MORZENTI. FIDANZA: «RISPETTO MA NON CONDIVIDO LA SCELTA DI LISA»

DONNE | 25/09/2019 | 08:00
di Giulia De Maio

Torniamo a parlare della storia di Lisa Morzenti per riflettere sulla salute del ciclismo femminile. Giovanni Fidanza, professionista dal 1989 al 1997, guida la Eurotarget Bianchi Vittoria per cui la 21enne bergamasca ha militato fino al giorno in cui ha deciso di appendere la bici al chiodo.



«Sono rimasto spiazzato dalla sua scelta, è un vero peccato. Rispetto ma non condivido la sua decisione perché sono sicuro sia sbagliata e sono quasi certo nei prossimi anni si pentirà di averla presa. Per costruire una carriera ci vogliono anni, bisogna essere esigenti con se stessi ma concedersi anche il giusto tempo. Purtroppo ne ho viste tante come Lisa…» esordisce il tecnico bergamasco che dal 2007 è attivo nel mondo rosa. Dopo aver lavorato come direttore sportivo nel mondo maschile, ha allestito un team femminile dedicato a Esordienti e Allieve per seguire personalmente le figlie Arianna e Martina, con il passare delle stagioni allargato alla categoria Juniores, e da due anni dirige la squadra Elite UCI neroceleste.

«Con Lisa ho un buon rapporto. Era con noi da junior quando ha vinto l’europeo e ha conquistato la medaglia d’argento al mondiale, poi è passata in Astana quando nella formazione kazaka c’ero anche io, l’anno scorso non ero sicuro di riuscire ad allestire la squadra quindi aveva trovato spazio in un’altra realtà e in questa stagione era ritornata con noi, bella motivata. Sono dispiaciuto perché ha disputato un buon anno, è tornata alla vittoria (a Parabiago, a fine giugno, ndr) e ha ottenuto piazzamenti incoraggianti, era sulla strada giusta per crescere come si deve - continua Fidanza,  che si avverte è sinceramente dispiaciuto. - Certe atlete vogliono tutto subito, invece devono darsi tempo. Io lo dico sempre a tutte e capisco che per una abituata a vincere le aspettative siano alte, ma la fretta è cattiva consigliera. Bisogna lavorare bene, avere sempre testa, convinzione e voglia. Il salto da Junior a Elite è importante, non c’è un passaggio intermedio come negli uomini, è normale a soli 20 anni non essere subito tra le prime. Per intenderci, sul podio del Giro Rosa di quest’anno sono salite atlete di 35, 33 e 30 anni. Io feci 5 anni tra i dilettanti prima di passare professionista, se avessi mollato dopo 2 non avrei vinto una tappa al Giro d’Italia e al Tour de France, non avrei vinto nulla. E poi il livello nel femminile oggi è molto alto, bisogna avere pazienza. Purtroppo non tutti lo capiscono».

Lisa ha evidenziato un problema economico: di ciclismo femminile, se non si entra in un corpo militare, non si vive. «In Italia le squadre fanno fatica, è indubbio. Si soffre nel maschile come nel femminile - ammette Giovanni. - Nel nostro paese abbiamo una squadra e mezzo di un certo livello, le altre sono piuttosto piccole ma permettono di fare attività alle ragazze, crescono un bel numero di atlete, le cui potenzialità sono evidenti, lo dimostrano i risultati che ottengono con la Nazionale. Nei primi anni ragazze di talento come Lisa devono investire su stesse. Ne ho parlato spesso sia con Alessandra Cappellotto (vicepresidente ACCPI e responsabile del settore femminile per il CPA, ndr) che con i rappresentanti della FCI: sicuramente i rimborsi spese che le cicliste ricevono, in base alle possibilità delle squadre, vanno aumentati ma bisogna farlo un po’ per volta. I corpi militari sono un bel aiuto per tante atlete, le logiche di selezione però non sono sempre chiare. Accedervi dovrebbe essere più meritocratico, se vinci titoli europei e mondiali dovrebbe essere quasi automatico essere tra le prescelte».

Il movimento è cresciuto, ma non riesce a garantire uno stipendio minimo alle atlete. La riforma del World Tour cosa comporterà? «L’anno prossimo cambierà poco perché ci saranno solo 6-7 squadre che avranno la licenza WT, ma al via delle corse ce ne dovranno essere 24-25. L’UCI ha imposto delle regole, ma dovremo vedere in quanti riusciranno a rispettarle. Passare da un team come il mio attuale a uno World Tour richiederebbe un investimento 4 volte superiore al budget che ho avuto per il 2019. Detto questo i costi, a mio avviso, sono abbordabili per l’attività e visibilità mondiale che potrebbe offrire una squadra di atlete professionali e di bella presenza, che possono rappresentare un ottimo veicolo di immagine per le aziende che le sostengono. Basterebbe un marchietto di quelli sulle maglie dei colleghi uomini per formare una squadra femminile di livello. Purtroppo però i grandi brand italiani al momento non ne vogliono sapere del ciclismo e non colgono la grande opportunità offerta da questa vetrina. In Italia abbiamo corridori, tecnici, massaggiatori, meccanici di prim’ordine, ma ci mancano i soldi. La nostra tradizione è apprezzata, ma a livello di investimenti non riusciamo a tenere il passo di altri paesi. Nel ’94, quando correvo io, avevamo 8 squadre partecipanti al Tour, ora non ne abbiamo mezza. Non è una questione di genere, ma di investimenti che, è inutile girarci attorno, oggi non ci sono. Al vertice magari il problema ancora non si nota, ma guardando la base è evidente. A pagarne le conseguenze maggiori sono i giovani».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


Il veloce ed esplosivo Javier Serrano continuerà almeno per un’altra stagione a vestire la maglia del Team Polti Kometa. Sarà la terza per lui in prima squadra dopo l’approdo nel 2022 nella formazione U23 e la promozione l’anno successivo. In...


Lo scalatore Cesare Chesini è il primo nuovo innesto della formazione 2025 ufficializzato dal Team MBH Colpack Ballan CSB. Il corridore, classe 2004, è nato l’11 marzo e risiede a Sant’Ambrogio Valpolicella, in provincia di Verona.Nel 2024 l’atleta si è...


Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024