ASSEMBLEE ELETTIVE. PIEMONTE, QUATTRO CANDIDATI ALLA PRESIDENZA

POLITICA | 07/12/2020 | 07:35

 


L’Assemblea elettiva regionale in Piemonte per il prossimo quadriennio olimpico è stata convocata per il prossimo 13 dicembre. Il Presidente uscente Gianni Vietri non si ricandiderà e la corsa alla sua successione è aperta a quattro candidati con estrazioni ciclistiche completamente diverse fra loro….


Andiamo a conoscere meglio tutti i quattro aspiranti alla Presidenza del Comitato Regionale piemontese e il loro programma. Le risposte ricevute dai candidati sono state riportate integralmente e in ordine alfabetico.

Conosciamo meglio la figura del candidato...

Luca Asteggiano: 55 anni, di Mondovì (CN), meccanico ciclista. Prima tessera da corridore staccata agli inizi degli anni '70, ho corso in tutte le discipline (andando discretamente piano). Successivamente ho svolto diverse mansioni: dal meccanico (uno dei primi corridori assistiti l'amico Borrione) al Direttore Sportivo, al Team Manager di squadre MTB (Cadel Evans ed Hubert Pallhuber in XC e Migliorini nella DH fra i miei atleti), all’organizzatore di corse  (la Coppa Giacosa la più importante, con i Campionati Italiani Giovanili del 2008 a Mondovì, fiore all'occhiello), al Direttore di corsa Professionisti ( Giro della Valle d'Aosta , Giro della Lunigiana , Giro delle Valli Cuneesi e tante altre gare regionali, nazionali, ed internazionali, nonché moltissime Gran Fondo come ad esempio la “Barilla” a Parma. Dal 2010 sono Formatore FCI per le materie di Sicurezza (primo corso della Scuola dello Sport del CONI); collaboro con il CR Piemonte dalla stagione 2000 con vari incarichi: dall’amatoriale alla Commissione Direttori di Corsa e Sicurezza; nell’ultimo quadriennio sono stato il Responsabile della Struttura Tecnica.

Filippo Borrione: Biellese dalla nascita, 57 anni. Nella vita sono un artigiano tessile, 2 figli: Elisabetta e Stefano 29 e 27 anni. Ho diverse passioni, la principale è la bicicletta. Sono tesserato alla FCI da quarantasei anni operando attivamente nel ciclismo soprattutto giovanile ( con qualche sprazzo negli U23. Ho “staccato” la prima tessera da giovanissimo, partecipando alle ultime gare della stagione 1975 con la maglia del G.S. Astrua. Poi, indossando i colori di UCAB Biella 1925, Acqua Valbina, G.S. G. Brunero, G.S. Sisport Fiat Trattori, Fiatagri, G.S. Fossano e Officine Riunite ho terminato la mia attività agonistica nella categoria Dilettanti di 1a serie. Una volta sceso di sella, mi sono da subito dedicato alla vita societaria dell’Unione Ciclo Alpina Biellese 1925. Sono Presidente da sedici anni e di Direttore di Corsa da quasi trenta. La Società U.C.A.B 1925 che presiedo ha oltre 80 tesserati con la quale abbiamo avuto la soddisfazione di seguire tanti giovani, dalla categoria  giovanissimi agli élite (senza trascurare il settore amatoriale), in tutte le specialità: strada, fuoristrada e pista, alcuni dei quali hanno raggiunto importanti soddisfazioni personali attualmente sono 4 gli atleti tra i professionisti in attività che hanno vestito i nostri colori  fino agli Juniores: Jacopo Mosca, Umberto Marengo, Mattia Viel e Luca Wackermann (quest'ultimo con la plurima UCAB Biringhello). UCAB è attiva anche sotto l’aspetto organizzativo: Ha messo in cantiere negli ultimi anni gare internazionali, nazionali, indicative premondiali e campionati italiani. Sempre grazie alla vita societaria, molto importante per la mia formazione, sono stato coinvolto nell’attività Provinciale come consigliere, come Docente Federale e come responsabile regionale Direttori di Corsa. Ho avuto l’onore di far parte, con responsabilità tecniche, del Comitato di Tappa del Giro d’Italia a Biella negli anni 1993, 1999, 2007, 2014, 2017 e Valdengo nel 2014 e 2017, e al Giro Rosa nel 2019. 

Gian Paolo Cioccolo: Abitando a Valenza, dove l'arte orafa è una delle eccellenze italiane, per molti anni sono stato un "orafo artigiano". Adesso sono alle dipendenze del Comune di Valenza con la qualifica d’impiegato. Ciclisticamente ho alle spalle cinquant'anni di attività, prima come atleta e poi come Direttore Sportivo di squadre dilettantistiche. Sono stato Presidente provinciale per cinque anni ad Alessandria dal 2007 al 2012.

Massimo Rosso: Ho 48 anni, sono sposato e ho un figlio di 8 anni; professione Avvocato, vivo a Cherasco dove ricopro la carica di Presidente del Consiglio Comunale e sono nel mondo del ciclismo da oltre 40 anni. Risale, infatti, al 1978 la mia prima gara nella categoria A2 e da allora, dopo aver gareggiato in tutte le categorie sino a dilettante seconda serie, sono sempre rimasto nel mondo del ciclismo. Prima, come giudice di gara, poi come Presidente della commissione disciplina e giustizia del CR Piemonte e negli ultimi quattro anni come giudice del Tribunale Federale 1^ sezione (FCI) a Roma.

Perché candidarsi alla Presidenza del CR Piemonte?

Luca Asteggiano: mi sono candidato, nel senso della continuità, con spirito di servizio, in quanto parte di un gruppo che ha portato avanti il Comitato e le Sue attività in questi ultimi anni.

Filippo Borrione: Dare voce alle società. Molte vivono in stallo, ciò si ripercuote soprattutto sul livello giovanile, gli argomenti sono sempre gli stessi e si fanno sempre come si è fatto ieri (tranne qualche eccezione): bisogna cambiare modalità. Anche per il reclutamento, il lavoro nelle scuole, fatto come è stato fatto si è rivelato un fallimento, e si continua oramai da decenni così. Sono le società, con le famiglie il motore del ciclismo, va a loro il merito. il Comitato deve fungere da coordinatore ed essere a disposizione, inutile fregiarsi di "campioni" in erba che poi da allievi o Juniores diventano Lombardi, oppure talmente sfruttati che smettono prima di cominciare a dimostrare il loro vero valore. I contributi vanno destinati in modo mirato e soprattutto in modo ufficiale e trasparente. Salvaguardare il territorio, ragazzi e società

Gian Paolo Cioccolo: ritenevo, dopo tanti anni nell’ambiente che fosse giunta l'ora della pensione. Ne ho parlato con degli amici "addetti ai lavori" nell'ambito del ciclismo piemontese, mi hanno invitato a riflettere, soprattutto a non buttare al vento un bagaglio di esperienze invidiabile. Prima di fare il grande passo, ho consultato diversi Dirigenti di società e dai colloqui è emersa una forte voglia di cambiamento, un desiderio di voltare pagina…Pertanto ho deciso di scendere in campo e farmi portavoce di questo malessere generalizzato.

Massimo Rosso: Il ciclismo è un po’ la mia seconda casa. E’ nel mio DNA, ricordo il momento in cui mio padre mi propose il ciclismo come sport, la prima gara, le ultime gare, i ritiri, i compagni che ho incontrato in questa splendida famiglia: mi piacerebbe restituire al ciclismo quanto ho ricevuto in questi tanti anni. Parlando con Gianni Vietri, ho appreso che serviva continuità al lavoro svolto negli ultimi anni. Ho colto l’occasione per contraccambiare con il ciclismo e ho dato la disponibilità ad una mia candidatura.L’obiettivo della mia candidatura è quella di continuare, con le dovute e diverse sensibilità, il lavoro svolto dal precedente gruppo; gruppo che ha dato molto al ciclismo piemontese raccogliendo, notizie di questi mesi e non solo, successi nazionali, ma anche e soprattutto prestigiosissimi risultati a livello internazionale.

Quali saranno i punti salienti del Tuo programma?

Luca Asteggiano: Reclutamento di Giovanissimi prima di tutto. Lavorare al fianco delle Società, investire contributi e sponsorizzazioni (come fatto finora) in servizi e materiali per i ragazzi e le società. Incentivare la formazione, anche e soprattutto verso gli atleti; investire sulla sicurezza delle gare e degli allenamenti. Cercare di sollecitare la sede centrale, anche nel riportare a casa gli Amatori che potrebbero essere ulteriore sostegno all'attività giovanile.

Filippo Borrione: i bisogni reali, nessuna promessa elettorale

Gian Paolo Cioccolo: Grande attenzione alle Società di base; sicurezza delle corse; valorizzazione dei Comitati Provinciali, da troppo tempo relegati a comparse; il pianeta giovanissimi, per garantirci il futuro; nuove proposte ai Provveditorati agli Studi per una maggior diffusione della cultura ciclistica (memore delle mie esperienze durante il mio mandato alla presidenza provinciale di Alessandria, dove per iniziativa privata e mancanza di un progetto a livello regionale, tutti i miei sforzi con ben 40 lezioni sul territorio, non portarono ai benefici sperati). 

Massimo Rosso: I bambini saranno al centro del progetto. L’obiettivo è quello di, non sprecando l’importante lavoro svolto, incrementare il movimento ciclistico piemontese a tutti i livelli partendo proprio dai più giovani, linfa vitale di ogni movimento sportivo e di ogni Federazione, futuri atleti del nostro domani, creando un “circuito virtuoso” dove i giovani di oggi, passando senza pressione per tutte le categorie, saranno i ciclisti di domani. I temi da affrontare saranno molti, ma sicuramente dovremo continuare con politiche e attività dedicata ai giovani per poterci garantire ciclisti di tutte le categorie, compresa poi, quella amatoriale. Avere molti bambini che si appassionano a questo splendido sport vorrebbe dire in un prossimo futuro riuscire a ricostruire un vivaio piemontese con un forte ritorno di sponsor e di squadre…Sogno un movimento con tanti esordienti, tanti allievi, tanti juniores, tanti under 23, speriamo tanti professionisti. Riuscire ad avvicinare tanti giovani e insegnargli ad amare questo sport, per avere domani, una cultura ciclistica che li porterà a continuare cicloturisti, come amatori o come semplici appassionati. Credo che solo partendo dai giovani, possiamo portare beneficio a tutte le categorie ed a tutto il movimento ciclistico piemontese.

Come intendi realizzarli?

Luca Asteggiano: Con il supporto degli amici colleghi del Consiglio dei Dirigenti del Comitato Regionale e di tutti i Dirigenti e Tecnici di tutte le società del Piemonte. 

Filippo Borrione: Strutturare: "Voglio soddisfare il bisogno primario delle società che organizzano gare, creare una rete di supporto per fornire le infrastrutture indispensabili". Promuovere: "Voglio aprire canali di comunicazione con le altre federazioni e promuovere un sano spirito multidisciplinare per portare vitalità al movimento di base". Sostenere: “Voglio creare una rete di sostegno alle società che organizzano e si trovano, da sole, ad affrontare il calvario burocratico”. Rispettare: “Voglio fare applicare omogeneamente i regolamenti, dando voce ai bisogni delle società dinanzi al Comitato Regionale e al Consiglio Federale”. Uniformare: “Voglio uniformare e coordinare i calendari provinciali e regionali collaborando in modo fattivo con i comitati confinanti”. Contribuire: “Voglio che il Comitato Regionale reinvesta i proventi dei contribuiti, di ogni genere, nelle società del territorio, in modo trasparente”. Tutelare.

Gian Paolo Cioccolo: La linea del Comitato sarà improntata a soddisfare le necessità dei tesserati. Tutti, dal Consiglio Regionale ai Comitati Provinciali, alle società, agli organizzatori, alle persone tecniche (direttori di corsa, giudici di gara) dovranno sentirsi parte di un unico progetto. Coordinamento tra le singole commissioni per lavorare su programmi e temi reali, per tutti i settori, quali: Strada, Pista, Mtb, Bmx, Ciclocross e attenzione alle nuove opportunità del pianeta ciclismo: E-Bike e Fixed. Monitoraggio delle nuove misure post-covid. impatto sul movimento della figura degli "Isolati", corridori senza squadra, cui dovremo far sentire la vicinanza del Comitato, garantendo loro un'attività onesta. Il gruppo di persone che ho l'onore di guidare sarà una "squadra" di persone, ognuna con la sua esperienza. Da loro mi aspetto proposte concrete per la gestione della macchina regionale; sarà una conduzione collegiale, tanto che, vorrei sostituire il pronome "Mio" con il "Nostro", sia nel bene sia nel male per tutte le azioni effettuate dal Comitato.

Massimo Rosso: Dobbiamo riuscire ad offrire le strutture. I nostri bambini e le nostre bambine dovranno, in sicurezza, cimentarsi in tutte le discipline strada, pista, MTB, BMX, ciclocross. Dobbiamo metterli nelle condizioni di poter provare tutto e soprattutto dobbiamo creare le condizioni perché tutti possano provare non sentendosi limitati o impediti dal costo della bicicletta, orientandosi su altri sport, in apparenza, meno cari. Dobbiamo permettere a tutti di avvicinarsi a questo fantastico sport, creando un dialogo con le istituzioni statali, regionali e comunali oltre che con il CONI regionale. Ricercare dei fondi regionali e/o statali per entrare nelle scuole, come tanti progetti fatti in passato. Rendere disponibili i suddetti fondi alle società dei giovanissimi per consentirgli di entrare nelle scuole e promuovere il nostro sport; La scuola dovrà essere un partener fondamentale per le società del movimento ciclistico che si rivolgono ai giovani. La sicurezza sia durante le manifestazioni sportive sia durante gli allenamenti dei nostri atleti sarà un altro degli obiettivi fondamentali del prossimo Direttivo Regionale. L’attenzione ai regolamenti ed alle normative in materia di sicurezza dovranno essere al primo posto sia nell’organizzazione degli eventi sia nei corsi di formazione e di preparazione dei tecnici e dei direttori di corsa. Cercheremo, unitamente alle istituzioni locali e statali, di sviluppare e proporre norme a tutela dei ciclisti durante le loro sessioni di allenamento cercando di studiare un “modello Piemonte” sulla sicurezza stradale. Siamo stati il primo Comitato ad avere un Protocollo di formazione con la Regione Piemonte per il personale ASA.  Rinnoveremo l’attenzione verso l’attività d’informazione, proporremo un capillare aggiornamento e sensibilizzazione di sicurezza stradale presso tutte le società, affinché siano agevolate nell’offrire a tutti gli atleti allenamenti e manifestazioni in piena sicurezza.

Sarai un uomo solo al comando?

Luca Asteggiano: Penso di essere sempre stato un uomo squadra, un buon gregario quindi penso di proseguire su questa strada , spalle larghe , testa bassa e pedalare tagliando l'aria ai miei compagni per lunghi chilometri, spero!

Filippo Borrione: No, non lo sono neanche ora, supportato da soci Ucab e nella mia azienda. Lo dimostra il nostro operato nel ciclismo, da solo credete che avremmo fatto quello che abbiamo fatto? Cooperazione e ottimizzazione, in un mese e mezzo di finestra, 5 gare organizzate.

Gian Paolo Cioccolo: Penso che la mia idea sia già stata enunciata nella domanda precedente. Personalmente non lo sarò per convinzione e per scelta personale ma credo che, chiunque si insedierà in Corso. Moncalieri (sede CR ndr) non lo sarà, ma non certo per scelta personale bensì per volere altrui, Leggo in alcuni altri programmi, la voglia di continuità con le linee dettate dai CR precedenti, e questo ci differenzia in maniera assoluta. Vorrei che passasse il messaggio che con me ci sarà discontinuità e mi onoro di considerarmi un "picconatore". Nulla sarà come prima da domenica 13 dicembre, qualsiasi sia l'esito delle votazioni.

Massimo Rosso: Mai!  Il Comitato Regionale dovrà lavorare in team perché si possano raggiungere i risultati prefissati. Il ciclismo è uno sport individuale, ma sappiamo bene tutti che la squadra è fondamentale per raggiungere l’obiettivo prefissato. Pertanto dovremo lavorare tutti insieme per raggiungere i punti che ci siamo da subito fissati. La squadra è già pronta ed è composta sia da uomini di esperienza sia da altri, come il sottoscritto “nuovi”. Ascolteremo ogni proposta, suggerimento, critica: ne analizzeremo i dettagli e offriremo giuste e dovute attenzioni da parte del sottoscritto e del Consiglio Federale. Tutti gli attori del movimento verranno ascoltati, non solo Dirigenti o Tecnici delle Società, ma anche e soprattutto gli Atleti che sono il cuore pulsante del ciclismo. Ho un programma che accelera e rafforza alcuni progetti in atto, che guarda ad un recente passato fatto di contributi e aiuti alle Società ciclistiche e che attenziona in modo particolarmente innovativo ai giovani, vero motore di ogni cultura sportiva.

Appuntamento per tutti i Candidati al 13 dicembre, data nella quale sapremo i nomi del nuovo Presidente e del nuovo Consiglio Regionale piemontese della Federciclismo.

 

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