Dopo aver raccolto il pensiero di Gianluigi Stanga, manager bergamasco e presidente dell’Uc Bergamasca, che si è soffermato su alcuni aspetti del nostro movimento giovanile, tuttobiciweb continua ad analizzare lo stato di salute del nostro ciclismo e lo fa conversando con Giuseppe Pitaro, tecnico dei Giovanissimi della milanese Ciclistica Biringhello.
Partiamo dalle cifre: quanti atleti porterete sui campi gara in questa stagione?
«Nel 2020 avremo tre categorie: Giovanissimi, Esordienti ed Allievi. In totale tessereremo una quarantina di corridori di cui una trentina sono i Giovanissimi.»
Un bel numero. Come siete strutturati per gestire gli atleti?
«I Giovanissimi sono seguiti da me e da un altro Direttore Sportivo, con noi due accompagnatori; la categoria Esordienti ha due Direttori Sportivi ed un accompagnatore mentre lo staff degli Allievi comprende il Direttore sportivo e un paio di accompagnatori.»
Quindi nessun problema nel reperire volontari e accompagnatori?
«La nostra Società può contare su una struttura gestita dal presidente Cacciamani, che segue gli insegnamenti che Adriano Borghetti ha lasciato a tutti noi. Nel nostro gruppo ci sono tanti appassionati che, essendo in pensione, possono dedicare tempo ed energie alle varie attività: alcuni seguono i ragazzi, altri si dedicano alla gestione del materiale o alle attività di ufficio. Sono tutti da elogiare, se non avessimo i collaboratori pensionati sono convinto che saremmo in difficoltà anche noi.»
È un problema un po’ di tutti.
«Ho la sensazione che siano pochi i giovani che si avvicinano alle società sportive per collaborare e fare del volontariato. Può succedere con alcuni ex corridori o genitori di atleti, ma è raro. Se guardo il nostro mondo in generale, mi rendo conto che manca il ricambio generazionale.»
Gestendo la categoria Giovanissimi ha notato una riduzione di tesserati nelle ultime stagioni?
«Anche in questo caso Ciclistica Biringhello può essere considerata un’isola felice: dopo aver fatto lezioni nelle scuole per sensibilizzare su un corretto uso della bicicletta e anche grazie al ciclodromo, il numero di tesserati nella categoria Giovanissimi è lievemente cresciuto. Però, in generale, noto che salendo di categoria si perdono molti praticanti, e questo è davvero un peccato.»
Un volontario che opera nel ciclismo giovanile deve essere…
«Appassionato, dinamico, disponibile e paziente. Quattro caratteristiche che secondo me sono indispensabili quando ci si relaziona con i più giovani.»
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