Michael MATTHEWS. 10. Perfetto lui, perfetta la sua Sunweb (gran squadra davvero, una stagione già da incorniciare). Ha gli occhi che scrutano il mondo, le gambe che generano emozioni. Terza vittoria di tappa per i bianconeri, con qualche piccola sbavatura nella volata finale: solo sbavature.
Edvald BOASSON HAGEN. 8. Altro piazzamento, altra volata da assoluto protagonista. Il norvegese è fatto per la sfida.
John DEGENKOLB. 8. Dà l’impressione di potercela fare, dopo un Tour fin qui di grande sacrificio e fatica. Oggi teme di cadere, ma quella di Matthews è una piccola sbavatura: il tedesco rallenta perché un pochino l’australiano lo va a cercare. Ma tra poco sarà il Tour a ritrovare John. Siamo lì, manca poco.
Nacer BOUHANNI. 6,5. Paga l’inizio folle, ma da folle si butta e rientra nel gruppo. Grande numero.
Daniel MARTIN. 4. Nella tappa che gli sorride, è proprio lo squadrone belga a trovarsi in affanno, travolta dal vento che generalmente li vede andare a gonfie vele. Daniel finisce centrifugato dagli uomini Sky e perde per un ventaglio la bellezza di 51”. Volano gli Sky, come aquiloni: lui sembra pedalare con una caldaia sulle spalle.
Alberto CONTADOR. 4. Si parla di sfortuna, di malasuerte, di situazioni sinistre: un tempo era lui a crearle.
Louis MEINTJES. 4. È sempre là che pedala nelle retrovie, possibilmente da solo o quasi. Basta un colpo di vento per mandare tutto a carte e quarantotto. Appunto.
Chris FROOME. 8. Quando c’è da scatenare l’infermo la Sky va in paradiso. Si trova a proprio agio, la Sky. Prima di cominciare a salire, lassù, sulle Alpi, oggi i bianchi decidono di dare una scrollatina al gruppo, e sono in tanti a dover scivolare in basso.
Fabio ARU. 8. Pedala bene, e con grande facilità. All’orizzonte vede le sue montagne, ma non perde di vista la maglia gialla. È lì, sulle spalle di Froome. E il sardo è lì, alle spalle del britannico: è tutt’uno.
Romain BARDET. 6. Vola via, come un ombrello nella tempesta. Perde metri, posizioni, secondi. Poi se lo prende in custodia il campione del Belgio Oliver Naesen (voto 9), e torna il sereno.
Marcel KITTEL. 4. Giornata difficile per il tedesco, giornata dura per tutto il team Quick-Step Floors che deve sudare le classiche sette camicie per provare a far perdere il meno possibile alla loro maglia verde. Una difesa tenace, ma che produce poco. Oggi si perde. Pazienza.
Daniele BENNATI. 7. Prova un colpo dei suoi a due chilometri dal traguardo. Una progressione con il vento in faccia. Viene ripreso a 700 metri dal traguardo, ma è in ogni caso da applausi.
George BENNETT. 7. Il neozelandese della Lotto Nl-Jumbo, partito questa mattina in 12° posizione a 6’39” dalla maglia gialla, si è dovuto arrendere di lì a poco: la bronchite gli ha tolto il fiato e tagliato le gambe. Peccato George, au revoir.
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