«All’inizio, l’emergenza Coronavirus sembrava una parentesi che si poteva gestire, poi le cose sono cambiate e l'intero sistema ha dovuto fare i conti con la pandemia. Adesso è tutto più complicato ed il nostro malumore aumenta perché, quando non si sa nulla e tutto è indefinito, risulta impossibile programmare qualsiasi mossa. Gli atleti, lo staff e tutti componenti del team scalpitano per quando si ripartirà ed in che modo. Per ora abbiamo solo possibili date di ripartenza - il 18/19 luglio - ma nin è abbastanza»: sono queste le parole con cui esordisce Clemente Cavaliere,Team Manager della formazione Cps Professional Team.
E poi aggiunge: «O l'Italia fa l'Italia nel quadro internazionale, e si conferma nazione faro del ciclismo mondiale, oppure è meglio dirlo chiaramente ed evitare che gli sforzi che tutti noi stiamo compiendo risultino vani. Abbiamo bisogno di indicazioni e risposte da chi governa, da guida la Fci e non possiamo aspettare riunioni e date in divenire. I sacrifici che abbiamo compiuto per dare un'opportunità al Centro Sud sono stati ampiamente ripagati in questi tre anni di attività agonistica, ma per far continuare il sogno di tanti atleti di talento a questo punto c'è bisogno di un intervento chiaro e soprattutto un regolamento che chiarisca tempi e regole della ripartenza. E aggiungo: che si consenta agli juniores di secondo anno di potre continuare a correre nella stessa categoria anche nel 2021».
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