Il panorama editoriale presenta, nel suo complesso, oltre trecento libri che hanno quale soggetto il campionissimo Fausto Coppi del quale in questo 2019 si ricordano con varie manifestazioni i cento anni dalla nascita.
Questa pubblicazione dell’Edizioni Eraclea, come lascia chiaramente presagire il titolo, scandaglia, in profondità, le vicende del 1945, anno ancora segnato dai lutti della guerra ma aperto pure alla speranza con la fine del conflitto, collegate al rientro in patria dalla prigionia in Africa di Fausto Coppi.
Il continente ha inciso profondamente nella sfortuna del grande Fausto dapprima con gli anni di prigionia e, a fine di carriera, con la malaria contratta in una tournée nell’Alto Volta che ha causato la sua prematura scomparsa.
Gli autori che firmano il libro sono Giampiero Petrucci, geologo versiliese, infaticabile ricercatore di storie, fatti e personaggi legati al ciclismo con occhio di riguardo al passato. Nel suo particolare “palmarès” pubblicistico che conta circa trenta pubblicazioni sono ritrovabili, opere di rilevante importanza nel settore, realizzate sia in singolo, sia in coppia. L’espressione “scandaglia in profondità” calza perfettamente per il suo pervicace modo di operare in argomento. L’altro autore è Fabio Bellisario, romano, fondatore di LazioWiki, sito dedicato alla storia della Società Sportiva Lazio, antica e gloriosa polisportiva con ben 52 discipline, la più grande e la più antica d’Europa.
Sono 165 pagine che penetrano realtà e situazioni finora sfumate della vita di Coppi quali la guerra, la data esatta della cattura del fante Fausto Coppi da parte degli inglesi in Tunisia, il periodo di prigionia, la data del rientro in Italia, a Napoli, a seguito degli Alleati, quella del ritorno nella natia Castellania dopo oltre due anni di forzata assenza e le prime riapparizioni agonistiche, invero un po’ avventurose, tesserato per la S.S. Lazio. Ha indossato, nel periodo romano, la maglia arancione “Nulli” del costruttore romano Edmondo Nulli, già corridore, come ricorda suo figlio Renzo che ha messo a disposizione testimonianze e documenti fotografici inediti che illustrano quel vivace periodo del ciclismo romano, ricco di affermati protagonisti nel professionismo a livello nazionale, quale Quirino Toccaceli, Marcello Spadolini, Zaurino Guidi e soprattutto Pietro Chiappini. Era d’origine toscana, di Spianate d’Altopascio, trasferitosi giovanissimo a Roma, amico di Coppi e di Nulli e poi presidente, per lungo tempo dell’A.S. Roma, società di prestigio del ciclismo all'epoca e scuola poi di molti corridori, approdati con successo al professionismo, cresciuti sotto la guida del “sor Pietro” negli anni 1950, inizi '60. E’ stato un “derby” ciclistico costruttivo fra biancazzurri e giallorossi quello con il comune denominatore della bicicletta.
La presentazione ufficiale del libro, con prefazione di Beppe Conti e introduzione di Antonio Buccioni, sarà il prossimo 16 maggio a Roma, presso il Circolo Canottieri Lazio, alle ore 17,30 – lungo Tevere Flaminio 25 - alla presenza di vari personaggi delle due ruote che hanno dato la loro adesione e con la bicicletta Nulli dell’epoca che sarà esposta, in bella mostra, nell’occasione e nei giorni in cui il Giro d’Italia percorrerà le strade laziali.
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