
Sarà alta sei metri e proietterà Marco Pantani verso il ciclio, verso l'infinito. A Montecampione, in località Plan, sarà posizionata una statua di sei metri dedicata a Marco Pantani. L'opera sarà collocata a oltre 1.800 metri di altezza, proprio dove il campione di Cesenatico ipotecò la vittoria al Giro d'Italia del 1998. L'iniziativa è patrocinata dall'assessorato allo Sport della Regione e l'opera sarà realizzata dallo scultore Mattia Trotta. L'obiettivo del Gruppo Operatori Turistici della Valle Camonica, ideatore del progetto, è anche quello di promuovere la Valle con le sue salite e i suoi tornanti, come meta imperdibile per tutti i cicloamatori e professionisti e amanti delle due ruote. La statua ritrarrà Marco Pantani a braccia alzate e lo sguardo rivolto al cielo. Per la sua realizzazione servono circa 50.000 euro e il gruppo GoTo Valle Camonica ha pensato di offrire a coloro che vogliono contribuire all'opera, un numero limitato di targhe che andranno posizionate sulla base della statua, la cui installazione è prevista per sabato 5 settembre 2020.
«Marco Pantani - ha sottolineato l'assessore lombardo al Turismo, Moda e Marketing territoriale, Lara Magoni - è un mito dello sport italiano ed internazionale e sicuramente l'installazione di una vera e propria opera d'arte in un luogo così simbolico e tanto importante per il la sua storia, accrescerà in maniera esponenziale l'attrattività di un territorio in forte espansione da un punto di vista turistico. D'altronde, da sempre turismo e sport rappresentano un binomio vincente per la crescita e la rivitalizzazione in chiave turistica delle realtà locali».
All'incontro, tenutosi in occasione della BIT, sono intervenuti anche Tonina Belletti, mamma di Marco Pantani, Serena Boschetti, responsabile Fondazione Marco Pantani e nipote del campione, e Silvia Schiavini, presidente del GoTo Valle Camonica.
«Il nostro obiettivo - ha spiegato proprio Silvia Schiavini - è quello di tenere viva la memoria di un grande campione e in nome di questo ricordo portare gli appassionati di ciclismo in Valle Camonica».
A seguire da vicino gli sviluppi del progetto c'e' la famiglia Pantani: «Ho molto apprezzato il progetto del monumento a Marco e sono sicura che piacerebbe anche a lui essere ricordato cosi - ha detto mamma Tonina -. Proprio di Montecampione ho un ricordo bellissimo. Di solito non seguivo Marco durante le gare, ma proprio nel 1998, decisi di recarmi in Valle Camonica assieme ai miei nipotini e fu una gioia immensa vederlo».
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