Simon CLARKE. 10. Non è più di primo pelo, ha 32 anni, ma l’australiano della Ef ha voglia di divertirsi e per farlo sceglie il modo migliore: vincere. Tappa faticosa e veloce, lui alla fine è il più veloce di tutti.
Bauke MOLLEMA. 7. Cerca di non sprecare energie, esce immediatamente di classifica e oggi si butta alla ricerca di una vittoria di tappa. Arriva lì, ad un passo dal trionfo, ma Clarke fa un passo in più.
Franco PELLIZOTTI. 6,5. A 40 anni ha ancora voglia di fare fughe come questa, a tutta velocità, e in condizioni atmosferiche non ideali. Porta a casa un 9° posto di tappa che non dirà molto, ma ci fa capire come si può arrivare a questa età in queste condizioni: passione. Tanta passione.
Michal KWIATKOWSKI. 6,5. Lascia fare, e lascia anche la maglia rossa. Fa la cosa giusta.
Rudy MOLARD. 8. Il francese della Groupama chiude 6° e balza al 1° posto. Compirà 29 anni tra qualche giorno, ormai è un corridore d’esperienza, che con la conquista della maglia rossa di leader vive uno dei momenti più alti della sua carriera.
Alessandro DE MARCHI. 8. Tappa senza un metro di pianura, corsa pancia a terra, a temperature elevate e ad andatura folle. Ci sono tutti gli elementi per esaltare i duri del pedale e Alessandro è uno di questi. Va dove lo porta il cuore, sulle strade di una corsa che l’ha già visto vincere due tappe con attacchi da lontano nel 2014 e nel 2015. È un assaltatore, un uomo di lotta e non di governo. Oggi sta tutto il giorno sulle barricate: fiero e felice.
Davide VILLELLA. 6,5. Il ragazzo con la maglia Astana sta trovando finalmente una sua dimensione. Crescita lenta, ma costante. Oggi fa una corsa dispendiosa, ma come si dice in questi casi: chi più spende, meno spende.
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