IACCHI, TRE FRATELLI IN SELLA

GIOVANI | 29/11/2017 | 07:14
Arriva dalla Valdisieve e più precisamente da Rufina una bella e singolare storia, protagonista la famiglia Iacchi, cognome che nel ciclismo fiorentino e toscano è in auge da molti anni. Tre componenti della stessa famiglia, impegnati contemporaneamente nel ciclismo giovanile: Alessandro, 18 anni, Lorenzo 14 e Niccolò 10, i tre fratelli protagonisti con la maglia della Fosco Bessi di Calenzano.

Alessandro appena maggiorenne ha chiuso con la categoria juniores vincendo quest’anno due gare. E’ stato lui a trascinare i due fratelli minori nel ciclismo. Lorenzo esordiente 2° anno che non ha ancora provato la gioia della vittoria, si appresta a debuttare come allievo, mentre Niccolò resterà ancora nei giovanissimi dove ha conseguito tante vittorie.

Il babbo Sauro, ex corridore, è l’attuale presidente della Ciclistica Valdisieve gemellata con la Fosco Bessi Calenzano, mentre la mamma Laura ha fatto parte del Comitato Provinciale di Firenze della Federciclismo.
“E’ difficile poterli seguire nella loro attività. Niccolò corre quasi sempre al sabato ed essendo il più piccolo lo seguiamo sempre – dice Laura – mentre a Lorenzo e Alessandro, cerchiamo di stare vicini la domenica”.

Alessandro e Lorenzo frequentano la stessa scuola, l’Istituto Ernesto Balducci di Pontassieve, Niccolò invece la scuola elementare di Rufina.
Sono bravi anche nello studio – dice la mamma – tre ragazzi socievoli ai quali piace la compagnia”.

Immaginiamo caratteri diversi, è vero che Niccolò, il piccolo è il più grintoso di tutti?
Alessandro è serio, riflessivo, ma una volta che ha fatto amicizia diventa loquace. Si applica in maniera esemplare, a scuola, come nel ciclismo. Lorenzo in un attimo fa amicizia, lo considero un trascinatore, Niccolò è vivace, spigliato, nell’ambiente del ciclismo suscita simpatia in chi lo conosce”.

Alessandro atleta completo, ha firmato quest’anno due vittorie, dimostrando intelligenza, prontezza e astuzia: “Quella a Penna in volata, dove non era facile trovare la posizione giusta, l’arrivo era in leggera salita, ma quel giorno mi sentivo veramente bene. In occasione del secondo successo a Veneri vicino ad Arezzo, mi andò bene l’allungo che sorprese tutti a 700 metri dal traguardo”. Lorenzo non ha ancora vinto, ma il fatto non lo scoraggia più di tanto: “Non è facile cogliere il successo, le gare in Toscana sono poche gli avversari tanti, ci proverò da allievo, è una promessa”. Le corse di Niccolò sono soprattutto divertimento, allegria; in gara è attento, ed alla fine termina sempre sul podio, o come vincitore oppure ai posti d’onore. Questa la storia dei fratelli Iacchi e di una famiglia, dove la bici è storia, passione, e speranze per il futuro. Come dire il ciclismo nel sangue...
                               
Antonio Mannori
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