Anna Van der Breggen è abituata apodi e maglie importanti ma l'emozione risce sempre a far capolino sul suo volto: «È davvero bello essere qui e poter correre il mondiale: anche se c’è meno gente lungo le strade e al traguardo sono sicura che sono in tanti a seguirci davanti alla tv. La gara di oggi? Dopo quattro secondi posti al mondiale sono decisamente felice di indossare questa maglia di campionessa mondiale della cronometro. Quest’anno mi sono concentrata tanto su questa specialità ed i miei sforzi sono stati premiati».
Ti sei sentita come Verstappen, le chiedono visto che il truardo iridato era posto all'interno del circuito automobilistico di Imola. Lei ride e risponde: «No. Ma una cosa è certa: a pedalare in autodromo ti rendi conto che è davvero grande e capisci quanto vai lenta rispetto a una Formula 1...».
«Non aver mai vinto il titolo della cronometro è stata una grande motivazione nel 2020 per me. Con tanto tempo a disposizione, e sono stata abbastanza fortunata perché il lockdown nei Paesi Bassi non mi ha impedito di allenarmi, mi sono focalizzata sugli allenamenti specifici per migliorare a cronometro e ho anche iniziato a divertirmi. È stato un anno particolare: di solito ci si allena con un obiettivo specifico, nel 2020 ho dovuto trovare la motivazione in qualcosa di utile: migliorare a cronometro, trovare la giusta posizione in sella. Ho avuto tempo per fare modifiche e testare i materiali. Mi è dispiaciuto tantissimo per l'incidente di Dygert, è sempre difficile affrontare le curve ad alta velocità e con il vento. Le mando i miei migliori auguri. Nuovi obiettivi? Ora corro per il piacere di farlo: se vinco, benissimo, altrimenti ci riproverò».
Il pensiero della neo-iridata corre quindi alla prova iridata in linea di sabato: «Quello di Imola è un bellissimo percorso, per noi molto dipenderà dalle condizioni di Annemiek van Vleuten e del suo polso, ma abbiamo un'ottima squadra in ogni caso. Non vedo l'ora arrivi sabato».
Questo il commento della seconda arrivata Reusser: «Sono molto contenta. Ho pensato di poter fare qualcosa di buono ed ecco una medaglia d'argento che mi rende felicissima. Non posso definirla una occasione sprecata, perché Anna è un'atleta veramente forte, più completa di me. È stata veramente velocissima negli ultimi 6 km, molto tecnici. Anna merita questa maglia iridata; io devo sviluppare alcune mie caratteristiche per diventare davvero un'atleta completa».
«Sono felice di questa medaglia di bronzo, ma anche un po' rammaricata. Felice di essere al via dei Campionati del Mondo, perché inizialmente non ero tra le selezionate. So di essere partita lenta nella prima metà di gara, non posso che rammaricarmene; ma ho fatto una buona seconda parte, quindi devo essere contenta di questa medaglia» conclude van Dijk, che si deve accontentare del bronzo.
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