Quello che era di Marco Pantani non può e non deve essere perduto. È incancellabile il ricordo che abbiamo di questo immenso corridore e, soprattutto, il ricordo che vivido che abbiamo delle sue magnifiche imprese al Giro e al Tour. Tuttavia è bello poter ricordare Pantani anche con qualcosa di visibile e concreto; un qualcosa che gli è appartenuto e che ci ricorderà per sempre quello che è stato nella vita di corridore e campione. Come noto, esiste già il museo dedicato a Pantani. È a Cesenatico, la città dove è nato cresciuto e dove ha mosso i primi passi. Come si ricorderà, Marco ha corso per la Mercatone Uno indossando una maglia iconica, con quel colore giallo sempre in prima fila, sempre a lottare per la vittoria. Ora, dopo il fallimento della Mercatone Uno, anche i cimeli che Marco aveva regalato a Romano Cenni e Luciano Pezzi saranno venduti al miglior offerente. Questi piccoli tesori, questi grandi ricordi saranno messi all’asta mercoledì 9 dicembre a Milano.
Ancora una volta, quando sento parlare di Pantani, soprattutto in certe circostanze, un senso di tristezza mi pervade e immediatamente dopo mi scatta il desiderio di fare qualcosa, che si traduce in disponibilità. Non posso sopportare l’idea che questi cimeli finiscano lontano da casa sua. Non posso accettare che questi cimeli diventino solo il piacere di pochi. E allora, con alcuni grandi e sinceri amici, sempre disponibili quando si tratta di ragioni di cuore e in questo caso anche di portafoglio, abbiamo deciso di partecipare a quest’asta, per provare ad acquistare quello che sarà possibile in modo da provare a tenere quegli oggetti al loro posto, mi verrebbe da dire "là dove sta il cuore". Tutto quello che potremo acquistare, per poterlo riportare nella sua sede naturale, e cioè il museo dedicato a Pantani, sarà per noi una vittoria.
Quello che andremo a fare è per quanti vorranno sapere di più di questa fantastico campione. Lo facciamo per noi ma anche per chi verrà dopo di noi e sentiranno parlare di questo indimenticabile campione. Si tratta di due biciclette appartenute a Marco, di alcune maglie, rosa e gialle e diversi quadri. Il nostro tentativo è quello di non disperdere nessuno di questi cimeli, che Luciano Pezzi e Romano Cenni custodivano gelosamente a casa loro e che potrebbero tornare ad essere visibili a tutti quelli che hanno amato Pantani e tutti quelli che nel tempo impareranno ad amarlo incontrandosi con la biografia di questo campione, con la gloria di uno sportivo e la tragedia amara di un uomo.
Noi ci proveremo perché il nostro desiderio è riportare a Cesenatico tutto quello che da Cesenatico aveva preso il via. Noi ci proviamo. Tutto qui.
dalla pagina Facebook di Davide Cassani