice aveva vinto una prova del Superprestige. «In quella in corso ha disputato un buon Campionato d’Europa, poi ha “galleggiato” senza fare grandi cose. Le gambe dell’Arzuffi non sono ancora quelle del 2019-20, è un’altra atleta sulla quale dovrò lavorare in ritiro».
La più gloriosa delle nostre crossiste è Eva Lechner: «Terminata la stagione di mountain bike avrebbe fatto bene a staccare la spina diversi giorni, invece ha proseguito di slancio col cross. Era meglio riposare un po’, ora andrebbe più forte, però nei grandi appuntamenti non tradisce mai».
Anche Silvia Persico, quarta al Mondiale under 23 del 2019, ora svolge molta attività internazionale. «Il quarto posto doveva farle capire che il cross merita probabilmente di diventare la sua prima attività. Invece ha continuato a praticare intensamente strada e cross. Concentrandosi solo sul cross può migliorare tecnica e risultati». E Rebecca Gariboldi, prima a Vittorio Veneto? «Molto brava, deve migliorare in continuità». Se non cambierà nulla al Mondiale 2021 correranno solo elite uomini e donne, niente under 23 e juniores di entrambi i sessi.
da TuttoSport