Ricordate il caso del Team Altopack, scoppiateo in seguito alla morte improvvisa di Linas Rumsas, orridore del team toscano e figlio dell'ex prof Raimondas? Nel febbraio 2018 scattarono le manette per i resposnabili della società, l'accusa pesantssima era quella di aver creato un vero e proprio sistema di doping di squadra.
In questi giorni è la Procura Federale ad occuparsi del caso e sono state comminate pesantissime condanne: il proprietario del team Luca Franceschi e il direttore sportivo Elso Frediani sono stati inibiti per 30 anni, per violazione degli articoli 2.5 (manomissione o tentata manomissione dei controlli antidoping), 2.7 (traffico illegale di sostanze proibite), 2.8 (somministrazione ad un atleta di sostanza vietata) e 2.9 (complicità).
Identica colpevolezza e identica condanna per i genitori di Franceschi, Narciso Franceschi e Maria Luisa Luciani, nella cui abitazione si effettuavano i trattamenti dopanti. E ancora sette anni di inibisione per Andrea Bianchi, ciclista amatoriale e farmacista, che forniva i prodotti vietati senza prescrizione medica.
Quanto agli atleti, quattro anni di squalifica per Matteo Alban e per i fratelli Niko e Yuri Colonna: tutti e tre sono stati ritenuti colpevoli degli addebiti loro ascritti, ossia la violazione degli articoli 2.2 (uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito da parte di un atleta), in più per i due Colonna ci sono anche gli articoli 2.6 (possesso di sostanze vietate e ricorso a metodi proibiti) e 3.2 (mancata collaborazione per il rispetto delle norme sportive antidoping). Rinviata al 21 settembre l'udienza di Maher Tounsi.
IL COMUNICATO DELLA ZALF. Dei corridori citati, l'unico ancora tesserato era Yuri Colonna, in forza da quest'anno alla Zalf Euromobil Fior. Il team trevigiano ha immediatamente emesso il seguente comunicato: «Nella giornata di ieri la società ha appreso della sentenza emessa dalla Prima Sezione del Tribunale Antidoping del Coni a carico dell'atleta Yuri Colonna. Nel ribadire la propria totale estraneità alla vicenda che risale ad eventi che riguardano il passato, quando Yuri Colonna non apparteneva alla Zalf Euromobil Désirée Fior, constatato che oggi non sussistono più i presupposti per proseguire nella collaborazione sportiva instaurata a partire dal 1° gennaio 2020, la società ha deciso di rescindere con effetto immediato ogni rapporto con l'atleta».