
Pauline Ferrand-Prévot ha vinto ieri la Parigi-Roubaix femminile: a fine gara la portacolori della Visma-Lease a Bike ha potuto raccontare la sua esperienza con il rivoluzionario sistema di pressione dei pneumatici che Wout van Aert e i suoi compagni utilizzeranno oggi.
«Ha fatto un'enorme differenza ed è fantastico avere questo sistema da usare in gara - ha raccontato la fenomenale ciclista francese – E’ sicuramente un incentivo importante».
Uno degli argomenti principali della Parigi-Roubaix è il GRAVAA, un sistema per regolare la pressione dei pneumatici durante la gara, attraverso due comandi posizionati sul manubrio. Un vero e proprio punto di svolta, perché sul pavé è meglio avere una pressione delle ruote più bassa, mentre sull'asfalto, che corrisponde comunque a circa l'ottanta percento del percorso, è meglio avere una pressione più alta.
La Visma-Lease a Bike ha stretto una collaborazione con GRAVAA e così anche Wout van Aert potrà utilizzare questo rivoluzionario sistema per andare a caccia della sua prima Roubaix. «È stato fantastico poter correre veloce sul pavé con una pressione inferiore delle ruote. Eravamo molto più a nostro agio rispetto ai nostri avversari, la bici rimbalzava meno e la nostra ruota posteriore aveva più grip. E poi poter gonfiare di nuovo le gomme sull'asfalto è stato fantastico».
Sicuramente questa sarà una delle Parigi-Roubaix più tecnologiche e alcuni esperti si chiedono quanto sia corretto, rispetto agli avversari, utilizzare un sistema che appare come un vantaggio determinante.
«Ho regolato la pressione dei pneumatici in ogni settore. Il rilascio della pressione è velocissimo. Sull’asfalto le gomme erano a 4 bar, mentre sui settori di pavè era a 2,1 e 2,2 bar. Poter percorrere gli ultimi quindici chilometri con ruote a 4 bar ha fatto un'enorme differenza».
Il sistema rivoluzionario era stato testato al Giro delle Fiandre, dove la Ferrand-Prévot è arrivata seconda alle spalle della campionessa del mondo Lotte Kopecky. «Il sistema GRAVAA rende la bici più pesante di quattrocento grammi, ma dato che la Roubaix è una corsa in piano, non è poi così importante. Negli ultimi giorni ho studiato il percorso su Veloviewer per vedere dove avrei dovuto gonfiare, sgonfiare e rigonfiare le gomme. Bisogna pianificare bene il tutto, perché si devono usare alcuni watt in più per azionare la pompa se si vuole aumentare la pressione. Sgonfiare è velocissimo, ma per gonfiare di nuovo le gomme a quattro bar ci vogliono alcuni minuti».
La Parigi-Roubaix è sempre stata una corsa perfetta per testare i nuovi materiali e, questo sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio, che oggi userà solo la Visma-Lease a Bike, potrebbe fare la vera differenza in gara, fino a determinare il vincitore. «È stato fantastico poter pedalare con questo sistema e averlo a disposizione per la gara. Perché penso che in futuro tutte le squadre monteranno qualcosa di simile alla Parigi-Roubaix».